18. Dialogo con Alberto (il marito defunto)
Cap. 18
Dialogo con Alberto (il marito defunto).
(Alberto ha lasciato il suo corpo terreno. Cammina verso la Luce.
Signore accoglilo nel Tuo Regno e fa che sia felice conoscendoti chiaramente...).
[18/2] 29 marzo 1982 - notte.
Dammi la mano Laura e camminiamo insieme. Tu mi aiuti ad avanzare verso quella Luce che vedo, ancora lontana, ma che vedo, c’è, ed è la nostra meta. Tu l’hai già intravista, benedetta sei tu, perdonami per la mia incredulità, ora comprendo la tua verità, è così, come tu credi.
Dammi la mano, prega per me perché io possa progredire verso quella Luce.
E io ti aiuterò a camminare sulla terra, hai ancora bisogno di me per il tuo equilibrio terreno.
Parla poco e dì sempre quello che senti dentro. Ama, ama, ama.
Camminiamo insieme verso la Luce e aiuteremo ora i nostri figli a entrare nella scia luminosa.
Sii serena e canta, il Signore è con te. Alberto.
[18/3] 1 aprile 1982
(Signore, indicami la via da seguire, qual è ora il mio compito qui?).
Ti ho tolto Alberto perché tu possa seguire più apertamente il compito che ti ho assegnato: portare la luce della Verità ovunque, alacremente, chiaramente, fortemente. Ora tuo marito ti segue e ti aiuta, camminando spedito verso la Mia Luce.
(Grazie, Signore. Alberto stammi vicino con il tuo equilibrio).
Sì, ora comprendo la tua “pazzia per amore” non la temo più, non sono più geloso di te. Datti agli altri.
Ringrazia Marisa e Jole per me perché ti hanno dato la certezza di questa mia situazione di ora.
[18/4] 2 aprile 1982
Non ha forma, né peso, né volume il mio spirito, ma aleggia qui vicino a te, è come il pensiero.
(Alberto hai sofferto?).
Non col corpo, ma con lo spirito, mi sono trovato nel buio, staccato da tutto, ho avuto paura, ma poi ho visto la fessura di luce e mi sono rivolto a quella. Non pensare al passato, ma al futuro, cammina con me verso la Luce, ora non ho più paura ma avanzo in pace.
(Alberto chiariscimi la mente, ho tanta confusione).
Non io posso illuminare la tua mente, non sostituirmi allo Spirito, è solo Lui che può spiegarti le cose dello spirito, io ti aiuto nell’equilibrio terreno. Ma tu chiedi l’aiuto dello Spirito Santo per te e per me.
(Ma perché non puoi vedere subito il volto di Dio?).
Bisogna liberarsi dalle scorie (vedo un sacco scendere dall’alto): razionalismo, personalismo, egoismo, culturalismo.
(Fa presto Signore a farti vedere).
Qui, le distanze si accorciano.
... (Di che cosa hai paura?).
Della mia razionalità che mi appesantisce.
[18/5] 3 aprile 1982
(Perché non mi parli?).
Devo proseguire verso la Luce.
Io perdono te, e tu perdoni me, così c’è l’abbraccio di pace; e siamo uniti per sempre...
Non insistere, non hai più colpa con me.
[18/6] 4 aprile 1982
Sì, è la Sua volontà che dobbiamo fare, solo questa, perché porta alla Luce. Dillo ai nostri figli.
(Ma come possiamo capire quale è la Sua volontà? Tu, ora la vedi chiaramente, ma io, ma noi siamo ancora qui e spesso non la comprendiamo).
La Sua volontà è l’Amore. Ama, amatevi, amate tutti e aiutate tutti a cercare la Luce, a tendere verso la Luce, a conoscere e amare il Datore di Luce e solo così sarete sereni e illuminati perché così farete la Sua Volontà.
[18/7] 5 aprile 1982
(Alberto, dove sei ora?).
Proseguo in pace verso la Luce che si avvicina sempre più.
Il Signore è buono, il Signore perdona, basta affidarsi a Lui, credere (che cosa?) che Lui ti ama e ti richiama a Sé per darti la gioia, l’amore, la Verità. Questa è la vera Vita e non ci sarà tolta mai più.
(Ma hai tanto da perdere?).
Oh sì! Tutta la vita terrena è piena di cose inutili qui. Tutto il mio preoccuparmi della scienza è stato leggero, perché non ricercavo la Verità, ma solo le cose inerenti la storia dell’uomo, la mentalità dell’uomo. E’ un bene la scienza, è un mezzo per scoprire Lui, per arrivare a Lui, ma se c’è nel ricercatore la consapevolezza di questa Verità definitiva, la ricerca è orientata in modo giusto.
Questa è la giustizia: riportare tutto a Lui, rapportare tutto a Lui, questa è la Verità.
[18/8] 11 aprile 1982 - sera di Pasqua.
Tu vivi, ma io sono vivo tra i vivi. Questa è la vera vita e non finirà mai più.
Mi sto avvicinando alla Luce, ora comprendo molte cose prima sconosciute, prima non credute. Ora comprendo ciò che tu credevi e che io non volevo accettare.
E’ la vita eterna quella che tu vivi quando entri nella comprensione di queste Presenze invisibili ai più. Beati coloro che credono senza vedere (cfr. Gv 20,29). Perciò è ancora lento il cammino di avvicinamento alla Luce, perché non hanno voluto accettare, sulla terra, tali Presenze.
Credi, Laura, e pensa a noi che siamo ora invisibili ai vostri occhi ma presenti, vicini ancora a voi col nostro pensiero, col nostro amore, col desiderio di sentirvi vicini a noi col vostro cuore e con la vostra preghiera.
Prega Laura, per me, perché soprattutto desidero incontrarmi con Lui, questo è ora il mio tormento e la mia gioia.
(Perché parli di “noi?”).
Perché molti sono in cammino con me verso la Luce.
(E’ questo il purgatorio?).
E’ l’attesa dell’incontro, e la purificazione dalle scorie.
Aiutami a salire, grazie, Laura.
[18/9] 14 aprile 1982
E’ mediante la parola che possiamo comunicarci il nostro intimo. Questo è il dono più grande che il Signore ci ha fatto. Ma dobbiamo usare la parola per conoscerci, per amarci, per aiutarci a vicenda a comprendere l’Infinito.
Io non l’ho usata per questo e ora la mia parola giunge a te attraverso le vibrazioni del mio pensiero che continua ad essere, e sempre più chiaramente conosce la verità. Ho errato sulla terra in cerca di conoscenza ma era effimera. Ho taciuto con te perché ero geloso del mio intimo...
Volevo comunicare con te, dirti il mio amore attraverso il corpo, ma avevi ragione tu, con la parola si esprime lo spirito e il vero amore che è comprensione, è domanda e risposta, è unione di corpi per raggiungere l’unità degli spiriti, questo è il vero amore dove il Signore è presente, questo è l’amore trinitario.
Ora lo comprendo e tu l’avevi ultimamente compreso ma non me l’hai comunicato. Sapevi che non l’avrei accettato, perdonami Laura, ora comprendo.
[18/10] 20 aprile 1982
Non ti smarrire nelle cose vane del mondo, ma pensa di più a Me ed Io ti aiuterò anche nella sistemazione terrena. Non temere, non sei sola, il tuo Alberto sta diventando Mio perciò si avvicina alla gioia. Prega per lui e canta.
Così sia per Maria.
[18/11] 27 aprile 1982 - guardando una fotografia di Alberto giovane.
... Tutti uniti con lo spirito nello Spirito: questo è il desiderio massimo di tutti noi, ora.
(Ma siete tanti?).
Una miriade di esseri in processione verso l’Altissimo.
(Ma non Lo vedete?).
Non ancora, ma la Sua Luce ci illumina ed è bellissima, dà gioia al pensiero.
(Ma che cosa pensi ora?).
Penso a te, ai miei figli che amo con un amore diverso da prima, ora non sono più preoccupato per voi perché so che arriverete anche voi qui nella Luce.
E’ questione di tempo: camminate verso la Luce, cercate la Luce ora finché siete nel tempo e più veloci la raggiungerete quando sarete qui, liberi dal peso che vi trattiene giù.
[18/12] 29 aprile 1982 - in chiesa.
Devi dire ai nostri figli che la cosa più importante è credere nel Dio Creatore di tutto ciò che è visibile e invisibile. Questo è l’Essenziale. Senza di Lui, niente esisterebbe e per Lui noi siamo sulla terra per cercarLo, trovarLo, sceglierLo, amarLo e farLo amare. Questo è l’Essenziale. Dillo ai nostri figli.
Tutto il resto della vita deve essere inserito in questo pensiero che è l’unico Vero.
[18/13] 2 maggio 1982
(Mi volevi dire qualche cosa questa notte, ma io volevo dormire, perdonami Alberto).
Sì, sei ancora pigra per le cose di quassù. Non mi ami abbastanza, ma io ora tendo verso la Luce e ho bisogno anche di te per raggiungerla. Stammi vicina e io sono vicino a te. Lo sarò di più, in modo diverso, quando raggiungerò la Luce. Aiutami.
[18/14] 6 maggio 1982
Mi sto avvicinando alla Luce che mi attira. Niente altro desidero ora.
(Ma non pensi più a me, a noi?).
Oh sì, il mio pensiero vola fra voi e la Luce, è illuminato dalla Luce, perciò vede più chiaramente voi nel vostro intimo... ma anelo riunirmi a Colui che mi ha fatto esistere perché in Lui comprendo tutto ciò che mi era buio prima.
(Ma perché qui gli uomini non pensano al Creatore?).
Perché sono immersi nelle tenebre.
Tutto ciò che è terreno, temporale ha spessore opaco, non fa passare la Luce. Solo chi solleva lo sguardo dalle cose terrene e le contempla con gli occhi dilatati dalla Luce, solo costui potrà vivere in pace perché le cose della terra non lo preoccupano più ma lo occupano, nel tempo, per raggiungere la Luce. Questa è la vita eterna.
Non preoccuparti Laura delle cose terrene, ma occupati tranquillamente di ciò che devi fare, giorno dopo giorno, portando con te e per gli altri la Luce che ti illumina. Prega e fa pregare anche per me, ne ho bisogno.
(Ma come pregare? Cosa vuol dire pregare?).
Unirsi in comunione col Datore di Luce, chiedere con insistenza la Luce, anelare la Luce, godere la Luce.
Se guardi avanti, sei gioiosa perché vedi la Luce che si avvicina, se guardi indietro ti senti inceppata dalle tue attese terrene, misere e limitate e soffri per esserti lasciata imbrigliare da cose così effimere.
Liberarsi da questi pesi, bisogna, allora sarai felice.
[18/15] 7 maggio 1982
... La vita è bella, perché è voluta per amore, per realizzare l’amore, per godere l’amore.
La vita terrena è una palestra, per imparare ad amare, amare anche gli sconosciuti o gli emarginati. Poi qui tutti ci amiamo perché siamo illuminati dall’Amore che ci unisce, ci dà gioia. Il nostro cammino è verso l’Unità gloriosa. Non pensare più al passato. I tuoi rimorsi lasciali andare.
(Ma tu non senti le colpe passate?).
Io guardo le mie e me ne pento amaramente, vedo solo le mie. Le tue colpe servono ad attenuare le mie. Mettiamo insieme le nostre colpe e le mettiamo nel cuore dell’Amore che tutto brucia e vivremo in pace.
[18/16] 9 maggio 1982
Scrivi quello che ti dico.
Non puoi far passare per mio quello che è tuo e non devi far passare per tuo quello che è mio. Io sono io e tu sei tu, ognuno ha la sua individualità inconfondibile. E’ misero l’uomo che non si conosce e vuole mimetizzarsi con altri diversi da lui. L’importante è conoscere sé stesso e realizzare sulla terra ciò per cui è stato fatto. Dillo ai nostri figli.
(Ma come si fa a conoscere il progetto di Dio su ciascuno di noi?).
L’ambiente dove uno è nato, l’educazione ricevuta sono componenti massime per l’evoluzione di una persona, poi le doti naturali: intelligenza, equilibrio, genialità, istinto sono spinterogeni potenti che determinano la propulsione verso una determinata strada da seguire. Chi non segue queste inclinazioni interiori ma vuole imitare altri da lui ammirati, sbaglia strada e non realizza sé stesso ma diventa una caricatura. L’io profondo si ribella e l’uomo è un povero essere in balìa delle contraddizioni. Solo seguendo il sé profondo l’uomo realizza il progetto di Dio perché solo nell’intimo trova la Luce che illumina la propria via. Questa è da seguire.
[18/17] 18 maggio 1982 - notte - Neuchâtel.
... Sì, cadute le spoglie mortali ma non finito il mio essere. Continua la vita e prosegue il cammino verso la grande Luce che tutto illumina. Non temete uomini mortali, la vita è cambiata ma non finita, anzi prosegue verso la meta che è Lui, il grande Sigillo che imprimerà su ogni Sua creatura il Suo marchio indelebile e sarà nuova creatura, uomo nuovo purificato dalle scorie, e costui Lo vedrà con gli occhi purificati e la nuova visione sarà beatifica e gloriosa. Questa attende colui che è vita rinnovata nel sangue dell’Agnello.
E così sia con Maria.
Dì quello che devi dire, per questo ti ho scelta, per questo ti ho messa nel mondo. Ascolta e parla.
[18/18] 28 maggio 1982 - in chiesa, Duomo di Milano.
Quando ti unisci a Cristo io sono più vicino a te perché entri nella scia luminosa che Lui irraggia.
Prega e fa pregare perché più luce mi inondi ed io possa vedere finalmente il Suo Volto.
(Ma perché tanto tempo, prima dell’incontro?).
Lui è il Perfettissimo e noi dobbiamo purificarci per entrare al Suo cospetto. L’aurora inizia il giorno, ora siamo nell’aurora.
(Ma tu stai bene?).
Sì, ma come uno che cammina in salita verso la cima del monte dove tutto sarà palese.
(Ma cosa fai?).
Preghiamo, cantiamo, speriamo e pensiamo anche a voi, vedendo sempre presente ciò che vi sta accadendo.
Ama e prega, prega e ama, questa è la vita eterna e sarai serena.
[18/19] 31 maggio 1982
E’ per gli altri che ora devi lavorare. La tua esperienza con me ora, deve servire per molti altri che sulla terra rimangono privi della presenza corporea di un congiunto.
Desideravi unirti a me nello spirito, ora lo puoi fare. Il corpo fisico era un ostacolo mentre doveva servire di tramite. Dillo ai nostri figli. E’ all’unione globale che si deve tendere: io, tu, uniti col Signore per raggiungere insieme la vetta luminosa.
(Sei stato contento ieri dei tuoi figli?).
Sì, ma devono soprattutto guardare e realizzare il progetto che il Signore ha su ognuno di loro, per questo sono nel mondo.
[18/20] 20 luglio 1982
(Sono tua, Gesù. Signore, aiuta anche Alberto a raggiungere l’Amore, a godere l’Amore).
Sì, sono qui, vicino a te, camminiamo insieme verso l’Amore e ci sentiamo uniti e forti, non temere, io sono con te e tu sei con me, questo è l’amore umano che si avvicina all’amore divino. Sii serena e canta. Alberto.
[18/21] 15 agosto 1982 - in chiesa a Neuchâtel, durante la Messa, alla Consacrazione.
... Luce, Luce, Luce,
gloria, gloria, gloria,
lode, lode, lode,
sono felice!
[18/22] 6 ottobre 1982
(Alberto sei nella gloria?).
Sì, nell’Amore immenso, nella conoscenza infinita. Questa è la gioia e la gloria.
[18/23] 22 ottobre 1982
Qui si sta bene perché manca il desiderio. Tutto è palese, conforme il grado di comprensione accessibile ad ognuno. Comprensione dinamica, sempre in espansione. Questa è la nostra gioia. Nuovi cieli e nuove terre (cfr. Ap 21,1) stiamo scoprendo ed è sempre giorno, illuminati dalla Luce infinita dell’immenso Amore.
Non temere Laura, va avanti guardando la Luce che già in te filtra e trasmettila a chi è nel buio voluto.
(I nostri figli?).
Sì, alzino gli occhi al Cielo, cerchino la Luce e non saranno più così angosciati perché l’Essenziale è a portata di mano, purché lo vogliano.
(Dio mio, Alberto mio, aiutali, ti prego).
Così sia per Maria.
[18/24] 21 novembre 1982 - compleanno di Alberto.
(Alberto, è il tuo primo compleanno nella nuova vita. Sii felice Alberto mio, e aiutaci a raggiungerti).
Sì, questa è la vera vita. Io sono, ora, l’uomo nuovo e vivo nel cielo e terra nuova. Questa è per me, ora, la pienezza dei tempi, e non ci sarà più tramonto.
[18/25] 23 novembre 1982
Io sono qui per il mio desiderio di credere in Dio.
Non è tanto la fede completa quella che ti assume nel Cielo, ma la volontà di credere nel Trascendente e la continua ricerca di Lui sulla terra, questa è la condizione primaria per entrare nella Vita.
Qui, ora, tale desiderio di credere nell’Assoluto, è appagato continuamente ed esaurientemente. La Verità ci è palese. Non più lacci umani o illusioni temporali ci sviano dalla contemplazione, ma tutto è Lui, tutto è per Lui, tutto qui, è con Lui. Questa è la gioia e la soddisfazione piena della primitiva volontà di ricerca.
[18/26] 15 dicembre 1982
Bada al più, non al meno.
Non soffermarti sulle minime abitudini giornaliere ma segui le intuizioni più grandi che ti urgono dentro. Non le cose usuali, anche se buone, sono le più importanti, ma la verità è nascosta nelle cose straordinarie, basta saperle cogliere. Le cose apparentemente straordinarie sono solo un mezzo per recepire la Verità che è sempre uguale in sé stessa nei secoli eterni, ma esce di volta in volta, a scadenze precise, ma poco evidenti nel tempo, e solo alla fine, risulterà chiarificata dal Sole eterno .
... Sì, hai lasciato andare l’onda che ti invadeva e ti chiarificava un aspetto del nostro incontro e scontro coniugale. La vibrazione è passata, è passata senza essere stata colta da te e ritornerà chissà quando, ma ritornerà come l’onda dell’oceano che arriva, passa, si allontana per ritornare in tempi susseguenti e ugualmente sfuggenti, continuamente.
Così fino alla fine. Cogli l’onda che passa, altrimenti è perduta per molto tempo ancora.
[18/27] 7 febbraio 1983
Sì, sono qui nella gloria perenne che non ci sarà mai tolta da nessuno. Tutti qui viviamo in questa gioia, nella sicurezza della gioia che deriva dall’Amore che ci illumina sempre, e sempre più conosciamo.
E tutti ci amiamo e ci conosciamo a vicenda. Ogni vita terrena ci si svela e comprendiamo ora il disegno del nostro Padre fatto per ognuno di noi. Il Suo progetto che tante volte, troppe volte abbiamo ostacolato sulla terra per il nostro egoismo, per il nostro egocentrismo, per la nostra incredulità, per la cattiveria di altri che il maligno spingeva contro di noi per distrarci e farci deviare dal progetto del Padre. Ora qui tutto comprendiamo e continuamente rendiamo grazie al nostro Creatore e Salvatore perché sempre ci ha riportato sulla via diritta, in mille modi, quando ci eravamo allontanati.
Qui c’è musica, c’è canto felice, c’è bellezza e gioia di conoscere. E questo è per sempre.
Vi aspetto tutti e saremo ancora tutti insieme e felici. Non temere Laura, il Signore è con te e con tutti voi, credete e seguite il Suo progetto che vi insegna ad amare. Alberto.
[18/28] 28 marzo 1983
(Signore, fa che Alberto goda la Tua gloria).
Sì, hai detto giusto. Qui tutti godiamo la gloria del Signore.
Come Faro di luce raggiunto e salvezza immane che nessuno più ci può togliere. E chi è ancora in cammino verso questo Faro gode già per lo spiraglio, o raggio, o scia di Luce che illumina il suo cammino tra le tenebre e man mano procede verso quella Luce sempre più le tenebre si diradano perché cadono le scorie terrene di cui sono avvolti e sempre più liberi e leggeri avanzano verso quella Luce che per ognuno brilla indicando il Faro donde proviene. Qui è la salvezza e la pace eterna. Non riposo, perché è pace, quiete dello spirito, ma dinamismo continuo del pensiero che scopre sempre nuove verità; dinamismo continuo del cuore che ama, ama, ama sempre più il Tutto e tutti nel Tutto.
Cammina Laura nella tua scia luminosa, non voltarti indietro, non fermarti nelle piccole cose transeunti che ti appesantiscono e aumentano le tenebre attorno a te, ma serviti delle cose transeunti per irraggiarle con la Luce della Verità che viene dal Faro e che attira continuamente tutti a sé.
[18/29] 18 maggio 1983
Non c’è più parentela qui, siamo tutti amici perché tutti fratelli, figli dello stesso Padre.
(Ma allora non c’è più padre o madre o moglie o figli?).
No, siamo tutti sullo stesso piano. Le parentele servono per unirci in gruppi sulla terra, qui, siamo tutti uno.
[18/30] 8 novembre 1983 - sera a cena.
(Alberto mi dice): Stai bene ora, mangi quello che vuoi, non discuti più ma...
Perché non credi più? Perché non segui il tuo dono? SCRIVI.
[18/31] 30 dicembre 1983
Quando il tuo pensiero vola a me, io volo a te. E’ questo l’incontro. Chi pensa chiama, e chi è chiamato, risponde. (Immediatamente?).
Quando una persona è impegnata nella lode, prima soddisfa tale bisogno, poi accorre verso il prossimo.
1°: Ama il Signore Dio tuo.
2°: Ama il prossimo tuo.
(Ma allora c’è un prima e un dopo anche lì?).
Non si possono fare contemporaneamente due cose, ma qui il dopo è sempre in relazione al prima, perciò è come se fosse contemporaneo, è solo susseguente e conseguente al primo.
Tutto dipende dal “LUI”, il Dio immenso e Onnipresente.
Perché voi uomini sulla terra date troppo spesso la precedenza al dopo, alle cose che valgono meno, o addirittura niente in confronto alla attenzione dovuta al Massimo dei massimi?
Perciò è sfasata la vita sulla terra, perché non si rispettano le precedenze nella scala dei valori.
Prima Dio, poi tutto il resto per Dio e in Dio.
Segui anche tu questa scala di valori e tutto andrà meglio e sarai sazia.
[18/32] 22 gennaio 1984
(Ma tu hai già raggiunto questo incontro totale? Sei già nella gloria?).
Sì, il mio canto di ferragosto te lo aveva annunciato: Luce, Gloria, Lode. Va avanti Laura, e scrivi. Non ti preoccupare se non ti crederanno.
Tempo verrà che i veri fedeli del Dio vivente e parlante, saranno riconosciuti, cercati e amati. Per ora c’è il Calvario per loro. Ma non temere, alla cima del Calvario c’è la risurrezione e la Vita.
Prega, ama, credi e scrivi. Ti aspetto.
(Presto?). Ancora un po’ di strada devi percorrere, ma hai le gambe buone.
Affidati a Lui e Lui ti sosterrà, abbi fiducia e sii umile.
[18/33] 6 febbraio 1984
(Signore, ho sempre tanta paura ad accettare di ascoltare la voce dall’altro mondo).
Non è un altro mondo, il mondo è solo quello temporale. E’ una dimensione diversa questa e la lunghezza d’onda che da qui arriva a voi, è quella che non ha fine. Parte dalla Fonte suprema e arriva alle creature dotate di antenne particolari. Chi si orienta all’ascolto di queste onde vere e precise, non ascolta invano ma verità eccelse udrà per trasmetterle poi a chi queste antenne non ha ma desidera raggiungere una Verità ulteriore a quella conosciuta sulla terra.
Ascolta e vedrai nuovi cieli e nuove terre (cfr. Ap 21,1). Questo è l’Empireo, il luogo dell’Amore dove tutto e tutti parlano di amore, e, se amore non hanno conosciuto sulla terra, qui scoprono il vero Amore.
(Ma il vostro discorso è sempre uguale, unico e senza cambiamenti?).
Il discorso varia conforme gli interlocutori. Infiniti sono gli esseri che hanno raggiunto l’Empireo e infiniti quindi i loro discorsi. La vita terrena di ognuno è il punto di partenza, il punto di arrivo è l’Amore. Tutto l’iter terreno è scoperto conforme era stato predisposto dal Creatore per ognuno e ognuno qui scopre come, quando e perché ha seguito o rifiutato tale iter. Anche se uno, e sono moltissimi i... (suona il telefono).
[18/34] 10 febbraio 1984
(Pensando ad Alberto e ad Assagioli).
Non abbiamo bisogno di spiegazioni scientifiche qui perché tutto è chiaro, tutto è limpido ed evidente.
Voi, sulla terra avete bisogno di capire il vostro essere interiore per poter camminare più speditamente e senza deviazioni (peccati) verso il Centro di irradiazione della vita. Questo Centro è il Signore, il Dio altissimo, la Sorgente da cui tutte le creature umane, suo riflesso, derivano. Quando ogni riflesso (uomo) si riunisce e si immerge nella Sorgente, allora c’è la realizzazione piena dell’uomo pellegrinante sulla terra.
Anela alla Sorgente, cammina, corri verso la Sorgente, bevi l’acqua pura e vitale della Sorgente e ti sentirai felice.
Così sia per Maria.
[18/35] 11 febbraio 1984
(Alberto potessi vedere questo tramonto così bello!).
E’ solo una pallida idea di ciò che c’è qui: tutto Sole, tutto Oro, tutto Luce e siamo felici.
Godi il bello della terra, pallido riflesso del Bello Assoluto.
[18/36] 13 febbraio 1984
Non essere troppo attaccata alle cose della terra. Non ripetere il mio sbaglio!
Ti lamentavi perché io non ti seguivo nello spirito ed ora sei tu a non voler immergerti con me nello Spirito.
Ascolta e scrivi per chi, dopo di te, leggerà tali scritti e anche per mezzo di questa parola si avvicinerà alla Parola che è Verità e Vita.
Sii semplice e amante come un tempo, amante della Verità e amante dello Spirito, solo così ci incontreremo ancora, meglio di prima.
[18/37] 14 febbraio 1984
(Alberto mi dice):... Ora sì, sono in Alto.
(Perché non mi puoi trasmettere quello che sai e che vedi?).
E’ troppo presto per te. Cammina e prega e ti sarà concesso un po’ alla volta.
[18/38] 18 giugno 1984
... (Te ne sei andato, povero Alberto mio!).
Perché povero? Tu sei povera, io sono ricco, ricco di grazia e di benedizione e sono felice, non rimpiangere la mia sorte, ma ringrazia il Signore che mi ha chiamato a Sé.
Qui c’è gioia, luce infinita, il Sole eterno ci illumina e ci riscalda, questa è la vera vita senza tramonto.
(Ma che cosa fate?).
Cantiamo, contempliamo, ragioniamo sulle cose passate e future e tutto è per Lui, con Lui, e tutti siamo uno perché Uno è il Signore, Uno l’Altissimo, Uno l’Amore senza fine e noi siamo immersi in Lui, illuminati nella Sua Luce (abbagliante?), no, filtrata secondo la nostra possibilità di comprensione che è sempre in espansione. L’Infinito è la nostra meta, questa è la nostra gioia e la nostra pace attiva.
[18/39] 30 settembre 1984
(Alberto, dimmi qualche cosa della tua vita ora).
Non si può rapportare all’umano il divino, è tutta un’altra dimensione. Per questo non ti posso spiegare, in termini umani, ciò che vivo e viviamo qui, ora. Il linguaggio terreno, le categorie temporali non si adattano più a questa nuova vita perché «i cieli e terre nuove», dove siamo immersi, fanno l’uomo nuovo e anche il nostro linguaggio è nuovo, è immediato e intuitivo. Le cose qui ci si svelano un po’ alla volta in modo sorprendente.
La Luce è l’immagine più comprensibile per voi, uomini della terra, per comparare le realtà soprannaturali che qui, ora, viviamo, conosciamo, con le realtà terrene.
Quando l’uomo inizia il suo cammino verso la vita eterna, in modo consapevole, cambia un po’ alla volta il suo pensiero, il suo linguaggio cambia, le categorie alle quali ricorre sono diverse da quelle temporali.
Parla: di amore eterno, di Luce, di Verità, cominciando dalla parola “speranza”. Questa è già un inizio, un desiderio di vita nuova. Il cammino si fa più accelerato di mano in mano l’uomo vuole, cerca, si immerge nelle cose eterne.
«Io sono la Via, la Verità, la Vita» (Gv 14,6). Così ha detto il Signore incarnato sulla terra. Questo è l’iter da seguire per entrare nella Vita. Seguilo.
... (Ma allora, non potremo più incontrarci? Comunicarci io e te?).
Ama e spera e credi nella Vita e saremo uniti sempre.
[18/40] 22 novembre 1984 - sera.
(Alberto dimmi: è bello il Signore?).
Stupendo!
(Ma non sembri più tu, sei diventato un entusiasta, ora!).
Ora sono io, senza oppressioni. Era una sovrastruttura impostami dall’ambiente in cui ero cresciuto.
Ora, sono libero e felice.
[18/41] 23 novembre 1984 - mattina.
Beato nella gloria del Dio vivente, del Dio parlante, di Dio che dice la Verità, che è Vita, Amore, Verità...
Quando vedi la luce non stai ad analizzare che cos’è la luce, vedi. Quando fai l’amore, non stai ad analizzare cos’è l’amore, godi. Così è qui: vedi, ami, godi.
Voi parlate molto, noi comprendiamo tutto: dal filo d’erba, al pulviscolo dell’aria, all’atomo e i suoi componenti e tutto vediamo nella luce del Creatore e a lui cantiamo la lode ed è un eterno Alleluia. Miseri e limitati siete ora, ma diventerete grandi, se lo vorrete.
Ascoltate il vostro Angelo che vi guida verso le sfere celesti dove tutto è in Dio perché Dio è il Tutto.
[18/42] 25 gennaio 1985
(Alberto prega per me).
Va avanti.
(Ma va bene così?).
Quello che scrivi è l’inizio della nuova dimensione che si sta scoprendo nell’uomo, oggi.
Va avanti, piccole tracce, ancora incerte, stai scoprendo, ma questo è il progetto dell’uomo futuro che vivrà sempre più la dimensione eterna anche nella vita terrena.
Sii semplice e serena. Tutto ti viene dall’Alto. Ti amo e ti aiuto.
(Ma sei tu che mi guidi?).
Anche, ma c’è il tuo Spirito, Niobe, che ti dirige perché ti trasmette ciò che il Signore vuole da te. Ascoltalo.
[18/43] 24 febbraio 1985
L’Universo è il mio spazio, l’infinito è il mio tempo, ora. Niente mi costringe, niente mi limita. Ora sono nell’Infinito. Se guardo a te, a voi piccoli uomini della terra, vedo un puntino vagante nell’immenso, piccola scintilla a volte luminosa, a volte opaca, conforme ti lasci illuminare dalla Luce o rendere opaca dalle scorie che nebbia producono. Liberati dalle scorie degli interessi terreni, volgili verso la Luce e sarai luminosa e azioni, parole, gesti saranno tutto a gloria della Luce che ci sovrasta. E ti avvicinerai all’Unità luminosa. Alberto.
[18/44] 18 aprile 1985
Gli anni passati insieme sulla terra non si dimenticano, perciò sono più vicino a te che non ad altre persone.
Ma ora il mio amore è sublimato: più puro, più inerente allo spirito, non più alla materia. Ora comprendo il tuo spirito, prima vedevo solo il corpo. Ora il nostro amore è entrato nel circuito dell’Amore Eterno.
(Ma io sono ancora qui perciò ti amo come persona terrena).
Sì, anche tu devi sublimare l’amore, ma tu non hai goduto solo materialmente ma, alla fine, il tuo amore era proteso verso l’Alto, perciò non ci incontravamo. Ora ti capisco, ma devi amare di più, di più, di più...
(Ciao Alberto, ritorna...). Presto.
[18/45] 9 maggio 1985 - sera.
(Alberto mi parla... non volevo scrivere...).
Sei libera di scrivere o non scrivere, nessuno ti obbliga e tanto meno il Signore. Ma è un dono che Egli ti ha concesso ed è un peccato che tu lo perda! Non peccato come deviazione da un bene, ma rinuncia di un bene che a te è stato elargito per aiutare altri nel cammino verso la Verità.
Dio è immenso nell’Essere e nel dare all’uomo ciò di cui ha bisogno e si serve di molti strumenti per donare la Sapienza. Non chiuderti alla Sua grazia, il dono gratuito va pagato alla fine: o ricevi e trasmetti, o ti chiudi nel tuo io piccolo e ristretto non capace di volere il dono immenso della Sua Sapienza. E piangerai alla fine.
Anch’io ho il dono di comunicarti quanto, di volta in volta, ti trasmetto. Credi, ama, apriti al dono e trasmettilo, altrimenti sarai canale chiuso e rattrappito dalla tua volontà negativa.
Io prego il Signore perché tu sia docile e apra le orecchie e il cuore al Suo immenso amore per voi fratelli.
Ti amo e ti prego di ascoltarmi... Alberto.
[18/46] 8 dicembre 1985
(Alberto mio, ma tu lo vedi ora il Signore, così com’è?).
Sì, Lo vedo e Lo sento e sono felice, ma Lo scopro continuamente, questa è la nostra gioia eterna.
[18/47] 22 dicembre 1985 - ore 7,30
(Alberto, come Lo vedi ora il Signore?).
Non Lo vedo, Lo sento. Ora io vedo la luce, sento l’Amore. Ed è tutto ciò che posso desiderare.
[18/48] 21 giugno 1986 - ore 14
(ALBERTO, è tanto tempo che non ti sento).
Sei tu l’assente, non io che ti sono presente sempre, quando tu mi pensi!...
(Ma perché devo scrivere questo dialogo tra te e me? A chi serve?).
A tutti quelli che leggeranno e comprenderanno così la nostra presenza. Gli assenti siete voi, uomini ancora viventi sulla terra, perché non credete a questo mondo vivo, anche se in un’altra dimensione!
Tempo verrà in cui queste nostre presenze saranno più credute, quindi più sperimentate. Questa è l’evoluzione dell’uomo moderno e futuro. Tu sei, come pochi ancora, un precursore di questi tempi, perciò ti sprono ad ascoltare e scrivere per trasmettere e far conoscere tale tua esperienza vitale. Servirà ad allargare il cerchio.
Come la terra ha la sua parte illuminata dal sole, e voi la chiamate giorno, e contemporaneamente l’altra parte è al buio, e voi la chiamate notte, così nella realtà umana: chi nasce e vive nel tempo è chiamato vivo, chi muore, non appare più in modo visibile, è chiamato morto.
Ma tutti siamo vivi, sia quelli presenti e visibili sulla terra, come quelli diventati invisibili agli occhi terreni.
Credete, apritevi a questa dimensione vera e reale, qual è quella in cui un giorno tutti ci ritroveremo cantando l’Alleluia al nostro Creatore e Signore dei vivi e, dei cosiddetti morti.
[18/49] 21 ottobre 1986 - ore 18
(Alberto perché non preghi il Signore perché mi chiami lassù?).
Non tocca a me accelerare i tempi. Il Signore sa quello che è bene per te e per altri sulla terra. E’ lui che decide bene! Accetta in pace tutto il tempo che lui ti concede e fa quello che Lui vuole da te.
(Che cosa?).
AmarLo e farLo conoscere e amare da quanti incontri sul tuo cammino terreno.
Sii serena e canta e sarai benedetta e aiutata. Vivi in pace e lavora. Ti voglio bene. Alberto.
[18/50] 24 ottobre 1986 - ore 20,30
«Se non ritornerete come i bambini non entrerete nel Regno» (Mt 18,3) e molto più lunga sarà l’attesa.
(Ma perché proprio io devo scrivere? Io credo che posso parlare o ascoltare la vostra voce, ma perché la devo fissare sulla carta?).
Perché sei stata scelta come canale, come ponte fra l’Alto e il basso.
Pochi credono ancora a questa possibilità, dono dell’Altissimo, ma chi crede deve ascoltare e trasmettere. Questo è il nuovo mondo che sta incominciando ora. Uomini nuovi, credenti nella presenza dello Spirito nel cuore e nella mente dell’uomo maturo e fedele.
Ascolta, trasmetti, e ringrazia il Datore di doni. Ogni privilegio è un dono, ma ogni dono è da trafficare.
Questo, il mio augurio più forte per questo tuo nuovo anno iniziato quest’oggi. Ti voglio bene. Alberto.
... Perché ti pesa tanto questo dono? Perché non credi ancora abbastanza! Non ne sei degna, se lo rifiuti, e te ne pentirai.
(Signore aiutami a credere, Alberto, prega perché io sia semplice e fiduciosa come prima, ti prego)...
Così sia per Maria.
[18/51] 18 novembre 1986 - ore 20,30
Tutto il corpo ha a che fare con lo spirito.
Se il corpo è appesantito per un mangiare o bere eccessivo lo spirito è soprafatto dalle funzioni fisiologiche forzate, per cui rimane nel silenzio, la sua voce e la sua spinta non sono recepite.
Stai lontana dagli eccessi e vivrai con più leggerezza. Il peso del corpo attenua la leggerezza dello spirito.
Le malattie psicosomatiche sono dovute a eccessi fisici che incidono sulla psiche e ne determinano deviazioni riscontrabili poi sul fisico stesso.
Così i disordini della psiche a livello spirituale determinano deviazioni che incidono sull’intelletto e di riverbero sullo spirito positivo. Lo spirito negativo rovina lo spirito positivo. Bisogna cambiare rotta. Alberto.
[18/52] 16 gennaio 1987 - ore 22
Dì ai D. M. che li ringrazio per quello che fanno per te. Questa è la vera amicizia e continua oltre la vita terrena.
Io pregherò per loro il Signore, perché li benedica e li aiuti a conoscere sempre più la Verità e la realtà della vita.
E la Verità li farà liberi e felici. Così è per te e per tutti noi, qui. La Verità sempre più ci illumina e ci rende felici. Salutali. Sii serena e canta. Ti voglio bene nel Signore. Alberto.
[18/53] 18 gennaio 1987 - ore 13,30
... (Ma Alberto, lì vi ritrovate con i parenti o gli amici?).
Siamo insieme, uniti per affinità di livelli.
(Cosa vuol dire?).
Ogni persona cammina, o sta ferma e segna il passo al livello in cui vuol rimanere, ma sempre più la Luce la attira perciò sale, più o meno velocemente conforme la sua volontà lo spinge.
Il Signore rispetta, anche qui, la volontà e la libertà della Sua creatura, solo la Luce è più visibile.
Chi raggiunge un determinato livello di conoscenza e di amore si trova con le persone che hanno raggiunto il medesimo livello.
Uno può procedere, o segnare il passo, dipende sempre dalla volontà dell’uomo, spinto dall’Amore. Ma l’Amore illumina, riscalda, fa felici quelli che Lo sentono, ma lascia sempre libera la persona di procedere o attendere. «NELLA CASA DEL PADRE VI SONO MOLTE DIMORE» (Gv 14,2).
Alla fine tutti saranno uno. Alberto.
[18/54] 4 giugno 1987 - mezzogiorno.
(Cade la fotografia di Alberto appesa in cucina: perché?).
Ascoltami. Stai scoprendo la strada che porta verso l’Infinito.
Beata te! Va avanti, credi, ascolta, scrivi. I tuoi scritti serviranno ad altri per intraprendere e seguire tale strada.
L’uomo oggi si evolve o verso il Positivo (Via, Verità), o verso il negativo (Caos). Questo è opera di Satana.
Va avanti, non dubitare, abbi fede e coraggio. Lo Spirito ti illumina. Prega, ama, sii semplice e serena.
Ti amo. Alberto.
[18/55] 13 dicembre 1987 - ore 23
Amami!
(Ma non hai bisogno ora del mio amore, se sei col Signore).
Sì, ho bisogno del Signore con te (?). E’ più pieno l’amore con Dio e con i fratelli che ci continuano ad amare.
Più grande è il cerchio degli amanti e più grande è la nostra felicità. Il nostro desiderio è che tutti siano uno nell’Uno. Perciò godiamo se vi sentiamo vicini perché uniti nell’amore del Padre.
Credi, ama, non essere incredula ma credente in Lui e in questa nostra presenza viva e gioiosa nell’attesa di un vostro incontro col Vivente. Parla e trasmetti. Io sono felice nell’Amore. Ti aspetto e ti amo. Alberto.
[18/56] 4 marzo 1988
Dio cava il bene dal male. Così sempre. Questa è la conversione dell’acqua (uomo naturale-animale) in vino (uomo spirituale). Così per ogni uomo che cammina sulla terra...
Non temere, ogni situazione triste o negativa per l’uomo, nel tempo, sarà convertita in gioia nell’eternità perché da quella situazione scaturirà una spinta verso il Positivo. Dal negativo al positivo questo il cammino lento dell’uomo che matura e si evolve.
La Luce c’è, la nube della non conoscenza si sta diradando, anche se grossi nuvoloni neri continuano a nascondere la Luce. Ma prima sarà intravista, poi qualche scintilla, poi qualche squarcio, poi la nube diventa più leggera quanto più l’anima vuole andare oltre per vedere al di là, dove il Sole brilla in eterno e sarà visibile sempre più a ogni uomo che lo cerca con cuore sincero.
Sii serena e canta e aiuta, chi è nella nebbia a intravedere la Luce. Ti amo e ti seguo.
(E preghi per me?).
Certo, cammina tranquilla, va avanti. Alberto.
[18/57] 13 aprile 1988 - ore 8
(Alberto mio come è bello sentirti così vicino nello spirito. Ma perché non siamo riusciti anche qui quando tu eri sulla terra a comprenderci e aiutarci nel profondo del nostro spirito?).
Perché tu eri arrivata a comprendere la vita dello Spirito in modo superiore al mio livello che si fermava a ricerche e comprensioni più basse.
Il mio raziocinio è stato l’ostacolo maggiore che ci ha impedito di unirci nello spirito. Io ragionavo da uomo con le mie categorie scientifiche e culturali acquisite nel mondo della scuola, l’intelletto aveva la supremazia nel mio cercare e volere, tu cercavi la Sapienza e non la scienza terrena. Perciò la nostra lontananza.
Ora il vuoto si è colmato, ora io sono entrato nella sfera della Sapienza dove tu già iniziavi il tuo viaggio. Continua a camminare, cercare, volere questo livello e sempre più ci incontreremo. Ti voglio bene e ti seguo, cammina e sii in pace e canta. Il Signore ti ama e ti illumina, ringrazialo e seguilo. Ti aspetta il tuo Alberto.
(Alberto prega per i tuoi figli. Specie per P. e M. che ora soffrono).
Arriveranno dopo la conquista della verità che ancora in loro è offuscata. Devono rivedere i loro sbagli: non il lavoro, o l’amore terreno al primo posto, ma la ricerca, il desiderio del vero Amore che non finisce, devono sperare e volere. Alzino lo sguardo a Colui che sa e può dare pace, perdono, gioia per l’eternità beata.
Così sia, per questo prego e preghiamo insieme.
[18/58] 27 giugno 1988 - ore 10
(Alberto dì al Signore che mi chiami di là, sono stufa di stare qui, a chi servo ora? A nessuno).
No, non è ancora giunta la tua ora, hai ancora da dire. Sii serena e canta, la tua gioia serva di luce per chi è triste, stanco e deluso della vita. Proponi sempre la Vita vera ed eterna, questo il tuo compito ancora per oggi, e domani entrerai nell’OGGI eterno, glorioso e infinito come l’Amore che lo suscita per noi, Sue creature.
Vivi in pace. Ti voglio bene. Attendi. Alberto.
[18/59] 12 settembre 1988
Abbi pazienza ancora un poco e poi entrerai nell’Empireo.
(Dove?). Nel Fuoco eterno: Fuoco d’amore, Fuoco di luce, Fuoco di gioia, Fuoco di verità.
Come scintilla salirai continuamente, e se ti è dato di scendere, per qualche attimo, è per illuminare chi è in basso, ancora nella nebbia, o nel buio della caligine terrena dove l’uomo si muove, o corre senza sapere il perché e dove vuole arrivare, o segna il passo crogiolandosi nel fango. Ogni scintilla illumina l’amico, fa intravedere, per un attimo, la Luce eterna alla quale poi ritorna per lasciarsi sempre più illuminare e riscaldare per sempre.
Ti attende e prega per te e per i figli il tuo Alberto.
[18/60] 29 dicembre 1989
(Alberto, prega per i tuoi figli, non vedi la loro confusione? Non trovano più un punto di riferimento, un punto di appoggio sicuro nella loro vita. Aiutali, prega lo Spirito che li illumini e ritrovino la Via vera che si orienta verso l’Infinito e non verso il transeunte misero e illusorio).
Perché non ti unisci a me e a tutti i cori degli Angeli, Arcangeli, Serafini, Cherubini e anime santificate che, unite, cantano la gloria del nostro Signore? Entra anche tu in questo coro infinito dove l’armonia è completa perché ogni nota è legata all’altra senza contrasti e stonature!
(Ma io sono qui a soffrire per quello che vedo qui, ora, attorno a me, nel mondo vicino e lontano).
Questa è la strada stretta per passare poi nella Via larga dell’Amore infinito. Tu dai le tue lacrime, dai la tua parola che è immagine della Parola. Tu parla a chi ti vuol ascoltare e parla dell’Altissimo che vi attende, dopo avervi salvato attraverso la morte del Corpo crocifisso sul legno.
La vita temporale è croce, legno orizzontale incrociato col legno verticale.
L’antico albero della vita (Albero della vita = Vita dello Spirito = Gesù Cristo) è stato difeso dalla spada di fuoco dei Cherubini che hanno cacciato chi voleva impossessarsene (Satana). L’albero del bene e del male (Albero del bene e del male = Vita dell’uomo terreno, libero) insidiato dal serpente è sempre davanti a ogni uomo sulla terra, ma guai a quell’uomo che ne vuol mangiare il frutto (egoismo), solo la morte è il suo retaggio!
Ma per chi ricerca l’albero della vita (Gesù Cristo) e ne mangia i Suoi frutti (Parola, Eucaristia) la Sua linfa entrerà nella vita di tale ricercatore e la forza vitale ritornerà in quel sangue indebolito dal mangiare il frutto proibito (desideri terreni avvelenati del serpente e quindi portatori di morte) e l’albero tornerà a fiorire e a dare frutti buoni. Dall’incontro dei due legni (incontro dei due legni: per Dio = Incarnazione, umanità e divinità di Cristo; per l’uomo = incontro dell’albero della vita - Cristo - con l’albero del bene e del male - uomo terreno, libero -: orizzontale - vita terrena - e verticale - vita dello Spirito -) scaturirà la salvezza eterna. Questa è la risurrezione che sperimenteranno, un giorno, anche i nostri figli. Dopo aver mangiato le ghiande cercheranno la casa del Padre dove l’Agnello grasso è sempre imbandito.
Ora non piangere più, ma prega per loro con me e tutti noi, e canta l’eterno Alleluia.
Ti sono vicino con tutto il mio amore, riscaldato dal Fuoco eterno che ci illumina sempre, e ti conduco per mano verso l’Amore eterno. Alberto.
(Annullato l’orizzontale (morte fisica) resta il verticale che sale all’Infinito).
[18/61] 26 gennaio 1990
(Alberto, come è bello sentirti ora così vicino! Peccato che non fosse così anche prima quando tu eri qui!).
Il muro fra te e me è stato, alla fine, il corpo fisico. Io temevo di non poterti più avere fisicamente perché ti vedevo distaccata da ciò che per me era allora molto importante. Perciò la mia tristezza, perciò il muro che ci divideva. Tu vivevi soprattutto nella dimensione dello spirito e il tuo corpo ne era il tramite, io vivevo soprattutto nella dimensione fisica e intellettuale, e la dimensione spirituale era vissuta da me solo a livello marginale attraverso i riti e le preghiere devozionali per avere un comportamento retto e onesto. Tu cercavi lo Spirito, io Lo cercavo nelle forme e credevo di realizzarLo nel mio atteggiamento esteriore.
Ora comprendo che lo Spirito era, anche allora, dentro di me, di te, di tutti gli uomini, ma pochi se ne accorgono, Lo sentono, Lo vivono in profondità per poi espicitarLo agli altri. Questa è la vera vita globale da vivere anche sulla terra. E’ questo il vero amore che unisce gli uomini. Non più “l’ego” (io di superficie) ma il “sé” profondo porta l’amore, l’unione, l’aiuto reciproco. E il corpo ne è il tramite.
Ora prego l’Altissimo perché anche i nostri figli comprendano questa unione profonda col loro coniuge e vivano l’amore vero, fatto anche di accettazione dei limiti di ognuno ma con la possibilità di compenetrazione reciproca. L’uno accetti l’altro con le sue lacune e le riempia. Questo è l’aiuto reciproco che è frutto di un vero amore che porta ad una autentica, profonda e completa unione tra i due, con i figli e con la società. Questo avverrà sempre più in avvenire, dopo scontri e fatiche.
Il corpo deve essere tramite e non muro od ostacolo per tale unione. Così tutti saremo uno nell’Uno.
Ti voglio bene e prego per i nostri figli che arriveranno dopo la battaglia nel loro intimo. La lotta interiore matura l’uomo. Alberto.
[18/62] 28 marzo 1990 - ore 7,30 - ottavo anniversario della morte di Alberto.
(Alberto mio, sei nella gloria?).
Sì, sono felice qui nella Luce infinita.
E’ sempre giorno pieno qui, “DIES” è con noi, questa è la gioia gloriosa, infinita.
(Ma tu l’avevi sempre cercato quando eri qui?).
Sì, l’avevo cercato, temuto, rifiutato, ricercato con timore e speranza. La mia volontà di credere ha superato il mio raziocinio, questa è la fede cercata, voluta, pregata, ottenuta, con alti e bassi, ma sempre con costanza.
Questa io devo alla mia santa mamma che ha sempre creduto, cercato, voluto Lui, e me Lo ha trasmesso con costanza e fiducia. Questo trasmetti ai nostri figli.
Arriveranno dopo la lotta razionale e dei sensi, stigmatizzata dalla vostra cultura mondana. Prega per loro, aspetta e canta con me. Un giorno ci ritroveremo uniti nella gloria del “DIES” infinito. Ti aspetto. Alberto.
[18/63] 24 settembre 1990 - ore 15 - guardando di sfuggita una foto di Alberto.
Perché tanta fretta? Il tuo, il vostro tempo è nulla in confronto della nostra, della vostra eternità.
Fermati un momento, ascoltami e scrivi.
(Vedo dalla finestra le montagne limpidissime).
Vedi quella nuvoletta bianca che sta salendo dietro le montagne? Il vento dal basso la spinge verso l’alto e la nuvola sale leggera, ma un forte vento dall’alto la risospinge verso il basso e tu non vedi più la nuvola bianca eclissata dietro le alte montagne. Così è la vita dell’uomo sulla terra.
Forze dal basso e forze dall’alto premono sulla nube leggera (vita dell’uomo) e l’uomo si solleva verso l’Alto, gode per qualche attimo l’ebbrezza della salita, vuol sovrastare le montagne scure del dubbio, della fatica quotidiana, ma dura poco la sua gioia perché la sua vita è risospinta verso il basso dal vento turbinoso delle passioni, incertezze, malattie, delle fatiche del lavoro che non gli danno tregua, e guarda in basso, scende, scende e spesso muore prima di risollevarsi.
Ma qui c’è il Vento forte che spinge sempre verso l’Alto e possiamo salire, salire come nuvole leggere non più contrastate dal vento basso, negativo che appesantisce e fa scendere nella tomba. Qui ci sono i “rinati”, coloro che hanno scelto liberatamente e coscientemente di salire, e “si abbassano i monti e si riempiono le valli” (cfr. Lc 3,4-6; Is 40,3-5) e dal piano (vita purificata) è facile salire in Alto dove il Cielo è terso, la Luce sempre più vivida e la melodia del coro è attraente e accogliente.
Credi, scegli il vento dell’Alto (Spirito Santo), inserisciti nella Sua scia e salirai sempre più leggera e felice. E ci ritroveremo insieme a cantare l’eterno Alleluia. Ti aspetta con gioia il tuo Alberto.
(E i figli?). Arriveranno quando sceglieranno coscientemente di seguire il Vento dall’Alto (Spirito Santo) e non il vento che spinge al basso facendoli girare vorticosamente e faticosamente a bassi livelli. La tua preghiera unita alla nostra muove il Vento che alla fine li solleverà, quando si saranno liberati dal peso delle scorie (illusioni) terrene.
Così sarà con Maria.
[18/64] 13 maggio 1991
... Va avanti, non aver paura degli uomini, il Signore ti sostiene e ti illumina.
(Ma faccio fatica!).
La vita terrena è una battaglia ma la vittoria viene dopo la lotta. Ti voglio bene e ti aiutiamo. Alberto.
[18/65] 21 maggio 1991
Perché non vuoi pensarmi? Perché non vuoi ascoltarmi? Perché non vuoi scrivere?
(Ho paura Alberto di inventare io quello che mi passa per la mente, temo sia frutto di una mia fantasia).
No, non puoi inventare ciò che non esiste.
Ciò che passa per la tua mente viene a galla da un profondo (inconscio) dove ha sede la Verità. Se tu ascolti e apri il circuito che porta dall’inconscio al conscio e ascolti con semplicità e fiducia la voce che ti può trasmettere tale Verità, ancora spesso sconosciuta dai più, puoi conoscere cose nuove, puoi approfondire concetti formulati dagli antichi - ma farciti di superstizioni primitive, poi riformulati, troppo spesso con deviazioni dovute a culture fasulle - ed ora riemergenti dal profondo dell’uomo moderno attento a tali voci che esprimono la Verità passata, presente e futura.
La Verità è una ma scopribile sempre più dall’uomo evoluto e credente nell’Esistente. Credi Laura, ascolta e scrivi ciò che emerge dal tuo profondo e ciò servirà anche ai posteri che sempre più cercano la Verità assoluta.
La Verità è la Luce che ci illumina e noi vi trasmettiamo scintille di tale Verità. Tutti alla fine saranno illuminati dalla Luce e saremo tutti uno nell’Uno. Ti segue, ti ama, ti parla il tuo Alberto.
[18/66] 13 giugno 1991 - ore 6,30
Noi ora viviamo nell’Eterno Presente.
Noi anime purificate dal Sangue dell’Agnello.
Noi creature che abbiamo lavato le nostre vesti nel mare dell’oblio dove sono caduti tutti i nostri interessi terreni, le malvagità, gli attaccamenti alle persone e alle cose della terra, ora viviamo nella Luce che ci illumina sempre più all’infinito. Infinito è il nostro essere qui, immersi nell’Eterno dal quale siamo partiti ed ora, per grazia Sua, siamo ritornati. E cantiamo insieme l’eterno Alleluia.
Ma da qui scendiamo col pensiero a voi, uomini terreni e vi incitiamo ad amare. Ama il Signore Dio tuo, Unico Padre Creatore, Salvatore, Spirito Santo che spinge la Sua creatura a salire, ad amare il prossimo come sé stessa. Solo così si farà un solo ovile sotto un solo Pastore. La Casa del Padre ha molte dimore ma “una” è la Casa, e ogni piano ha un livello superiore al quale ogni anima purificata può accedere.
Il Pastore chiama e le Sue pecore Lo conoscono e Lo seguono (cfr. Gv 10,3-4), e sono felici perché verdi pascoli eterni hanno da mangiare. «Venite benedetti dal Padre nostro» (Mt 25,34) e saremo tutti uno nell’Uno.
(Alberto sei tu?). Sì, con tutta la schiera degli Angeli e dei Santi.
Così è con Maria.
(Ma io sono pazza?). No, senti.
[18/67] 28 marzo 1992 - ore 8
(Alberto, sono dieci anni oggi che te ne sei andato! Dove sei? Come stai? Cosa fai?).
Sono nell’Empireo, nella Luce infinita, nella gioia piena. Sono felice con tutti gli Angeli e Santi che godono e cantano con me l’eterno Alleluia al nostro Padre, Spirito Salvatore.
Molte cose facciamo. Tutto è dinamismo qui. Vediamo la Luce e ne godiamo e vogliamo portarla a voi, uomini in cammino sulla terra. Questo è il nostro compito, il nostro lavoro. Ma pochi sono ancora i canali che si aprono e ascoltano le nostre voci. Apritevi, credete, ascoltate ciò che, per dono dell’Altissimo, possiamo trasmettervi.
Lo Spirito Santo è in ognuno e soffia. Lo Spirito Santo è dentro e fuori di voi. E’ personale e impersonale, è immanente e trascendente, è nell’uomo e nell’Universo. Tutto permea, tutto illumina, tutto sorregge, nonostante le forze avverse Lo vogliano annebbiare, annullare nel cuore della terra. Ma, prima o dopo, lo Spirito sarà palese a ogni Sua creatura che anela alla Luce.
Parla Laura, trasmetti quanto ti viene donato per grazia dell’Altissimo, sei tramite per i nuovi tempi.
Questa è l’Era dello Spirito che soffia dove vuole e sempre più si farà sentire nei secoli futuri.
(E i nostri figli?).
Cammineranno, con fatica perché ancora troppo occupati e preoccupati delle cose terrene e poco alzano lo sguardo, e ancora titubanti e increduli nella Forza dello Spirito. Da soli non possono fare nulla, solo le fatiche del vivere quotidiano li accompagneranno. Credano, preghino e si affidino all’Altissimo e più lieve sarà la fatica e più luminosa la strada che li porta al Faro dove tutti siamo felici “uno nell’Uno”.
Ti voglio bene, prego per te e per i nostri amati figli e le loro famiglie. Tutti ci ritroveremo. Camminate svelti!
Vi abbraccio tutti. Alberto.
(Grazie Alberto, prega tanto per noi).
Stai bruciando le tappe. Non temere, canta. ... Il vuoto richiama il Pieno.
Così è e sarà.
[18/68] 26 novembre 1992
(Alberto mio, dove sei? Cosa fai? Cosa vedi lì?).
Dio è. La Luce è, noi la vediamo e la godiamo sempre più. Questa è la gloria!
Conoscenza all’infinito dell’Infinito Assoluto. Perciò il Creatore ha creato l’uomo, perché, prima sulla terra nel tempo, cominci ad intuire la Sua Presenza attraverso le meraviglie della natura, attraverso l’amore anche umano, attraverso la scoperta del Vero, del Bello, del Buono. La tendenza dell’uomo terreno alla ricerca della felicità è spinta necessaria per la ricerca dell’Assoluto. Poi nella Vita oltre la vita, tale ricerca continua ma sempre più illuminata dalla Luce che, tolte le nuvole del dubbio dell’attaccamento al terreno, dopo la purificazione dalle scorie temporali, è sempre più visibile e godibile all’infinito.
Questa è la gioia cercata sulla terra, intravista nella Geènna dove la psiche umana si purifica dagli attaccamenti terreni, e si gode all’infinito nella scoperta della Sua Fonte.
L’Assoluto è la Fonte della gioia, la gioia viene dalla scoperta della Verità, la Verità porta all’Amore e l’Amore porta all’unità, perché tutti siano uno nell’Uno perfettissimo.
Così è e così sarà con Maria.
Ti ama, ti parla e ti aspetta Alberto sempre tuo in uno col Signore Altissimo.
[18/69] 21 novembre 1993
(Alberto mi parla, ma non voglio scrivere).
... Fammi un regalo, scrivi! Se no, rischi di perdere il dono...
(Auguri Alberto, oggi è il tuo compleanno... ma cosa fai li?).
Cantiamo, lodiamo il Signore che ci si fa conoscere sempre più.
Questa è la nostra felicità che nessuno ci potrà togliere. Questo è il nostro “sempre” con la Luce eterna.
(Ma non vi stancate a continuare a cantare e lodare?).
E voi, uomini sulla terra, vi stancate ad ammirare le cose belle e a scoprire sempre più la verità prima sconosciuta? Questa vostra piccola gioia goduta per la visione del “bello” e del “vero” è ben piccola cosa al confronto della nostra eterna scoperta dell’Amore e della Verità infinita. E’ questo il Paradiso!
E a noi purificati, l’Altissimo concede di comunicare talvolta con voi, uomini terreni, per potervi trasmettere scintille di ciò che noi qui sempre più conosciamo e godiamo perché anche voi, ancora in cammino nel tempo, possiate intravedere e anelare sempre più a questa Luce infinita ed eterna che dona pace e gioia infinita.
(Ma allora è meglio desiderare di arrivare lì il più presto possibile, dato che qui si fa tanta fatica ad andare avanti!).
Ogni cosa a suo tempo, il piccolo bambino deve crescere per conoscere ciò che vale e ciò che è effimero, altrimenti non avrebbe senso la sua vita, ma resterebbe come un animaletto che gode e soffre senza rendersene ragione. Dovete crescere uomini ignari, per scegliere il “meglio”, e ciò dipende da ognuno di voi.
(E i bambini abortiti? O quelli che muoiono piccoli o inconsapevoli del bene e del male?).
A questi è dato un altro compito: la salvezza dei genitori volutamente abortisti, o di altri esseri deteriori e vuoti nello spirito. Il loro amore innocente riempie i vuoti di amore. Questo è l’equilibrio dell’Altissimo: «chi ha dà a chi non ha» (cfr. Lc 3,11) e così tutti alla fine saranno uniti nella gioia dell’Uno. Cammina e canta e vivi in pace.
Verrai presto nella gloria del Padre. (1998?). Ti amo con tutti i nostri figli, prega con me anche per loro. Alberto. (Grazie Alberto, aiutaci).
[18/70] 5 settembre 1995 - ore 8
(Alberto aiutami, sono negativa, perché?).
Sei carente di potassio e di ferro, curati e tornerai positiva.
La tua natura è positiva. Canta e cammina. Guarda le cose positive e sono molte. Il Signore ti ama e ti guida se tu ti affidi a Lui. Non pensare a te (egocentrica) ma a Lui che ti ha fatto per gli altri, perché tutti un giorno siano “uno” nell’Uno. Questa è la meta. Pensa in positivo, parla in positivo, ama, ama, ama tutti e canta.
Ti è vicino il tuo Alberto, felice con gli Angeli e i Santi in cammino sempre nella Luce, sempre più godibile da noi Sue creature fatte a Sua «immagine e somiglianza» (Gen 1,26-27).
Così sia con Maria.
(Grazie Alberto, prega per me e per i tuoi figli e nipoti, nuore e generi e parenti tutti).
[18/71] 24 ottobre 1995
Oggi ricordi il tuo settantanovesimo compleanno. Sei venuta nel tempo, nel mondo. Prima non eri visibile, poi sei nata, hai aperto gli occhi della carne e hai visto la luce. Hai pianto lasciando la tua prima culla nel grembo materno. Hai iniziato la tua attività nel tempo. Fatiche, sofferenze, gioie, scoperte; hai giocato, hai visto e fatto cose belle, ma anche cose brutte; cresciuta hai scoperto in te un Infinito del Quale hai prima dubitato, ma poi L’hai accettato senza conoscerLo. Pazzia d’amore ti è stata chiesta nel tuo intimo, rifiutata all’inizio ma poi accettata senza saperne il perché, né dove ti avrebbe portato tale pazzia. E hai camminato settantanove anni fra il bene e il male, attendendo il domani ogni giorno, facendo l’immediato necessario per te, prima di sposarti con me, poi hai dato il tuo tempo alla famiglia, agli altri.
Ora il tuo tempo è tuo, lo puoi usare per conoscere sempre più Chi ti ha immesso nel mondo. Ora sai che il tuo compito è farLo conoscere agli altri, a chi ti passa vicino e non sa perché è nel mondo, o dubita, o si è costruito un creatore fantastico, un dio immaginato come un idolo da adorare, da pregare per andare avanti un po’ meglio nel tempo. Stai ora scoprendo in te stessa il tuo Creatore-Padre. Ti avvicini alla meta terrena, poi il passaggio nella dimensione eterna dove io ora sono, dove la Luce non abbaglia, non fa piangere, ma dà gioia.
Verità eterne scoprirai qui. La pappa reale che hai preso stamane è segno di un concentrato di energie biofisiche necessarie all’uomo terreno. Così può accadere, se ne sei consapevole, quando mangi il pane Eucaristico, segno del Corpo dell’Uomo-Dio che ti dà l’Energia Sua per vivere meglio nel tuo spirito e tradurre la Sua Energia nella tua energia psicofisica-spirituale.
Questo il cammino dell’uomo nel tempo. Poi il volo nella dimensione dell’Eterno dove gli orizzonti sono immensi e luminosi, dove la vita è piena perché in comunione col Padre e con i fratelli Santi e gli Angeli, tutti protesi ad aiutare voi piccoli uomini ancora pellegrini sulla terra, per aiutarvi ad aprire gli occhi, più o meno ciechi, per intravedere sempre più chiaramente la Luce che tutto circonda, tutto sostiene, tutto illumina, tutto permea.
Cammina Laura verso la Luce e diffondi la tua energia luminosa attorno a te.
E canta. Ti segue e ti precede con Lui, il tuo Alberto.
(Grazie Alberto, aiutami e aiuta i tuoi figli e nipoti a camminare verso la Luce).
E così sia con Maria.
[18/72] 26 novembre 1995 - ore 20,30 - guardo una fotografia di Alberto.
(Alberto, tu sei li e io sono qui, ma esistiamo tutti e due in dimensioni diverse. E’ così?).
Sì, tu sei lì nel tempo, ma la tua dimensione è limitata dal cervello che percepisce ancora poche cose della realtà immensa che qui stiamo scoprendo sempre più.
Il vostro comprendere e conoscere è limitato da tanti “pregiudizi” che vi ostacolano nella visione e nella comprensione della Realtà eterna. Il primo ostacolo è la vostra non fede nell’aldilà, cioè non credete in questa Vita che continua dopo la morte del corpo fisico. Non credendo, neppure cercate di comprendere alcuni “segni” che oggi, più che mai, vi vengono offerti come esperienze sensibili e visibili da chi invece crede a questa vita che continua oltre la vita terrena.
E questa incredulità è sostenuta soprattutto dai grandi razionalisti che si servono del loro nome di “scienziati” per dubitare delle esperienze cosiddette paranormali. Ma tali presunti scienziati sono solo piccoli pseudoscienziati dotati di una intelligenza razionale sempre limitata, o illuminata dalle macchine sofisticate ma limitate sempre! Per questa incredulità di tanti cosiddetti scienziati, la fede in questa Vita che continua all’infinito - perché Infinito ne è l’Autore - viene minimizzata e non accettata da tutti coloro che credono solamente alla scienza umana e non alla sopranatura che investe chi è semplice di mente e umile di cuore.
La Sapienza supera la scienza e scende dall’Alto per aiutare le creature, ancora in cammino sulla terra, ad alzare lo sguardo per rivedere le “stelle” che possono illuminare il loro cammino terreno.
Tempo verrà, e Io te lo dico, in cui l’uomo, stanco di cose limitate ed effimere perché sempre “scadenti”, cercherà l’ultrasensibile perché solo in questi “segni” avrà la percezione di una dimensione “altra” e diversa da quella terrena tangibile nel tempo. Il tempo finisce dove comincia la vita eterna, infinita, che noi qui già viviamo con gioia, illuminati dalla Sua Luce infinita.
Credi! Ti aspetto... Alberto.
[18/73] 23 aprile 1997
Non lasciarti andare, prega e reagisci.
Così sia con Maria.
(Signore, perché tante stanchezze, tutte queste malattie dilaganti, perché tanta confusione nella mente degli uomini oggi?).
Il maligno sta sferrando la sua battaglia più forte, più intelligente, più sottile. Incide nel corpo e nella mente dell’uomo annebbiando la sua intelligenza e rovinando il suo corpo. Ma poco dura la sua vittoria perché il maligno può uccidere il corpo ma non lo spirito dell’uomo che, passato dalla vita temporale, entra nella dimensione che porta alla vita eterna. In tale dimensione non può entrare ne incidere più il maligno, che è solamente principe del mondo, nel mondo e nel tempo, oltre il quale è escluso.
«Striscerai sul tuo ventre e mangerai polvere (corpo terreno) per tutti giorni della tua vita» (Gen 3,14). I giorni sono legati e determinati dal tempo, ma qui il tempo non esiste, è finito perché qui siamo in una dimensione eterna dove il maligno non ha più potere.
Solo in questa dimensione l’uomo vedrà chiaramente la Verità, riconoscerà chiaramente i suoi errori e la mancanza di amore verso il Padre e i fratelli. “Pianto e stridore” (nella Geènna) purificherà il suo corpo psichico.
Il Fuoco eterno lo illuminerà, lo riscalderà e brucerà la zizzania che lo aveva avvolto nel tempo. E il grano ripulito entrerà nei granai eterni (cfr. Mt 13,24-30; Mt 13,36-43) dove germoglierà per la vita eterna luminosa e felice.
Così è e sarà.
... (Sei tu Alberto che mi parli?).
Sì, ti sono vicino perché non ti abbandoni alla forza negativa che vuol farti tacere. Reagisci e prega, prega, affidati e credi all’Altissimo che sovrasta tutti e tutto ma lascia libero l’uomo nel tempo. Perciò permette l’azione al maligno, perché l’uomo possa scegliere fra il Bene eterno, l’Amore, e il bene illusorio momentaneo.
(Ma se noi siamo annebbiati dal maligno, come possiamo scegliere?).
C’è sempre nell’uomo qualche attimo di Verità ed è quell’attimo che determina la scelta vera e definitiva, tutto il resto è transeunte. Attenti a tali attimi luminosi che vengono dall’Alto, attraverso occasioni (piccoli fatti) nel tempo.
Pregate e aprite gli occhi e gli orecchi per cogliere tali occasioni. Questi sono gli attimi di Verità offerti a voi dall’Altissimo, non lasciateli passare inutilmente.
Così sia con Maria.
[18/74] 23 aprile 1997 - ore 14
Non temere, va avanti. I tempi di Dio sono lunghi, non immediati come quelli del maligno!
La vittoria finale è dello Spirito, anche attraverso la collaborazione del credente militante terreno.
Così è.
[18/75] 2 gennaio 1999 - ore 21
(Alberto, è vero che lì vedremo Dio come Egli è? Come lo vedi tu ora?).
DIO È LUCE, DIO È GIOIA, DIO È PIENEZZA, DIO È VERITÀ INFINITA. Niente più manca qui!
Questa è la felicità vera.
Così è.
... Ti aspetto per godere insieme tale felicità!
(Fa presto Signore!).
[18/76] 29 agosto 1999 - Sommacampagna.
(Alberto mio, perché mi hai abbandonata? Non ti sento più!).
Sei tu che non vuoi più ascoltarmi! Io ti sono vicino e ti seguo nel tuo difficile ultimo cammino e prego continuamente l’Altissimo perché non ti lasci cadere nelle illusioni false del “deviatore”, ma ti mantenga nell’equilibrio che porta alla Verità. E’ questo che manca oggi nel vostro mondo terreno!...
Il maligno impera e attira l’uomo verso le cose fasulle, corrotte e caduche. E il mondo impazzisce e corre verso cose sciocche, inutili ma attraenti come luci artificiali. La Verità è dimenticata, impera l’attrattiva dell’ “avere”, del “potere” e del “godere”. Niente più di questo attrae l’uomo di oggi; regna la confusione!...
L’uomo oggi cammina, corre verso il caos, ha smarrito la via stretta dell’equilibrio, della Verità, della Sapienza e corre senza sapere dove va!...
Tutto questo è opera del principe del mondo che annebbia le menti e il cuore degli uomini e chiude le loro orecchie alla Verità. Non hanno più un punto di riferimento sicuro, o una meta luminosa che li guida verso la Luce e l’amore eterno dello Spirito. Il maligno impera e sta portando gran parte dell’umanità verso il buio caos!...
«Molti i chiamati ma pochi gli eletti» (Mt 22,14) che ascoltano.
Apri gli occhi dello spirito Laura, e ascolta ciò che ti viene suggerito dall’Alto. Taci, ascolta, ama e prega l’Altissimo. Noi vi siamo vicini e ci uniamo a voi in queste preghiere (“Comunione dei Santi”).
Taci, il silenzio è l’arma più potente per sconfiggere il “bugiardo” e annullare i rumori e il fracasso assordante del mondo. Il silenzio porta all’equilibrio e fa udire “la Parola” vera che vi guida verso la Verità, vi dona Sapienza e pace nel cuore.
Ti seguo e ti precedo. Abbi fede nel Padre che ama tutte le Sue creature, le lascia libere di scegliere nel tempo, ma le attende pazientemente per l’abbraccio finale, dopo averle rese consapevoli della Verità e dell’Amore, offuscati nel tempo dal principe bugiardo. Ma il Signore ha vinto il mondo!
Così è per Maria.