6. Le tappe della conoscenza e della presenza di Dio. La gloria di Dio. La legge divina
Cap. 6
Le tappe della conoscenza e della presenza di Dio.
La gloria di Dio. La legge divina.
[6/1] 8 aprile 1968 - ore 15,10
(Signore, mi ero appena addormentata, dimmi, perché mi chiami sempre quando ho sonno. Sono a Tua disposizione tutto il giorno, perché mi vuoi parlare quando voglio dormire? Don Olgiati mi ha detto che un cristiano deve essere equilibrato, dormire di notte. Allora Tu non ammetti questo equilibrio?).
L’equilibrio ci deve essere nelle cose umane, naturali. Nelle cose soprannaturali l’equilibrio è diverso.
Lì non c’è né giorno, né notte. Dovete essere pronti alla Mia chiamata quando viene, anche se di notte o quando avete sonno. Io voglio vedere la vostra disponibilità pronta, che supera tutti i disagi materiali, questo è il sacrificio che merita ricompensa perché va al di sopra delle norme e delle comodità naturali. Questo è inserirsi nell’ordine soprannaturale che è diverso da quello naturale.
La natura è regolata da leggi ordinate e precise, ma servono per le cose materiali, fisiche non per le cose dello spirito. Queste sono regolate dall’amore, che si estrinseca anche col sacrificio di tutto ciò che piace. Perciò avevo chiesto il figlio ad Abramo, e questo era contro la sua natura umana...
[6/2] 16 aprile 1968 - ore 4,40
(Grazie mio Dio, parlami, che cosa vuoi dirmi oggi?).
Ti devi spogliare di tutto quello che è tuo per rivestirti di tutto ciò che è Mio.
(Signore lo vedi che vivo come un automa, mi pare di essere teleguidata, non ho più la sensazione esatta del mondo e delle cose come l’avevo prima, mi pare di vivere in un altro mondo, molto più bello, molto più facile..., tienimi stretta con la Tua mano, altrimenti, se si rompe questo incanto, precipito e allora?).
Così dovrebbero vivere tutte le Mie creature: con gli occhi fissi a Me. Allora sarebbe tutto più facile per loro e tutto più bello e giusto.
Ma è perché non Mi guardano più che succedono le lotte, per questo la gente si affanna, è in ansia, perché Mi cerca senza sapere dove trovarMi. Mi cerca nel benessere e ne rimane delusa, disgustata, insoddisfatta. Mi cerca nella gloria umana, nella scienza, nell’amore, ma è tutto così terra terra questo loro sguardo, questa loro ricerca. Perciò non Mi trovano. Finché non alzeranno lo sguardo in alto, non seguiranno la luce del Vangelo e dei Miei insegnamenti, non Mi troveranno e si affaticheranno per niente. «Senza di Me non potete far nulla» (Gv 15,5).
(Che cosa dobbiamo fare?).
Unirvi, ascoltare la voce di Paolo VI che parla per Me, in vece Mia. La sua guida è la Mia voce, ascoltatelo.
[6/3] 1 maggio 1968 - ore 5,15
(Signore mi hai detto: “Guai a chi è chiamato e non ascolta”. E’ proprio vero?...).
Il mondo ha bisogno della Mia Parola, deve sentirla, deve ascoltarla.
(Perché hai detto il mondo?).
Gli uomini, le Mie creature Mi hanno dimenticato, vivono staccate da Me. Ho detto il mondo per dire le Mie creature che Io amo, che ho messo sulla terra perché Mi conoscano, Mi amino e alla fine gioiscano glorificandoMi.
(Tu, il Padre, mi parli? Perché ho più soggezione di Te, ma Tu sei come il Figlio, come lo Spirito Santo, è lo stesso Dio che mi parla, perché faccio questa differenza?).
Io sono la Trinità, capirete nell’eternità questo mistero. Ora accettatelo perché è necessario, la vostra mente non può arrivare ancora a capire questo, la vostra fede lo deve accettare. E’ tutto per il vostro bene, è il Mio Amore che vuole questo, per aiutarvi a salire. Tutto ho fatto per voi e voi non Mi amate, siete titubanti perché non arrivate a capire. Vorreste essere come Me onniscienti, ti pare giusto?
(No Signore, sicuramente no. Io Ti adoro santissima Trinità e Ti ringrazio di tutto quello che hai fatto, fai e farai. Non potremmo mai glorificarTi e ringraziarTi abbastanza per tutto quello che sei e hai fatto a noi. Perdona la nostra incredulità, la nostra miseria, la nostra cattiveria...).
[6/4] 3 maggio 1968 - ore 22,50 - concerto d’organo nella chiesa del Redentore.
(Come sei stato buono e bello questa sera, Signore! Ti ho sentito nella musica, Ti ho sentito nelle parole ispirate che ci hanno letto. Tu eri lì presente e tutti Ti sentivano).
Questa è la vera religione, stare uniti insieme e sentirMi presente.
Io con Voi, in mezzo a voi e voi vicini a Me, questa è la vera religione (cfr. Lc 17,20-21). L’amore che unisce e colma i cuori, toglie il tormento e l’assillo delle cose quotidiane. Quando siete con Me state bene. Cercate i mezzi più adatti perché questa coscienza di esserMi vicino sia più sentita da tutti e tutti sentano il benessere della Mia presenza. Questo dovete fare voi che capite quanta gioia Io vi posso dare.
[6/5] 20 maggio 1968 - ore 1,00
(Signore perché mi hai detto: “Alzati, ti devo dire qualche cosa?”. Che cosa mi vuoi dire? Io Ti ascolto, Signore, parla chiaro).
Io sono l’Immanente (che cosa vuol dire?), che sto dappertutto.
(E’ quello che dicono i panteisti? Che cosa vuol dire panteismo?).
Panteismo vuol dire Dio in tutte le cose. Non è la stessa cosa. Immanente vuol dire che abita in tutto ciò che vive, che si muove, che ha un’anima, non nelle cose inanimate, anche se queste sono state create da Me.
C’è differenza fra una cosa creata con un’anima, spirito divino, parte divina entrata per concessione Mia e per Mio dono nella natura umana, e cose create senz’anima perché possano servire, in modo diverso, alle creature animate e dotate di questo Mio spirito. Appunto perché dotate di quest’anima immortale esse partecipano, in parte, della Mia natura divina, perciò sono intelligenti e possono conoscerMi, amarMi e un giorno partecipare della Mia gloria, questo è lo scopo della loro vita. Se riescono a capire il valore della loro anima e a seguire i dettami della coscienza che è in loro appunto per capire ciò che è bene e ciò che è male, si avvicineranno a Me e quanto più seguiranno ciò che è buono, anche a costo di sacrificio, perché la natura umana è incline al male per il peccato originale, tanto più saranno felici perché Io sono la loro felicità, l’unica felicità.
Niente qui sulla terra potrà soddisfare a pieno il loro desiderio istintivo di felicità. Solo Io li soddisferò completamente e per tutta l’eternità. Però devono conquistarsela con la loro libera scelta, cosciente e voluta, allora sarà piena la loro felicità. Il sacrificio è un mezzo efficace per raggiungere tale felicità.
Sacrificio vuol dire rinuncia, anche eroica, di un bene creduto tale, umano.
[6/6] 20 maggio 1968 - ore 8
(Dio, mio Creatore, sei grande, sei meraviglioso, Ti ringrazio Dio mio di avermi creato e di farti sentire in me. Fa che tutte le Tue creature Ti sentano così fortemente dentro di loro, fatti conoscere da tutti, Signore. Le creature Ti riconoscano come Creatore, Ti ringrazino, Ti lodino, Ti amino. Te lo chiedo Signore, ascoltami Tu che sei buono, perdona chi Ti offende e ascolta i buoni che Ti pregano).
Li ascolterò, solo le preghiere dei giusti salveranno i peccatori e li attireranno verso di Me.
[6/7] 18 giugno 1968 - ore 19
(Sono libera Signore, sono con Te per un momento e sono felice. Perché così poco tempo possiamo trovare per Te che ci hai creati per Te e noi ci preoccupiamo di infinite cose al di fuori di Te, non è giusto questo).
Perché avete il cuore indurito. In principio si pensava più a Dio. Tutto era sotto lo sguardo di Dio.
Si sentiva la dipendenza della creatura dal Creatore, ora il Creatore è dimenticato, tutto viene dall’uomo: vita, benessere, felicità, perciò siete sempre infelici.
[6/8] 21 giugno 1968 - ore 1,30
(Signore vorrei quasi dirti di lasciarmi, non sono degna della Tua bontà, del Tuo privilegio, ma se Tu mi lasci io cadrò come una povera donna inutile).
Io ti valorizzo (perdono Signore, perdono). E’ così, altrimenti tu saresti niente, peggio che niente.
Così sono gli uomini che non Mi vogliono anche se credono di essere dei grandi personaggi. La gloria umana dura poco e costa molto. La gloria eterna dura sempre ma è durissima da conquistare. Solo con sacrifici notevoli potrete conquistarla...
L’unione dei corpi è simbolo dell’unione degli spiriti per arrivare a Dio. Uniti si ha più forza, l’amore porta all’unione e l’unione genera amore. I frutti dell’amore sono buoni, è la natura umana decaduta col peccato originale che rovina e perverte i frutti dell’amore. Perciò sono venuto sulla terra per risanare, ordinare, risollevare, la natura umana verso Dio Padre.
La Mia umanità ha redento l’umanità. La Mia vita umana vi ha segnato la via della vostra vita umana. Così dovete percorrerla come Io ve l’ho indicato. Nel Vangelo vi sono tutti gli esempi, seguiteli.
Imparate da Me che sono umile e mite di cuore.
(Signore fa che il cuore mio sia simile al Tuo).
[6/9] 16 novembre 1968 - chiesa di San Francesco.
(Ti adoro mio Dio, Ti ringrazio con tutto il mio essere, Tu mi hai fatta per Te... che cosa potrò fare per Te? Per ricambiare a tanta bontà e generosità. Dio sei immenso).
Tu devi amarMi, questo solo Mi attendo da te e il tuo amore si diffonderà fra quelli che avvicini.
(Signore, quanto vorrei farti amare da tutti, ma solo Tu puoi convincere, puoi infiammare di amore, tutto viene da Te).
Voi siete i Miei collaboratori. Che cosa vuoi sapere?
(Dimmi Tu quello che è meglio che io sappia perché, se Tu vuoi, lo possa diffondere anche agli altri).
La Mia vita terrena è stata svolta per voi: per darvi un esempio di come si deve vivere: relazioni di parentela, amicizia, affari, tutto vi ho insegnato. Riprendete in mano il Vangelo e troverete la soluzione di ogni vostro problema umano.
Sono venuto per redimervi dal peccato. La strada della croce è quella da seguire, oltre il Calvario c’è il Paradiso. Anche tu lo dovrai salire per arrivare qui. Io ti aiuterò.
(E gli uomini che non Ti conoscono?).
Saliranno il Calvario e alla fine capiranno il perché. Si può vivere o morire da soli, liberamente, coscientemente (non capisco). Capirai, tutti, in un dato momento capiranno perché sono venuti al mondo e dovranno scegliere: con Me o contro di Me (cfr. Lc 11,23), liberamente.
(Signore Tu puoi aiutarli a scegliere bene).
Anche voi pregate per questo e ciò gioverà molto a quelle anime indurite.
[6/10] 11 dicembre 1968 - ore 11,15
«Io sono Colui che è» (Es 3,14).
Il tuo io è il Mio Io. Io sono in te ed agisco in te come se tu fossi Me.
C’è però tutta l’imperfezione della tua natura umana che non puoi abolire finché sei sulla terra, nel tempo, perciò farai e dirai cose imperfette, adatte alla tua mentalità, al tuo linguaggio, alla tua educazione terrena. Ciò che fai o dici di buono è opera Mia, perciò non te ne devi né gloriare né meravigliare. Tutti possono agire secondo la Mia Parola se sanno e vogliono togliere le sovrastrutture umane, terrene, che fanno da diaframma fra Me e loro.
Io, persona divina, entro nella persona umana, nella mente e nella volontà di ogni creatura ben disposta a questo rapporto intimo e reale. Chi prega è più facilmente influenzabile dalla Mia volontà di amore che spinge ad unirsi sempre più a Me fino ad ottenere una simbiosi quasi perfetta.
Sarà perfetta solo nell’altra vita, quella vera ed eterna.
[6/11] 28 dicembre 1968 - ore 15
(Come sei buono e paziente Signore, mi chiami e aspetti che io faccia tutto quello che voglio in casa, Ti pospongo alle faccende domestiche, eppure Tu aspetti e mi perdoni Signore, sono indegna di Te).
Quando uno ama è paziente, comprensivo, sa aspettare, sa perdonare. Anche tu devi imparare ad amare. Questo è il vero amore.
(Di che cosa mi vuoi parlare?).
Dell’eternità. E’ bella entusiasmante la vita nell’eternità. Tutto sarà fatto per amore, con amore. Niente rivalità, niente odii, niente differenze di classi o di mentalità. Lo scopo è unico e uguale per tutti: la gloria del Padre.
Io, Figlio, vi ho portato al Padre e voi capirete apertamente e in profondità ciò che ho fatto per voi, ciò che ho pensato, progettato per voi, per darvi la felicità eterna. Tutto sarà svelato lassù.
(Perché lassù? C’è un luogo dove saremo?).
Né tempo né luogo esisteranno, ma tutto e tutti nell’eternità si ritroveranno e ricorderanno i tempi e i luoghi della loro vita terrena e tutto riporteranno al Padre dando gloria a Lui per quanto è accaduto loro sulla terra.
(E il male che hanno fatto?).
Nulla più di male si ricorderà ma solo il bene, per cui loderanno Dio.
[6/12] 29 dicembre 1968 - ore 7,30
La legge umana è un pallido ed imperfetto riflesso della legge divina che Io ho messo nell’animo di ogni uomo. La Mia legge è legge di amore per cui ogni creatura deve amare il suo simile, convivere in armonia con Lui, aiuto reciproco, comprensione, amore. Fa all’altro ciò che vorresti fosse fatto a te stesso.
La legge umana è ancora troppo imperfetta. Parte da un diritto naturale che l’uomo sente in sé e cerca di esplicare, ma l’intervento del maligno glielo vieta, perciò accade il male, i pervertimenti, le lotte. Tutto ciò va contro la legge dell’amore, che è legge naturale. Finché l’uomo non scopre e non segue questa legge naturale dell’amore non farà mai leggi sagge o comunque complete, atte cioè a regolare i rapporti umani in modo degno della natura buona che è nell’uomo ed è regolato dalla coscienza. Quella è la vera legge giusta ed equa.
Seguitela, approfonditela, amatela, esplicatela e così il convivere umano sarà buono e così vi avvicinerete alla felicità che un giorno vi attende nell’eternità.
[6/13] 8 febbraio 1969 - ore 5
La giustizia divina è sospesa fra cielo e terra. Guai se agisce per voi. Le vostre preghiere la tengono lontana per ora. I castighi che molti meritano saranno diminuiti per la misericordia mossa anche dalle preghiere dei giusti. Guai se così non fosse. Poveri peccatori!
Ma Dio è anche Padre e la Sua misericordia supera spesso la giustizia. Così fino alla fine dei secoli. Poi nulla varrà per distogliere il reo dalla pena meritata con la ribellione, voluta e cosciente, alla legge di Dio. Legge di amore, di carità, di giustizia che anche fra gli uomini deve essere esercitata.
Tutte le ingiustizie fatte su questa terra saranno purificate in purgatorio. Questo è uno dei peccati più comuni. Rendetevi conto delle ingiustizie che operate nei confronti dei fratelli, amatevi gli uni gli altri. Se uno toglierà all’altro ciò che ha di bene materiale, morale o peggio spirituale, sarà colpevole.
La giustizia non è di questo mondo, questa terrena è pseudogiustizia, è basata solo su interessi umani, limitati (cfr. Gv 8,15).
La Mia giustizia riguarda l’amore verso Dio e verso il prossimo. «Date a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio» (Lc 20,25), questo non lo avete ancora capito.
Troppo tempo dedicate a Cesare e troppo poco a Dio, anche questo fa parte della ingiustizia.
(Signore chi mi impedisce di sentire? San Michele aiutami).
Il maligno è la prima fonte di ingiustizia. State attenti perché l’ingiusto è subdolo e fa passare per giusto ciò che agli occhi di Dio non lo è.
Aprite gli occhi. Misurate col metro della giustizia mossa dallo Spirito cioè dall’amore.
Amen.
[6/14] 12 febbraio 1969
«Io sono la Verità e la Vita» (Gv 14,6).
Mi ami tu? (Sì Signore). Credi totalmente a Me? (Sì Signore). Vorrai seguirMi fino alla morte! (Sì Signore, se Tu mi aiuti). Io ti sono vicino, sono in te sempre. Se tu credi Mi senti e così tutti gli uomini.
Solo la fede può far sentire questa presenza reale, sostanziale. Chi ama crede, sente, agisce e fa agire gli altri per amore. Ama e credi senza sospetti, senza dubbi.
(Ma ci può essere una fede dubbiosa?).
Sì, quando si crede fino ad un certo punto, non al di là della ragione pura, allora subentra il dubbio o addirittura si nega. La fede è sempre un salto nel buio per trovare alla fine la luce se si ha il coraggio di buttarsi in questo buio iniziale, volutamente coscientemente.
Io illuminerò le tenebre. Io sono la Luce, chiamateMi, cercateMi, Io verrò a voi, Mi farò sentire in voi così come ora tu Mi senti, come altre anime Mi hanno sentito e Mi sentiranno.
Io sono in voi, aprite la mente, il cuore, la volontà per sentirMi e vi accorgerete che sono in voi da sempre.
(Dio mio io Ti adoro, dovrei essere tanto più buona, perché sono così cattiva?).
Perché ancora dubiti, la tua fede non è ancora completa come quella di Maria Valtorta e di altre anime semplici, razionalizzi troppo questo rapporto perciò è spesso interrotto o rovinato.
(Aiutami Tu...).
[6/15] 20 febbraio 1969
E’ come il lampo che guizza dall’oriente all’occidente la chiamata del Figlio dell’uomo.
Così Io chiamo i Miei fedeli, li raduno nelle case, nei cortili, per le piazze, sulle vie del mondo per ascoltare la Mia voce. Ascoltate, sono Io che vi parlo, vi chiamo, vi scuoto dalla vostra distrazione e dormiveglia.
E’ ora di muoversi.
Il Regno dei Cieli si avvicina, muovetevi, andate incontro ad esso per accoglierlo nei vostri cuori.
La Pasqua si avvicina, preparatevi, pentitevi dei vostri peccati, proponete finalmente di non cadere più, di chiedere l’aiuto della Mia Mamma, di San Michele e di tutti i vostri Santi patroni perché vi aiutino a preservarvi nel bene.
La Pasqua sia una meta vicina e agognata come liberazione dalla schiavitù. Come inizio di un nuovo cammino verso il Padre che vi sta aspettando a braccia aperte. Meditate la Mia vita, la Mia Passione, la Mia morte per voi, la Mia Risurrezione gloriosa.
Dopo la croce, la gloria. Questo vi attende alla fine, non rifiutate la vostra croce ma appoggiatevi ad essa per salire. Questo è il mezzo per lasciare le tentazioni del mondo che vi allontanano dal retto cammino, dalla meta sicura. Abbiate la vostra croce piccola o grande che sia, meglio grande perché più luminoso sarà il cammino e più splendente poi la vostra gloria. Questa è la via per raggiungerla.
Amen.
[6/16] 15 maggio 1969 - Ascensione.
La Mia Ascensione ha segnato la condanna di coloro che non vogliono credere nell’Uomo-Dio. La Mia venuta nel mondo ha segnato la salvezza dell’umanità credente.
Molti i dispersi che poi ritornano alla casa del Padre, molti i vagabondi che girano sulla scena del mondo in cerca di Me e non sanno chi cercano, cosa cercano. Eppure tutti Mi cercano anche inconsciamente. Questa è la ricerca della felicità alla quale ognuno è chiamato.
Io sono venuto per farMi conoscere, per far conoscere il Padre. Ho indicato la via da percorrere per arrivare alla gioia, alla risurrezione, la via della croce è la via dell’ascesa. Poi sarà la risurrezione, infine l’Ascensione.
Seguite questa via e alla fine avrete trovato Me e con Me il Padre e lo Spirito Santo nella gloria eterna.
[6/17] 15 giugno 1969 - mezzanotte - Sommacampagna.
«Io sono la risurrezione e la Vita» (Gv 11,25), «chi mangia Me vivrà in eterno» (Gv 6,51).
Così è e sarà fino alla fine dei tempi, poi la gloria eterna per chi Mi ha amato e cercato nella sua vita terrena.
(... Quanto sei buono Signore. Ma perché mi hai detto che avevi qualche cosa da dirmi? Che cosa?).
Le cose forzate non sono autentiche ma solo ciò che avviene con semplicità, così Mi devi sentire, con naturalezza.
Una creatura che ama il suo Creatore lo sente, gli parla e Lui risponde, questo è il dialogo naturale fra amanti.
Non temere, non ascoltare la voce degli uomini che ti dicono cose sbagliate. Chi ha provato sa, chi non ha aderito alla chiamata perché credeva utopia o supposizione, non sa e non può insegnare.
Non si può dare il vino che non si ha, se è acqua non si può farlo passare per vino. Il vino buono sta negli otri buoni (cfr. Mt 9,17), il vino annacquato è leggero, vale poco, non ubriaca. Se tu bevi il Mio Sangue, vino vero, autentico, ti inebrierai di Me e Mi riconoscerai e Io ti condurrò al Padre nei pascoli verdi.
Amen.
[6/18] 3 luglio 1969 - ore 18
Il vento soffia dal cielo alla terra e dalla terra al cielo (perché mi dici questo?), così è l’amore di Dio per gli uomini da Lui creati e degli uomini per il Creatore. Scambio, corrente discendente e ascendente.
Il turbine, vento ora che avvolge e sconvolge tutto ovunque passa, questo è l’amore di Dio che a volte si manifesta in maniera violenta (San Paolo?), atterra e risolleva, porta in alto. Spesso qualcuno ricade, ma se Dio l’ha preso lo riporta con sé nelle alte sfere celestiali.
Vuoi lasciarti prendere da questo turbine? O vuoi che il vento ti accarezzi talvolta e poi ti lasci?
(Prendimi Signore..., portami in alto con Te, solo con Te sarò felice, a Te anela l’anima mia...).
[6/19] 7 luglio 1969 - Sommacampagna.
Non voler interferire nelle Mie decisioni. Io sono il Padrone, Creatore, sostenitore di tutte le cose create.
Chi ascolta Me avrà la vita eterna. Io dirigo e poi lascio la libertà, propongo, faccio accadere molte cose attraverso le quali ognuno deve arrivare a Me.
Con Me o contro di Me (cfr. Lc 11,23), questa è la libertà di scelta, voi decidete liberamente del vostro avvenire. La vita eterna vi attende o con Me o contro di Me. La gioia perenne e totale o il castigo eterno, infelicità totale senza di Me. Decidete bene guardando all’eternità non al bene immediato o terreno, è ben diverso da quello eterno.
Se seguite il Vangelo sceglierete bene.
(Dio Ti desidero, annienta la mia volontà umana, terrena, fa che io voglia solo quello che Tu vuoi e ami il mio prossimo, per Te).
[6/20] 23 agosto 1969 - notte.
(Signore, fa che io sia più vicina a Te).
Sì, purché tu lo voglia.
Il desiderio è quello che conta, la volontà di amarMi, il pensiero continuo e costante rivolto all’Amore...
Amen.
[6/21] 29 ottobre 1969
Il cielo, la terra, l’universo tutto inneggia alla gloria di Dio Padre Onnipotente che tutto ha creato per Sé e per amore di Sé ha amato il Figlio. Lo Spirito Santo fonte prima dell’amore, estrinsecazione dell’amore vero porta questo Amore fra gli uomini e le creature tutte.
Ogni uomo ripieno di Spirito Santo porta l’amore di Dio in sé e agli altri.
Aprite il vostro cuore per ricevere lo Spirito, aprite le vostre orecchie per sentire la voce dello Spirito e aprite le vostre labbra per dire ciò che lo Spirito vi detta dentro e così canterete la gloria del Padre.
Amen.
[6/22] 30 ottobre 1969
(... Perché non spingi questi giovani a cercarTi, a volerTi,... scuoti questi giovani, attirali a Te, Signore).
Nuove forme, nuovi mezzi dovrete studiare per arrivare a Me. Modi veri, convincenti, non imposti, che servano a farMi sentire presente. E’ la Mia presenza reale che i giovani, i cristiani devono sentire. Devono convincersi che Io sono in loro, in mezzo a loro, allora la preghiera sarà spontanea, allora la Messa sarà di nuovo vissuta, allora l’Eucarestia sarà amata e cercata come mezzo di unione più intima e sempre più completa, con Me.
Pregate voi che Mi sentite perché ciò avvenga. Le forze del male si scatenano cercano di sradicare dalle anime i principi che finora erano validi per arrivare a Me, ma tolgono solo le sovrastrutture quelle che oggi non servono più perché rischiano di soffocare l’essenziale, oggi è questo che conta.
E’ passato il periodo del cristianesimo barocco, basta ori e gessi che coprono l’edificio e lo camuffano, l’edificio deve essere ripulito da tutte queste devozioncine che distraggono sentimentalmente l’uomo.
L’uomo deve sentirMi, volerMi al nudo, chiaramente, semplicemente così come sono.
L’essenziale conta, a questo bisogna ritornare.
[6/23] 26 novembre 1969 - notte.
Non il dovere ma l’amore ti deve muovere. Il dovere è umano, l’amore è divino.
(Ma io sono in terra, amo come una donna terrena).
L’amore divino è un’altra cosa, è soprannaturale, parte da presupposti diversi. Mentre l’amore umano ha per oggetto una creatura, sia pure perfetta il più possibile, ma limitata nell’ampiezza e profondità, l’amore divino ha per oggetto l’infinito senza limiti di spazio, di tempo e di luogo. Capisci cosa vuol dire? (No, Signore, spiegami).
L’amore divino è eterno, non deriva e non finisce mai, sempre continua.
Sì, passa nel tempo per un breve periodo, rientra poi nell’eternità da dove è partito. L’oggetto dell’amore divino (l’uomo) è pure eterno perché scaturito dalla Mia mente. Entrato nel tempo, naturalmente è inseguito dal Mio Amore che lo circonda, lo permea, lo dirige al fine ultimo che sono ancora Io.
Il circolo è evidente dunque, però l’Amore puro tiene conto della libertà dell’oggetto, se questo in un dato momento non volesse più rispondere al suo amore e seguirlo nella giusta traiettoria, ma allontanarsi volutamente, coscientemente per sempre, a tale punto giunge il Mio Amore da abbandonare l’oggetto ribelle per rispettare la sua volontà libera e cosciente che rifiuta l’amante.
Questo è l’amore divino, eterno.
DIO Amante
amato
DIO amante libero
amato perduto
[6/24] 23 gennaio 1970
(Dimmi Signore, com’è la predestinazione degli uomini? Sono obbligati a fare ciò per cui Tu li hai immessi nel mondo? E quelli che non lo fanno? Quelli si dannano? Tu certo non li hai predestinati a questo. Spirito Santo illumina la mia mente. Madonnina aiutami. San Michele liberami dal maligno. Angeli e Santi aiutatemi a capire).
Il mondo è come un mosaico formato di tante piccole tessere.
Sulla terra tanti uomini, tessere confuse che girano, si muovono continuamente. Pochi sanno dove devono andare e si muovono, anche se con discontinuità, verso quella meta finché giungono, alla fine della loro vita, nel posto assegnato. I più camminano o corrono senza sosta, senza sapere dove e perché corrono. Credono di inseguire la felicità e questa sfugge continuamente davanti a loro appena essi credono di averla sfiorata. Corrono senza pensare, senza fermarsi un momento per cercare la via giusta che porti a una meta sicura. Queste tessere continuamente in vorticoso movimento sono predestinate ad occupare un posto preciso nel grande mosaico che si vedrà compiuto solo nell’eternità beata.
Dio ha preparato il progetto del mosaico, ha preparato il materiale per formarlo, ha dato e dà continuamente la spinta ad ogni tessera per seguire la strada che lo porterà ad occupare il suo giusto posto nel quadro, ma la tessera è libera di seguire o no quella strada di occupare o no quel posto. Se una tessera, coscientemente, volutamente si rifiuta di seguire quella strada e di raggiungere quel posto a lei assegnato sarà sostituita da un’altra che coscientemente, volutamente per tutta la vita sua anela a raggiungere la felicità eterna.
Così colui che sarà stato predestinato a fare il Rettore dell’Università Cattolica e per sua volontà non vorrà seguire quella strada per mancanza di fede e di coraggio, finirà nel posto di colui che era destinato a fare il filo d’erba nel giardino dell’Università, mentre il predestinato a fare il filo d’erba siederà al posto del Rettore perché avrà creduto e amato Colui che tutto può e che è il Creatore, organizzatore del Mosaico e Colui che fisserà nell’eternità il quadro finale. Questo un esempio per farti vedere come la predestinazione c’è ma l’uomo è libero di andare o no nel posto a lui assegnato.
[6/25] 17 febbraio 1970 - ore 3,30
L’umanità è sconvolta da guerre intestine.
L’uomo non sa più ciò che è e ciò che vuole. Non sa perché è al mondo, dove e quando finirà.
Lutti e lotte inconsapevoli, corse, lavoro, fatiche, gioie e dolori, riso e pianto, tutto un avvicendarsi di situazioni di ogni genere e accavallantesi le une sulle altre, rincorrentesi in continuazione e tutto per finire nel nulla.
Perché non pensi, uomo, perché? Non pensi al tuo destino eterno? Non pensi alla tua anima, parte spirituale sovrana del corpo, che tutto lo informa e lo muove, lo fa agire, pensare, volere, amare e soffrire e gioire, temere e sperare, dubitare e credere e tutto questo lo fa spinta dall’amore di Chi l’ha creata, a Sua immagine e l’ha sospinta sulla scena del mondo, l’ha fatta entrare nel tempo e nella storia per realizzare un piano predestinato ma non imposto, voluto, ma non cercato?
(Cosa vuol dire?).
Dio Creatore ama la Sua creatura, la vuole per Sé, ma non la costringe, vuole che il suo ritorno sia libero, sia il risultato spontaneo dell’amore cosciente che ritorna all’Amore creante.
Quando uno conosce l’Oggetto del suo amore, lo cerca, lo desidera, tutto fa per raggiungerlo. Questo deve essere il cammino naturale dell’uomo fatto «a immagine di Dio» (Gen 1,27) e perciò stesso spinto a cercare, nella sua vita terrena, l’oggetto che informa tale immagine. Questa è l’unica ricerca a cui tende l’uomo, è la ricerca della felicità. Felicità sinonimo di Verità, bene assoluto completo e senza ritorno. Ecco l’oggetto a cui tende l’uomo, se lo trova corre verso di lui per raggiungerlo e sarà eternamente beato perché in lui si troverà pieno, totalmente realizzato.
Molti schermi si frapporranno alla vista dell’oggetto desiderato. Sforzatevi a togliere dai vostri occhi tali schermi che sono soprattutto dati da illusorie e facili felicità agognate, ma mai raggiunte. Cercate la Verità che vi farà liberi da tali schermi opachi e illusori, guardate oltre dove c’è la vera luce che illumina il mondo.
Il Vangelo è lampada che risplende nelle tenebre dell’errore, guardate allo Spirito che emana dal Vangelo e conoscerete la via, la verità, la vita eterna beata e promessa a chi, con fede, la cerca qui sulla terra.
Amen.
[6/26] 18 febbraio 1970
(E la giustizia come deve essere?).
Non quella umana che protegge i deboli nella carne, ma quella divina che colpisce i sopraffattori del debole con ingiuste leggi umane atte a reprimere la volontà di ascesa dell’uomo. (Non capisco). Si deve guardare all’uomo integrale, anima e corpo. Si deve aiutare l’uomo a vivere in condizioni normali cioè senza privazioni del necessario, ma il necessario non è superfluo. Giustizia è togliere il superfluo da chi ne usa sperperando a danno di chi è privo del necessario.
Se c’è l’amore non c’è il diritto. Se c’è la carità non c’è il dovere, ma tutto è fatto per spinta di amore verso il prossimo in vista di una unione eterna perfetta fra povero e ricco. Questi due termini presi non nel senso materiale ma solo in quello spirituale.
Solo la visione spirituale dell’umanità aiuterà a risolvere i problemi di oggi.
La confusione deriva da questa annebbiata, e spesso annullata, volutamente, visione dello spirito dell’umanità.
(Di che cosa dobbiamo parlare?).
Dello Spirito e lo Spirito Santo che è in voi vi illuminerà e vi farà liberi.
Amen.
[6/27] 10 maggio 1970
(Ti cerchiamo Signore, perché Ti nascondi?).
E’ il vostro benessere che vi toglie la Mia vista, il rumore del mondo che sovrasta la Mia voce. Si cerca Me nel bene sociale, nella comunità, nel povero e non Mi si trova perché cercate voi in quelle cose non Me.
(E allora Signore, come facciamo a cercarTi? Dove Ti troviamo?).
In voi stessi, nella vostra coscienza che vi dice di fare bene le piccole cose di ogni giorno, il lavoro per il fratello vicino, quello che ha bisogno di te.
Fa sentire che in te ci sono Io che ti muovo verso di lui per capirlo, amarlo, aiutarlo a ritrovare Me dentro di sé per riportarMi all’altro che incontrerà sulla sua strada quotidiana senza cercare lontano. E’ la catena dell’amore e della gioia per la fraternità ritrovata. Tutti fratelli perché tutti figli di un unico Padre. Fai bene il tuo lavoro quotidiano. Non chiedere ma dare l’amore, non pretendere dagli altri, ma donare quotidianamente senza aspettare ricompensa.
[6/28] 3 luglio 1970 - Sommacampagna.
Il Regno dei Cieli patisce violenza e tale è quella usata dai giusti (cfr. Mt 11,12).
L’uomo è creato «a immagine di Dio» (Gen 1,27) per soddisfare alla sua esigenza di gloria attraverso l’esperienza di amore che obbedisce ad un impulso di volontà dettato dalla conoscenza della verità.
Questa, in sintesi, la storia della creazione dell’uomo e di tutto ciò che serve all’uomo per guadagnare la vita eterna beata, gloriosa. Dio Padre, eterno amore, personalizzato nello Spirito Santo e concretizzato nel Figlio personificante la sua volontà di esplicazione di amore attraverso la Parola (verbo) manifestante la Verità nei secoli e illuminante l’eternità della luce beatificante. Il tutto per esplicare la gloria osannante dei figli gaudenti la medesima per sempre. Verità, amore, gloria.
[6/29] 13 luglio 1970
Gloria di Dio = potenza attuata e attuante in eterno la volontà di amore.
[6/30] 3 settembre 1970
(A che serve questo mio scrivere?...).
Far sapere agli uomini che Io il Signore tuo Dio, sono il Padre e Padrone delle volontà che a Me si dedicano, Io le muovo, Io le faccio agire in conformità ai Miei voleri e il Mio volere è solo il bene, il buono, il bello, tutto ciò che dona felicità eterna, tutto ciò che Io voglio è la gloria eterna per tutti. Chi ascolta Me sarà glorificato in eterno.
Gaudium magnum ho promesso ai Miei adoratori. Attraverso le spine si arriva alla luce eterna.
[6/31] 10 novembre 1970
Giustizia = dare a ciascuno ciò che gli spetta di diritto. A Dio il massimo, la gloria attraverso il riconoscimento di quello che è l’amore derivante da questo riconoscimento.
All’uomo l’assistenza: essere presenti al fratello riconoscendo le sue necessità prime materiali e contemporaneamente quelle spirituali. Non solo fame e sete naturali ma soprannaturali.
Uomo = anima e corpo, prima i valori dello spirito, poi quelli della carne.
Uomo visto in rapporto al suo Creatore quindi con necessità derivanti da questa posizione spirituale.
E’ giusto assistere l’uomo in anima e corpo, non solo nel corpo.
[6/32] 12 novembre 1970
Lo Spirito di Dio è, è stato e sempre sarà nell’eternità.
Io voglio che gli uomini sappiano che da sempre lo Spirito agisce negli uomini. Il bimbo nasce e lo Spirito ne informa la vita, questa è l’anima.
· E’ lo Spirito che regge la vita del bimbo, che lo fa cosciente del bene e del male, gli fa discernere ciò che deve fare per un bene oltre che individuale anche per quello comune a tutti gli altri uomini viventi.
· E’ lo Spirito che spinge l’uomo ad amare il fratello, la compagna o il compagno della vita col quale si perpetua la vita stessa attraverso la procreazione di altri esseri viventi.
· E’ lo Spirito che fa sentire l’esigenza di un amore superiore al sesso, alla materia, che dirige l’uomo verso un desiderio di assoluto raggiungibile solo nell’eternità.
· E’ lo Spirito che istruisce il teologo a scoprire le cose di Dio nel mondo creato, a capire almeno in parte il mondo di Dio, il piano di Dio.
· E’ lo Spirito che fa capire la Sacra Scrittura e tutto ciò che in essa è descritto attraverso fatti umani ma che hanno sfondo spirituale.
· E’ lo Spirito che aiuta il cristiano a capire, almeno in parte, i misteri che celano nella vita dello spirito umano.
La grazia, i doni dello Spirito servono ad aprire le menti per capire e per amare l’Assoluto, per tendere verso il divino, per realizzare ciò che dentro di sé ogni uomo ha di soprannaturale.
I sacramenti istituiti dalla Chiesa gerarchica sono da rivedere nel loro intrinseco rapporto con la realtà ontologica dell’essere. (?... Non capisco Signore). Tu scrivi quello che Io ti detto...
Spirito nei profeti, Spirito nella concezione del Verbo, Spirito nella Parola del Figlio, Spirito nella mente e nel cuore degli uomini di buona volontà.
Cresima, confermazione della verità dello Spirito conosciuto e accettato dal cresimando che è convinto di trasmettere agli altri esseri, la voce dello Spirito che gli detta dentro.
Piccole voci sommate assieme formano la grande voce della Chiesa che è depositaria e trasmettitrice di tale voce.
Amore da amore per amore, ecco lo Spirito.
[6/33] 19 dicembre 1970
Così dice il Signore Dio tuo: «non ti preoccupare del vestito né del cibo o altra cosa, tutto ti verrà dal Padre, che veste i fiori e gli uccelli dell’aria» (Lc 12,22-30), tutto ti viene da Lui...
[6/34] 31 gennaio 1971
Giustizia è attuazione di un bene comune a tutti, che può variare però da uno all’altro conforme l’intensità del bisogno e conforme la forza dei talenti usati. Chi più ne ha, più ne metta, dia cioè con maggiore intensità la sua azione per sollevare e aiutare chi è meno dotato e quindi... meno abbiente.
[6/35] 5 febbraio 1971 - notte.
Il fuori-legge è colui che non sente più il richiamo della legge sancita dagli uomini, ma volontariamente e per causa non ben precisata, si pone al di fuori di ogni legge codificata e agisce secondo i dettami della propria volontà che può essere positiva e allora segue la coscienza, ma al di fuori del tempo, o negativa ed allora segue un disordine interiore provocato dalla rottura dell’equilibrio ormonico che lo dovrebbe guidare.
Questo avviene nel campo dello spirito, quando uno avverte la spinta, che gli viene da Dio, a fare cose straordinarie e lo segue senza badare né al tempo, né alle circostanze in cui avviene l’azione comandata. Tutto proviene dal soprannaturale e il fuori-legge vi si adegua perché vive in quel mondo idealmente e concretamente agisce in conformità a tale idea soprannaturale. Se l’uomo si vuole adeguare al tempo, spazio, modo di agire umano o comunque naturale a tutti gli altri e si rifiuta di seguire tale spinta, perché ritenuto fuori della norma umana, non potrà mai raggiungere le vette del fuori-legge dello Spirito.
Tu scegli o fuori o dentro della norma umana (io scelgo fuori dalla norma purché ciò sia voluto e guidato da Te). Grazie.
(Non Tu ma io devo ringraziarTi, perché Tu sei con me, mio Dio).
[6/36] 18 febbraio 1971 - notte.
Io sono il Signore Dio tuo. Non dalla carne, né per volere di uomo, l’uomo può conoscere il suo Dio, ma solo attraverso lo Spirito che gli detta dentro.
Vari sono i modi di conoscere l’Autore della vita:
· Modo naturale: per rivelazione della natura, modo semplice, spontaneo che avvicina l’uomo al suo Creatore attraverso la visione delle cose create da Dio. L’uomo vede, crede, ama.
· Modo razionale: l’uomo vede, pensa, collega cioè con la ragione, attraverso ragionamenti logici, l’effetto alla causa prima e perciò ammette un Creatore ed ordinatore di tutto ciò che vede, sente, percepisce con i sensi e con la ragione e trova la soluzione solo nell’atto di amore del Creatore.
· Modo soprannaturale: intuizione mistica di Dio da cui tutto deriva e causa prima di ogni moto interiore ed esteriore.
Questi i tre modi per arrivare a Dio, tu li hai seguiti tutti e tre, ringrazia chi ti ha dato questa grazia.
[6/37] 26 febbraio 1971
Le filatterie sulle quali erano scritte le parole di Dio servivano per ricordare agli Ebrei alcuni comandamenti.
Oggi l’uomo non se ne serve più e non ascolta più il comandamento di Dio. Solo il comandamento dell’uomo astuto serve all’uomo debole come guida e parola d’ordine. (Fascio? Mao? Marx?).
Molti altri comandamenti sono stati eseguiti ed imperano oggi. Tutti portano a rovina. Il comandamento dell’amore cristiano porta alla salvezza ma è dimenticato, è sottovalutato, è bistrattato, è posto come segno di contraddizione per la rovina di molti.
L’Evangelo è dimenticato. Tornate a leggerlo, a imprimerlo nella vostra mente, sia scritto nel vostro cuore e muova il vostro braccio se volete evitare la catastrofe.
Solo chi porterà con sé nella filatteria posta nel suo cuore e agirà conforme i dettami di quei comandamenti evangelici, si potrà salvare.
[6/38] 8 marzo 1971
La Mia gloria è dare la gioia a voi uomini di poca fede.
Quando avrete la fede in Me avrete la gioia e questo è la Mia gloria.
[6/39] 29 marzo 1971 - in chiesa.
Io sono con te ascoltaMi.
Il cibo è la prima preoccupazione dell’uomo. Io sono il pane disceso dal Cielo per saziare la vostra fame.
(Ma non ci sazi mai perché abbiamo sempre desiderio di qualche cosa di nuovo, di più stuzzicante).
E’ questo il vostro destino terreno, desiderare sempre qualche cosa che non avete. Il pane semplice non vi attira più, cibi più appetitosi cercate. Solo alla fine sarete sazi. Qui, ogni giorno avrà il suo pane, come avrà la sua pena per guadagnarlo. Fatica materiale, fatica morale, tanti compromessi, tante bugie pur di arrivare ad avere un posto, non così può essere per il cibo dell’anima; non servono i compromessi e tanto meno le bugie.
Davanti a Dio siete tutti aperti con le vostre necessità materiali e spirituali.
Il Padre vede, sa, dà non quello che chiedete o desiderate voi, anche quello talvolta, ma più spesso dà ciò che vi servirà a raggiungere il banchetto finale dove non avrete più fame ma sarete sempre saziati, accontentati cioè in tutti i vostri desideri di conoscere le cose di Dio. Questo è il pane perenne che sazia.
Non chiedete dunque solo le cose materiali, il Padre sa di che cosa avete bisogno.
(E chi ancora di pane?).
Questo sarà cibo per quelli che non hanno fame delle cose di Dio e perciò morirebbero dissanguati, perché le cose del mondo tolgono la vita dello spirito. Per queste anime aride e vuote e inconsciamente affamate nello spirito, gli affamati e non saziati di pane materiale, daranno il cibo spirituale. Questo è l’equilibrio.
La legge dei contrari: cibo materiale mancante, procura cibo spirituale ai mancanti di ciò; chi ha, darà a chi non ha nello spirito (cfr. Lc 3,11).
(Ma perché dici: «a chi ha sarà dato e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha»? - Mc 4,25 -).
Proprio per quello che ti ho detto prima. Chi ha, è spiritualmente dotato, sarà arricchito di doni spirituali tanto da poterne dare, sia pure inconsapevolmente a chi non cerca questi beni. Ma se costui non li cercherà o peggio li rifiuterà, sarà tolto a lui anche quel poco di bene di cui era dotato inizialmente.
E sarà eternamente affamato invano.
[6/40] 14 maggio 1971
(Io non so più credere come prima, perché? Sono distratta).
Non Mi ascolti più eppure Io ti sono vicino.
Quando sei stanca e senti le avversità per le cose del mondo inutili e sterili, Io ti sono vicino.
Quando tu Mi chiami e vorresti evadere dalle cure della vita terrena che ti impegna senza sosta, Io ti sono vicino. Quando tu Mi chiedi di diventare muta per non sentirti più contraddire dagli uomini, Io ti sono vicino.
Quando senti l’inutilità delle tue preoccupazioni umane e vorresti rifugiarti lontana dal mondo per immergerti nella Mia Parola per scoprire il Mio Essere, Io ti sono vicino.
E questo avverrà più tardi, quando avrai adempiuto al tuo primo compito di moglie e di madre.
Ora parlerai di Me, agirai per Me in seno alla famiglia, alla società che ora ti circonda.
Domani altre albe e altri tramonti vedrai, altro linguaggio terrai con le persone che Io ti porrò accanto. Ma sempre Io ti sono vicino, non temere, accetta, ama, sii fedele al Mio mandato. Io sono con te.
Amen.
[6/41] 9 giugno 1971 - in chiesa.
Io sono il Signore Dio tuo e vostro, di tutta l’umanità.
E’ Mio l’uomo, da Me deriva e nessuno ha diritto a sopprimerlo.
Non la donna che lo concepisce per gioco può scherzando sopprimerlo, per poi ricadere nel gioco del concepimento che finisce in un aborto. La voce di tanti uomini soppressi per l’egoismo delle madri grideranno contro di loro invocando il proprio diritto alla vita e questa sarà la condanna per chi ha ucciso. Il mondo finirà nel sangue degli uccisi e guai a coloro che si macchieranno di questo sangue che ricadrà a loro condanna.
Voi credenti in Cristo siete i più colpevoli perché non vi muovete per arginare tanta corruzione, per voi le porte dell’inferno sono spalancate.
[6/42] 18 agosto 1971
Inginocchiati e adora il tuo Dio che ti parla. Non tu ma Io so ciò che è giusto.
Non la giustizia umana è perfetta ma quella divina (cfr. Gv 8,15). Il metro di valutazione dell’uomo nei riguardi della giustizia è ben diverso da quello che uso Io. Non l’uguaglianza, la parità dei diritti e dei doveri è ciò che importa, ma la giustizia divina è quella che bada alle piccole cose, alle sofferenze dei giusti accettate per amore dell’Eterno, in vista di una giustizia superiore che si esplicherà nella vita ultraterrena.
Qui sulla terra potrà essere applicata in misura minima e contraria a quella cosiddetta umana. La legge dei contrari vige sempre anche nell’applicazione della giustizia divina contraria alla giustizia umana. Perciò i primi saranno gli ultimi e gli ultimi i primi - i vignaioli dell’ultima ora (cfr. Mt 20,1-16) -, perciò chi soffre e piange quaggiù per amore Mio staccandosi dai piaceri terreni saranno ricompensati per la giustizia divina che regnerà in eterno.
Amen.
[6/43] 24 settembre 1971
Il parallelismo è il metodo adottato da Me durante la Mia vita terrena. Come è in Cielo così in terra.
Tutto qui sulla terra si deve svolgere alla stregua delle cose celesti. Il metro di valutazione sono Io.
[6/44] 10 gennaio 1973 - in chiesa.
Tu sei niente e sei tutto. L’uomo è grande solo se è visto in Me per l’eternità, altrimenti è polvere.
L’egocentrismo è la matrice del disordine che regna nel mondo oggi, ieri e domani.
Se l’uomo non supera la visione di sé stesso resterà sempre chiuso in un piccolo cerchio che alla fine si richiuderà su sé stesso e nulla rimarrà di lui se non la disperazione per una uscita alla luce volutamente rifiutata.
[6/45] 10 agosto 1973 - in montagna.
(Dove sei mio Dio? Perché sono così lontana da Te? Dio vieni in mio soccorso...).
Il sole è tramontato là dietro la montagna, ne intravedi la luce, il chiarore, ma il sole è scomparso dalla tua vista, eppure c’è, esiste tuttora anche se tu non lo vedi. Qui vedi buio, solo il chiarore dietro la vetta.
Così è per Me, Mi vedi e non Mi vedi, la luce e il caldo e poi la sera le tenebre e il freddo.
Domani Mi farò ancora vedere e sentire se la nebbia non Mi nasconde, ma anche se la nebbia Mi nasconde Io esisto sempre. Tu lo sai e Mi cerchi al di là della nebbia, al di là del buio della notte.
Bada che la nebbia e il buio dipende da te, dalla tua vita che ti porta alla luce o alle tenebre.
Il maligno ti spinge verso la notte, più che mai lotta e cammina verso la Luce. Io ti attendo al di là del buio e delle nuvole. Coraggio, cammina.
(Cosa vuoi dire Signore?).
La preghiera fonde la nebbia, la penitenza fa innalzare verso la luce. Cammina e ama e prega e soffri con amore.
Amen.
[6/46] 27 novembre 1973 - in chiesa.
(Intensità di presenza, cosa vuol dire?).
Io sono presente sempre in ogni uomo, non in parte, più o meno evidente ma tutt’uno sempre. L’intensità con cui un uomo avverte la Mia presenza dipende dalla sua disponibilità e attenzione a Me. Per quanto uno vuole percepirMi, con quella stessa intensità di desiderio egli percepirà la Mia presenza.
Il maligno può ottenebrare tale presenza o rendere meno intenso il desiderio di percepirMi distraendo l’uomo e attirando la sua attenzione sulle cose del mondo. Ma la preghiera riesce ad allontanare il maligno e liberare l’uomo da tali distrazioni. Prega e desideraMi ed Io ti sarò presente in pieno.
Amen.
[6/47] 23 maggio 1974 - notte - Ascensione.
(Signore, sei salito al Cielo, dove sei andato? Dove sei ora?).
Non c’è luogo né spazio che Mi tenga racchiuso. Il Mio Essere è ovunque. Dove c’è l’uomo che Mi cerca Io sono colà. Dove c’è Amore da donare, Io sono Costui.
Io sono l’infinito, l’immenso, l’indelimitabile, l’Onnipotente, l’Onnipresente. In ognuno e in tutti Io sono. Io amo e faccio amare. Io sono l’Amore. Io porto la pace. Io porto l’unione. Io, sacrificio vivente aiuto il sacrificante a realizzare l’atto supremo del sacrificio, che è amore realizzato attraverso la morte. Morte dei sensi, morte della volontà umana, morte dell’io.
Morte dell’io per rinascere e rivivere nell’Io eterno, sublime, incorrotto, inconfondibile.
[6/48] 27 giugno 1974
... “Sia così per sempre” vuol dire mettersi nelle mani del Creatore per aderire completamente alla Sua Volontà.
E volontà di bene e di amore perenne è la Mia.
Tu hai aderito, continua e sarai felice per sempre. Nell’Empireo sarai con gli Angeli.
Tutti circondano l’Eterno e canteranno per sempre l’Alleluia. La gloria eterna è lo scopo finale di ogni essere benpensante e benedicente sulla terra. L’Eterno è la gloria in sé stante e per gli altri raggiungibile. L’uomo aspetta la gloria per sé e per gli altri. E’ la catena dell’amore che porta alla gloria eterna.
Tu, piccolo uomo, catena d’oro per l’equilibrio della gloria perenne, sii anello di tale catena, ti allacci al precedente e al seguente anello e tutti insieme, piccoli uomini, formate la catena dell’amore. Chi rompe tale catena o non vuole allacciarsi al precedente o seguente anello, sarà staccato e buttato nel fuoco.
L’Alleluia si leverà alla fine, nonostante i dispersi e sarà piena e totale la gioia dei benestanti.
[6/49] 28 giugno 1974
Ti voglio parlare del training autogeno.
(Non ne so niente, Signore, solo che cercano Te con la volontà attraverso i sensi umani).
E quando mai hai saputo qualcosa prima, di quello che Io ti ho dettato? Abbi fiducia in Me e lasciati invadere dal Mio Spirito. Non con la semplice volontà di sentirMi, l’uomo può arrivare ad essere in contatto con Me.
La volontà serve come spinta di amore verso di Me e sarà certamente ricambiata. Ma se tale volontà è sottoposta alle leggi naturali ed umane ben difficilmente l’uomo può arrivare direttamente a sentirMi. Non attraverso l’esercizio dei sensi, ma solo con l’adesione semplice, spontanea, voluta, cercata, accettata per amore, l’uomo può incontrarsi con Me.
Non esercizio fisico-psichico, ma spontaneità d’amore, fede autentica nella presenza e vicinanza dello Spirito, questo porta all’unione. Tu hai creduto ed Io ti ho avvicinato. Chi crede, ama, e chi ama si incontra prima o poi con l’Oggetto del suo amore. Dillo a chi Mi cerca altrove e attraverso mezzi umani e ginnastiche fisiche e psichiche. Sia l’amore la spinta, sia l’amore il mezzo, lo strumento dell’incontro.
Così sia.
[6/50] 22 novembre 1974
Ecco, si stanno facendo nuove tutte le cose. La coscienza dell’uomo sta tripudiando.
Un tempo avevo posto innanzi all’uomo immaturo la legge. La benedizione, la maledizione era il metro di verifica per fare o non fare una determinata azione. La maledizione incideva nella mente dell’uomo semplice e credente e ne determinava la fuga dal peccato, da ciò che era contrario alla legge.
Ora l’uomo è maturo. «Ho messo in lui un cuore di carne e non di pietra» (Ez 11,19; Ez 36,26), come è stato detto. Tutto ciò che l’uomo oggi compie di bene o di male viene vagliato nel suo intimo, discusso e deciso. E’ la coscienza intima dell’uomo quella che ora riconosce l’azione turpe e l’azione giusta, e in base a tale discernimento l’uomo deve decidere.
Se poi, nonostante la convinzione di un’azione turpe, la compie ugualmente allora pecca tre volte:
· Pecca contro di Me che gli ho immesso tale coscienza del bene e del male.
· Pecca contro di sé perché non tiene conto di questo suo riconoscimento di valori negativi e positivi.
· Pecca contro il prossimo perché nonostante tutto infierisce anche contro di lui.
Ecco quindi che la benedizione o la maledizione l’uomo moderno se la procura da sé stesso e ognuno è cosciente della propria fine.
Così sia per Maria.
[6/51] 28 novembre 1974 - ore 11
Ascolta la Mia voce, prega, credi, ama e sii semplice.
Non ragionare con la tua testa e non voler mettere il mistero nelle tue categorie umane. Il mistero è l’incomprensibile, da parte di mente umana, di cose che superano la semplice speculazione attribuita a facoltà intellettive date all’uomo.
Solo quando l’uomo riesce con la fede ardente e completa, a superare l’umano, gli schemi cioè determinati dall’uomo, solo allora potrà rivelare parte del mistero. Solo alla fine dei tempi il mistero sarà totalmente svelato. Non credere perciò, piccola colomba, di aver capito tutto (anche del mistero trinitario) ma solo una piccola parte. Certo, l’Unità è l’essenziale, e questo tu devi portare avanti, come Verità rivelata.
Abbi pazienza, fede, amore per la Verità e un po’ alla volta si faranno più chiare tante cose ora ancora annebbiate per te e soprattutto per gli uomini di Chiesa.
Così sia per Maria.
[6/52] 8 dicembre 1974 - ore 11
Aurobindo io sono. Ascoltami. Dì ai miei yogi e a quanti li seguono, che io ho cercato l’Essere Supremo per tutta la mia vita terrena. Ora l’ho trovato, è qui con me, in me, dentro e fuori di me, in tutti voi sulla terra e nel Cielo eterno dove abitano le anime dei trapassati dalla terra.
Dì che l’Essere Supremo è il Cristo, il Messia annunciato dai profeti. Quel Gesù che il cristiano credente ha conosciuto, che l’uomo deve amare. L’uomo moderno ha per sé tante tecniche, tanti studi, tanto materiale storico e scientifico, per identificare la figura umana del Cristo-Dio.
Non più la divinità di un tempo, esistente in un nirvana fasullo, ma il Dio vivo, vero, esistente da sempre per sempre nei secoli eterni. lo l’ho cercato nella mia vita terrena, l’ho raggiunto ora e ne sono immerso nella Sua gloria. Questo comprendano tutti quelli che Lo cercano con cuore sincero. Le tecniche umane, yoga, ecc., possono aiutare ad arrivare a questa contemplazione, che sarà totale e sicura solo dopo la sublimazione della materia. Muoviti e parla, questo vuole da te il mio e nostro Signore Gesù Cristo.
Così sia per Maria.
[6/53] 28 dicembre 1974 - in chiesa.
Niente va perduto del bene offerto per chi ne è bisognoso. Così i Santi innocenti, hanno dato la vita per Erode. Il massimo di “meno” è stato colmato da un massimo di “più”. Questa è la legge dei contrari.
Chi ha dà a chi non ha o non vuol dare (cfr. Lc 3,11). L’equilibrio si raggiunge così. Questa è la giustizia divina. Anch’Io, Dio, sono morto per voi uomini peccatori. Ho dato a voi la salvezza che voi avevate perso per il peccato, peccato personale voluto e cosciente. Io, ricco, ho dato a voi, poveri nello spirito, poveri perché depauperati dal maligno che vi ha illuso con false promesse di gloria e di benessere.
Io dico a voi, anime scelte e disposte a dare: date con gioia, ringraziate per il dono ricevuto dell’Amore, e date amore, date preghiere, date sacrifici. La vita è bella così, anche con la croce.
Così i Santi innocenti sono passati dalla morte alla vita e beate quelle madri che hanno saputo dare a Dio la loro sofferenza per essere state private dei figli.
Così Maria ha dato il Figlio all’umanità da redimere, lo ha ridato dopo la Sua morte all’umanità piangente e bisognosa di aiuto. Offerta del Figlio, cosciente e voluta, offerta della Madre, cosciente e accettata.
Questo è l’equilibrio della giustizia divina. Accettate, ringraziate, offrite e sarete gloriosi alla fine.
Così sia per Maria.
[6/54] 1 febbraio 1975
Integrità fisica, psichica e spirituale, questo era il Mio progetto primitivo per l’uomo di buona volontà. Ma l’uomo non ha voluto il bene totale come Io gli proponevo, ma ha cercato il suo benessere corporale, terreno e temporale, immediato, perciò si è allontanato da Me.
Io buono, desideroso d’amore e tu, uomo, desideroso di amore solo per te stesso, come potevamo incontrarci?
Ecco perciò la deviazione dal primario progetto (Uomo = formato di tre dimensioni: fisica - psichica - spirituale).
[6/55] 27 febbraio 1975
Forza positiva: viene da Dio e spinge verso l’Amore (Dio).
Forza negativa: viene dal maligno, spinge all’odio (amore di sé, egoismo, contro Dio e contro il prossimo).
L’amore unisce, l’odio divide, isola.
Quando l’uomo segue la spinta positiva, ritrova in sé stesso la sua radice divina e, attraverso la psiche (coscienza e volontà) sublima la materia per unirsi al Dio universale (Uno in tutti; tutti in Dio).
Se l’uomo segue la forza negativa si sradica da sé stesso, perde la cognizione del Dio interno ed esterno a sé stesso, si sente solo e vuole tutti per sé. Egoismo = solitudine perenne.
[6/56] 1 marzo 1975
Chi vuole arrivare a Me dimentichi sé stesso e Mi segua.
Non attraverso tecniche psico-fisiche si arriva a Me, ma solo attraverso una adesione totale dell’essere che dimentica sé stesso, come materia, intelligenza, volontà e si eleva con tutta la sua tensione spirituale verso l’Essere eterno. Dimentichi sé stesso e pensi solamente, unicamente, a Me. Allora Mi troverà.
[6/57] 21 marzo 1975
L’uomo senza volto è colui che Mi ha dimenticato e si sbornia per non incontrarMi, togli la droga dal suo cammino e sarà salvo.
(Ma S. non si è mai drogato).
... Droga è illusione di fare da solo, poi disperazione per il nulla che si para innanzi all’uomo drogato.
Riempite il nulla con l’Essere Supremo da raggiungere e la droga non servirà più.
[6/58] 25 marzo 1975
«Quello che fai, fallo presto» (Gv 13,27).
Così Io ho detto a colui che Mi tradiva. Così Io dico oggi a coloro che nuovamente Mi tradiscono dando la mano ai Miei persecutori. Così arriverà prima, nel tempo, la Mia morte e la Mia Risurrezione. Stanno cercando di farMi sparire dal mondo, il Mio nome e il Mio volto viene sempre più cancellato dalle menti e dagli occhi degli uomini materialisti.
Questo stanno facendo i seguaci di Marx, il loro Dio in terra. Si appoggiano a questo idolo, lo sostengono e lo seguono. Il Dio dell’oro sarà però distrutto, come il vitello d’oro di un tempo (cfr. Es 32). Cancelleranno il Mio nome per un po’ di tempo. Si illuderanno di averMi fatto morire. Ma questa sarà la loro condanna: la morte porterà la vita.
Guai però a coloro che Mi conoscevano e come Giuda Mi danno in mano ai Miei nemici. Meglio sarebbe per loro non fossero mai nati. Ma Io li chiamo, li richiamo, li invito a tornare, li chiamo ancora amici, possono ancora ritornare a Me che sono lì che li aspetto. Ma se al Mio posto vogliono mettere il vitello d’oro, l’uomo deificato, allora non ci sarà più salvezza per loro.
[6/59] 9 aprile 1975
Vieni Mia ancella. Così Io ti chiamo, ascolta la Mia voce e ritrasmettila a chi tale voce non sente o non vuole sentire. «Molti i chiamati, pochi gli eletti» (Mt 22,14) perché pochi sono i veri credenti nella divinità presente, parlante ed operante ancora in mezzo agli uomini.
Non il Dio passato ma presente ed operante devono adorare e pregare. Il colloquio tra Creatore e creatura è sempre possibile purché la creatura lo voglia. Altri cieli ed altre terre calpesterà chi entrerà in questa visione beatifica del suo Creatore, perché vivrà l’attimo dello Spirito. Attimo che diventerà beatitudine alla fine.
Ogni comprensione dello Spirito porta alla immersione in questo cielo di perenne beatitudine.
Questo è l’iter tracciato per i veri credenti ed amanti della Verità.
(Signore, ma non Ti credono presente e parlante, Ti immaginano lontano e diverso, non credono che Tu possa parlare con le nostre parole e che Ti interessi dei nostri problemi contingenti. Hai visto ieri sera, anche S. non crede a questo Tuo intervento).
Questo è il loro castigo per cui più lontano sarà l’abbraccio con Me. Volutamente si privano di questa gioia che spetta solo ai piccoli, ai semplici, ai fiduciosi e ai pazzi di amore per Me.
Io Mi dono a coloro che Mi cercano con cuore sincero e semplicità di spirito.
[6/60] 11 maggio 1975
(Signore, ma il comunismo trionferà?).
No, illusorio sarà il loro trionfo e a breve scadenza. E’ necessario per ora dilaghi nel mondo per sovvertire un sistema che era altrettanto negativo perché imperniato sul piacere di pochi. Poi sarà la tentazione opposta a prendere il predominio: la massa tende al piacere, ma illusione sarà il voto ai comunisti che promettono un bene comune ma realizzeranno solo una marcia di violenza e sopraffazione di popoli. Nazioni contro nazioni, si scateneranno guerre intestine e a largo raggio, il mondo sarà devastato dalle bombe e il fuoco dilagherà sulla terra. Questo il principio della fine. Ma è necessario ciò avvenga perché solo così l’uomo sarà cosciente della sua incapacità e ricercherà un argine per risalire dalla fiumana travolgente.
(Ma allora dobbiamo votare comunismo?).
Guai all’uomo che si imparenta col maligno volutamente e coscientemente, sarà distrutto dalla sua stessa stoltezza. Solo Io posso darvi la pace, solo Io posso darvi l’amore.
Il bene comune è la rinuncia al bene egoistico del singolo che si preoccuperà del bene del fratello.
Questo l’amore vero, questa la felicità eterna che nessuno potrà togliere alla massa dei convertiti.
Così sia per Maria.
[6/61] 15 maggio 1975
Come Io sono in voi così voi sarete in Me a seconda del vostro grado di adesione cosciente.
Voi potete conoscere una persona in modi diversi, da un minimo ad un massimo.
· Potete vederla in fotografia: conoscete cioè solo l’immagine.
· Potete vederla presente e viva davanti ai vostri occhi e allora ne conoscete solo la sembianza.
· Potete sentire la sua voce, dialogare con essa a livello superficiale e allora ne conoscete la persona effimera.
· Potete introdurvi nella sua personalità e allora ne diventate amici.
· Potete incontrarvi con essa non solo a livello intellettuale, ma pure fisico e allora ne diventate coniuge.
Questi i vari gradi di conoscenza che potete sperimentare voi uomini della terra con un altro uomo terreno.
Così, a vari gradi e a vari livelli potete incontrare Me e conoscerMi. Può essere una conoscenza puramente effimera, superficiale, per sentito dire, o per aver visto una Mia immagine, e potete arrivare alla comunione con Me nell’Eucarestia. Questo è il massimo incontro e la massima conoscenza che potete aver con Me, purché tale comunione sia cosciente fino in fondo.
[6/62] 19 maggio 1975 - in chiesa.
Non ti preoccupare di quello che sei ma di quello che devi essere. La tua anima deve essere rivolta continuamente a Me. Io abito in essa ma tu devi accorgerti sempre di questa Mia presenza. Non distrarti troppo per le cose del mondo ma pensa a Me (e gli altri?... Dicono già che io sono fuori dal loro mondo).
Non ti preoccupare, devono capire che il vero essere del credente è realizzato... nell’esperienza continua della Mia presenza. Questo deve essere il compito del cristiano di oggi e di domani. ScoprirMi, sentirMi vicino, parlante e cogente in ognuno. Così il cristiano diventerà un altro Cristo, realizzerà pienamente la Mia volontà che è volontà di amore, di adesione al Dio vivente, di attenzione al fratello al quale donare l’amore, la conoscenza del Creatore, la sopportazione della pena e la gioia dell’essere illuminati, guidati, aiutati, confortati dallo Spirito Santo.
Così sia per Maria.
[6/63] 20 maggio 1975 - ore 6
(Signore mi puoi spiegare cosa vuoi dire quando parli di giustizia? Tu dici: «beato chi ha fame e sete di giustizia» - Mt 5,6 -; cosa vuoi dire?).
Beato è colui che è in uno stato di quiete. Non il disagio di dover fare da solo, ma la tranquillità di chi sa che è aiutato, diretto, spinto, forzato dolcemente a fare ciò che gli procurerà un bene eterno. Questa è la condizione di chi tende a realizzare, qui sulla terra, la giustizia divina.
Giustizia è realizzazione dell’amore del Padre che si risolve nell’amore verso i fratelli. Se l’uomo ha davanti a sé continuamente la visione del Padre, che ama e sostiene il proprio figlio in ogni necessità quotidiana, certamente costui farà solo opere di amore e di beneficenza con i propri fratelli che incontrerà durante la giornata terrena. Se poi l’uomo retto avrà compreso fino in fondo cos’è l’ “ius”, camminerà spedito verso Dio proclamandolo in ogni occasione come unico vero bene da cercare. Allora il mondo raggiungerà la giustizia perché avrà cercato Dio in ogni creatura.
Cercare Dio nell’uomo significa cercare la giustizia e la realizzazione della giustizia, qui sulla terra, vuol dire aver incontrato Dio che illumina e fa realizzare l’amore con i fratelli.
Solo allora si realizzerà pienamente quel detto: «chi ha due tuniche ne dia una a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto» (Lc 3,11). Quindi giustizia è condizione di equilibrio di forze e potenze umane e terrene, è posizione di quiete per gli uomini della terra che non più vivranno per sé ma per gli altri, perché negli altri cercheranno e scopriranno il Dio Creatore, apportatore di pace e di beatitudine eterna.
Così sia per Maria.
[6/64] 22 maggio 1975 - in chiesa.
Affidati a Me senza timore e canterai la Mia giustizia.
Così come ai tempi del popolo di Israele attirato in Egitto dalla carestia incalzante, poi rimasto schiavo del faraone per fare la sua volontà, così oggi il popolo di Dio si lascia, in gran parte, attirare dalle false lusinghe del comunismo: giustizia, ordine, equilibrio, uguaglianza fra i popoli, bene comune promesso a chi vuol aderire. Poi la schiavitù.
Il faraone è sempre presente, sfrutta l’uomo per le sue mire di dominio e potenza. Dominio sulle menti, dominio sulla carne che servirà solo ad una presa di possesso dell’anima di molti. Questo il falso... (Spirito Santo, Madonnina, San Michele, San Giuseppe, aiutami a sentire quel che vuol dirmi il mio Signore) miraggio che muove ora il popolo di Dio.
Il faraone di allora, come l’illusione del comunismo oggi, sono i mezzi di cui Satana si è servito e si serve ora per allontanare l’uomo dal suo Creatore. L’abbondanza del cibo in Egitto e l’eguaglianza sociale oggi, hanno la stessa matrice: Satana. Lo scopo è unico: la materia che vuol sovrabbondare sullo spirito. State attenti, i falsi profeti sono alle porte. Vi parlano di giustizia e di uguaglianza, di ordine e di equilibrio, ma sarà ordine imposto poi con la violenza e non con l’amore. L’Amore non coesiste con l’arma della violenza.
Dove c’è il materialismo non vi può essere posto per lo Spirito di Dio. Questo è il lavoro che si sta svolgendo oggi con armi sottilissime, incidenti fortemente sulla psiche dell’uomo malato di nostalgia di bene, ma non tendente al Bene supremo ed eterno. Aprite gli occhi ed opponetevi a tale traffico di idee distorte, anche se sarà inevitabile la diffusione mondiale di tali idee. Il comunismo servirà da traliccio per riunire e coartare l’uomo di oggi, quando sarà riunito in un unico popolo, Io interverrò e dal male ne nascerà un bene. Dalla schiavitù uscirà il Salvatore che porterà il popolo oppresso alla terra promessa.
Così sia per Maria.
[6/65] 11 giugno 1975
Se tu credi completamente in Me e ti lasci guidare tranquilla e senza pensare, allora Io Mi rivelo.
Ascolta: non più con visioni Io Mi manifesterò all’uomo di domani, ma con la Mia voce chiara e precisa che il credente in Me udirà e ascolterà. Così Io voglio i Miei credenti di oggi e di domani: credenti nella presenza viva e reale del Creatore nella creatura. Io Mi adatto alla vostra mente, al vostro linguaggio, ai vostri limiti, e da quelli piano piano vi faccio risalire fino alla contemplazione chiara ed evidente del Mio Essere.
Creda l’uomo maturo, a questa possibilità di unione e di esperienza mistica. A questo voglio portare tutte le anime credenti, alla fine della loro vita. E sarà l’incontro primario, anticipo dell’incontro eterno, dopo la morte carnale.
Così sia per Maria.
(Ma Signore, come potranno tutti credere in Te così?).
I piccoli, i semplici, coloro che come fanciulli avranno questa fede, questi sono i veri credenti nel Dio vivente e parlante, a questi Mi rivelerò e li riempirò di verità.
Così sia per Maria.
(Grazie Signore, aiutami ad essere piccola, così sia).
Non con la scienza ma con la Sapienza amorosa si arriva a Me.
[6/66] 14 giugno 1975 - in chiesa.
Anche in C. L. (Comunione e Liberazione) si annidano i serpenti. Si inoltrano e si insinuano con voce suadente ma dentro sono lupi rapaci. State attenti, dalle opere nascoste conoscerete la loro matrice.
O con Me o contro di Me (cfr. Lc 11,23). L’uomo ha in sé la possibilità di scegliere liberamente o Dio o il non Dio.
Il maligno si insinua attaccando l’uomo con voce piacevole. La giustizia, il bene comune sono i suoi primi argomenti suadenti ed attraenti, specie per i giovani che ancora sentono dentro la Mia voce che parla di amore. Ma falso è l’amore predicato da quegli imbonitori.
L’uomo attratto in quella rete piano piano scade, la voce dell’amore si cambia in voce di odio per i nemici e la battaglia inizia, in nome di una cosiddetta giustizia ma è trofeo di morte...
[6/67] 22 agosto 1975
(Grazie Signore, e F. guarirà?).
Sì, la malattia è stata per lui un richiamo alla morte per la vita.
Così Io chiamo talvolta i Miei lontani, coloro che si sono imbevuti di amore fasullo, di interessi terreni che hanno soffocato la Mia voce.
La malattia, la paura della morte, fanno risentire il Mio richiamo, fanno ripensare alla Mia presenza, fanno ritornare il “lontano” sulla retta via. E non più l’amore terreno, ma anche l’amore per l’Amore, spingerà avanti l’uomo corrotto dal maligno.
Così sia per F. attraverso Maria.
[6/68] 16 settembre 1975 - Sommacampagna.
(Signore... aiutami, sono nella nebbia, risvegliami).
Se aspetti di essere tutta pura non potrai mai, qui sulla terra, avvicinarti a Me.
Ma Io cerco i peccatori, i poveri nello spirito per arricchirli, per purificarli, per ridimensionarli e solo allora essi Mi sentiranno. La chiamata è continua, ma pochi la sentono, la individuano fra le molte sollecitazioni che continuamente hanno nella loro giornata.
Pochi discernono la Mia voce dalle voci del mondo. Sono distratti e ottusi, perciò non Mi sentono, perciò non Mi seguono. Il maligno procura il frastuono, gli interessi umani, anche buoni all’inizio, bombardano il fedele e spesso lo fanno soccombere. Distaccati per un po’ dal frastuono del mondo, entra nel deserto del tuo cuore e vi troverai l’acqua fresca e zampillante, l’oasi serena che ti farà rivedere il cielo terso, stellato, e il sole eterno che ti darà luce e calore per sempre. Sii semplice e serena.
Così sia per Maria.
[6/69] 5 dicembre 1975 - notte.
Pochi sono ora i veri credenti nel Dio vivente e parlante. Anche i Miei sacerdoti non lo credono e offrono quotidianamente sacrifici e offerte a un Dio che non conoscono. Il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe è passato per loro, è esistito ed ora non è più che un nome.
Ma guai a coloro che così Mi pensano, sono solo venditori di storie.
Io sono l’Eterno esistente. Oggi come ieri, come domani, Io sono, da sempre e per sempre nei secoli eterni.
La Mia volontà è l’amore. Io amo e desidero essere amato dalle Mie creature per le quali tutto ho fatto e tutto continuamente opero. Così Io ti dico: ascolta la Mia voce che ti parla perché tu la trasmetta ai sordi, ai muti, ai ciechi. Ma guai a chi volutamente è sordo, muto o cieco perché a lui non sarà data più la luce.
Mi accolgano i semplici.
Come Io sono sceso sulla terra in forma visibile e tangibile, così ora parlo e Mi faccio sentire in modo sensibile da chi crede nella Mia presenza reale.
Come allora i grandi, i sapienti non hanno creduto al piccolo uomo venuto da Nazaret così ora i grandi e i sommi sacerdoti non credono alla Mia voce sentita dai piccoli. Il microfono dei grandi suona la tromba ed è tromba di morte. Credono al Dio nei cieli e non credono al Dio esistente in mezzo a loro.
«Il Verbo si è fatto carne» (Gv 1,14) ed ancora continuamente si incarna nel cuore dei piccoli.
La Mia Mamma Mi ha accettato perché ha creduto alla voce di chi le chiedeva di entrare in lei. Così oggi Io chiedo di essere riconosciuto e sentito dalle Mie creature. Ma solo le credenti, le amanti, le semplici e le attente a tale voce Mi potranno sentire, ed Io le riempirò di Amore.
Così sia per Maria.
[6/70] 28 dicembre 1975 - notte.
Non l’uomo incredulo sa la Verità e conosce la Mia volontà, ma l’uomo credente e amante. Solo costui entrerà nel Regno, perché avrà accettato con fede ed amore la Mia realtà presente in sé stesso.
Io vivo nell’Empireo celeste, ed è per Me il cuore di ogni uomo credente e amante.
Io sono sceso in forma visibile sulla terra per farMi conoscere dagli uomini e molti non Mi hanno riconosciuto. Ora Io Mi faccio sentire nel cuore degli uomini e nella coscienza intima di chi sa ascoltare la Mia voce, ma troppi hanno le orecchie indurite dal maligno e il cuore attaccato alle realtà terrestri e transeunti. Ma guai a chi Mi chiama Dio e non Mi crede presente in sé. «Io vi manderò lo Spirito - ho detto - e rimarrò con voi fino alla fine dei secoli» (Gv 15,26; Mt 28,20). Questo ho detto e questa è la realtà.
Credete, ascoltate la Mia voce che vi chiama. Io batto alla vostra porta, aprite e parlate con Me, Io vi risponderò e vi darò ciò che chiedete. Battete e vi sarà aperto, se voi aprirete i battenti del vostro cuore a chi vi vuole riempire di amore.
Così sia per Maria.
[6/71] 2 gennaio 1976 - notte.
(Perché sei così lontano, Signore? Perché non Ti fai sentire?).
Mi hanno dimenticato le Mie creature. Il principe di questo mondo impera, è l’ora delle tenebre e del materialismo. Ma tempo verrà, Io te lo dico, in cui l’uomo Mi ricercherà se vorrà sopravvivere.
I valori delle realtà eterne saranno ricercati, riscoperti.
L’uomo si solleverà dal fango del cosiddetto progresso e tornerà alla natura, difenderà la natura, troverà in essa l’unica fonte di benessere.
Io Creatore, ho dato tutto ciò che può servire all’uomo per vivere e crescere. Ora l’uomo vuol fare da solo, crede di scoprire la sua salvezza attraverso le cose artificiali e queste lo porteranno alla morte.
[6/72] 21 febbraio 1976 - in chiesa.
Tu Mi cerchi con la tua mentalità umana, Mi cerchi limitandoMi nei tuoi schemi prefissati e non riesci a scoprirMi, a racchiuderMi nella tua piccola mente umana dove troppe cose terrene sono ammassate e dove lo spazio per Me è minimo o troppo spesso nullo. Fammi spazio, spazza via tutto ciò che ingombra la tua mente e il tuo cuore da tutte le realtà terrene e fa il vuoto dentro di te. Io lo riempirò, allargherò la tua visione sul Mio Essere eterno, ti renderò beata perché la contemplazione del Mio Essere è fonte di felicità.
Questo è il Paradiso; visione sempre più allargata e approfondita del Mio Essere. Come un orizzonte non è mai raggiungibile perché sempre si sposta di mano in mano che procedi, così è la visione del Mio Essere.
(Ma Signore, allora non Ti raggiungerò mai, non Ti comprenderò mai).
Non così sarà la comprensione del Mio Essere, come cosa da carpire e fare tua, ma comprensione progressiva e sempre in espansione. Piccole scoperte continue di particolarità del Mio Essere, comprensione eterna ed infinita perché eterno e infinito Io sono.
(Gesù, perché non Ti riveli un po’ di più al mondo? Tu hai creato l’uomo e non Ti fai conoscere).
E’ l’uomo che chiude la sua mente e il suo cuore alla comprensione del Mio Essere perché troppe cose tangibili e appetibili per la materia lo costringono a vivere di sola materia bruta, questa è la tentazione più forte che può dare il maligno. Ma per chi apre, anche per poco, uno spiraglio alla visione del Cielo, questo gli si mostrerà sempre più limpido e desiderabile, purché non intervenga il maligno a rinchiudere tale spiraglio.
(Ma perché non lo puoi allontanare Tu?).
L’uomo è libero di scegliere o Me o il mondo con le sue attrattive. Non si può vivere del mondo volendo esserne fuori. O con Me o contro di Me (cfr. Lc 11,23). L’essenziale è la scelta fondamentale e continuamente voluta dall’uomo di fede. O Me o il mondo (cfr. Lc 16,13).
(Ma io sono nel mondo, non posso estraniarmi).
Il mondo ti serve da base per appoggiare i piedi, la terra è il tuo substrato naturale nel quale tu devi innescare il soprannaturale. Alla fine, quando la carica del soprannaturale sarà piena, esploderà e farà luce a tutti intorno.
Carica dirompente ma portante amore e gioia. Questo è l’amore che deve crescere in voi per portarMi agli altri.
Così sia per Maria.
[6/73] 23 febbraio 1976
(Dio mio muoviti, intervieni).
Dove c’è uno che muore per la giustizia, là Io intervengo.
Dove c’è uno che dona il sangue per il fratello, là Io intervengo.
Dove c’è uno che ama e si dona per amore, là Io intervengo.
Dove c’è il pianto, là Io sono...
Così sia per Maria.
[6/74] 13 aprile 1976 - in chiesa.
Yoga sia la ginnastica fisico-psichica da far fare ai bambini che iniziano il cammino cosciente verso di Me. Ginnastica fisica per una loro esigenza naturale, ginnastica psichica per una loro interiorizzazione a livello di pensiero, e volontà di conoscere sé stessi nel loro intimo. Attraverso questa lenta e graduale introspezione, adatta all’età, i bambini arriveranno a comprendere la loro realtà spirituale che, alla fine, si scoprirà combaciante con la realtà divina presente in ciascuno.
Così comprenderanno con più pienezza il loro essere globale e si incammineranno in modo più cosciente verso il primo incontro con Me nell’Eucarestia. Comprenderanno un po’ alla volta il valore dell’incontro fra il Dio eucaristico, Dio per tutti, e il Dio interiore che è da sempre nel cuore dell’uomo fin dal suo concepimento.
Unico Dio, scoperto in momenti e modi diversi. Io sono il TUTTO in ciascuno di voi, piccoli uomini, il TUTTO fuori di voi, il TUTTO eterno, il TUTTO Onnipresente.
Aiutate i bambini a scoprirMi con tecniche adatte ai tempi, alla mentalità, alle necessità dell’uomo moderno.
Così sia per Maria.
[6/75] 3 maggio 1976 - in chiesa.
Tutti sono destinati ad essere mistici, cioè coscienti della presenza reale del Dio vivente in sé stessi. Tutti sono creati per questo, ma pochi, troppo pochi, sono coloro che credono a questa loro realtà esistenziale.
Perciò ti dico: va, predica sui monti questa Parola, perché coloro che hanno in mano la gestione della Chiesa comprendano questa realtà e la trasmettano a quanti vogliono fare parte coscientemente di tale Chiesa. I Miei credenti devono comprendere che Io sono in loro e possono comunicare con Me in ogni momento.
L’Eucarestia è il momento tipico, per eccellenza, di tale comprensione e di tale comunione.
Perciò, così devono essere educati i bimbi che si vogliono incontrare con Me. Aiutate i fedeli a comprendere ed attuare tale dialogo con Me, così il misticismo diventerà dono cosciente per ogni credente e amante della Verità.
Così sia per Maria.
[6/76] 8 settembre 1976 - al tramonto.
Come il sole è il centro dell’universo cosmo, così Io sono l’apice di ogni desiderio dell’uomo.
Vedi, tutto ruota intorno al sole che è perno e cardine di ogni costellazione. Se non ci fosse il sole a mantenere l’equilibrio fra le varie parti dell’universo stellato, tutto rovinerebbe e niente potrebbe sussistere da solo; ma tutto è regolato, il sistema degli astri e dei pianeti, dall’attrazione e dall’azione del sole.
Così, nel confronto con gli spiriti umani attratti, regolati, sostenuti, sospinti da Me, centro della vita.
Tutto ciò che vedete sulla terra: l’andamento degli astri, le leggi della natura vegetale e animale, tutto è simile alla realtà spirituale. La terra capolavoro del Cielo. “Così - come” se volete comprendere l’equilibrio divino cominciate ad osservare l’equilibrio dell’universo cosmo. Così, come tutto è regolato da leggi fisse e inderogabili della natura fisica, così deve essere regolata la vita dell’uomo nei riguardi del suo Creatore.
Io sono il Sole per voi, piccoli uomini, vi illumino e vi guido, non lasciatevi sopraffare dalle tenebre.
Io sono la Luce che illumina il mondo (cfr. Gv 8,12).
Così sia per Maria.
Non dovete andare contro natura, altrimenti rovinerete per sempre.
[6/77] 29 settembre 1976 - Sommacampagna, in chiesa.
Io sono ovunque. Non più pensare dove, come, quando tu Mi trovi, ma dovunque Mi trovi, sempre Mi trovi purché tu Mi pensi, tu Mi creda, tu Mi cerchi.
L’Eucarestia è il segno visibile della Mia presenza per voi, uomini di poca fede. Lì Mi incontrate senza dubbi, perché voi avete bisogno di vedere, di mangiare. Unione quindi fisico-psichica-intellettuale.
Ma dove c’è l’amore, Io sono colà, dove c’è vera giustizia, Io ne sono l’Autore, dove c’è vera pace interiore Io sono il promotore. Ovunque c’è il bene, il buono, il bello, Io sono.
Non più tempo o luogo Mi racchiude, ma realtà creduta, sentita, voluta, cercata, questa Realtà Io sono.
Io sono la Verità che tutto spiega, tutto comprende, tutto muove, tutto permea. Per Me vivete piccoli uomini e un giorno vi incontrerete con Me faccia a faccia e Mi possederete totalmente, perché Mi avete cercato, voluto, amato in voi stessi, per voi stessi e per gli altri che di Me sono pieni. Amate e credete, Io sono con voi sempre.
Così sia per Maria.
[6/78] 9 gennaio 1977
Ecco, si faranno limpide tutte le cose e l’uomo vedrà la gloria del Creatore.
Perché tu, piccolo uomo, vuoi ragionare con la tua piccola mente imbottita di idee e categorie terrene, temporali e non vuoi superare la barriera dei sensi che ostacola la conoscenza del divino?
(Ma come devo fare Signore a comprendere le Tue cose che sono tanto diverse dalle nostre?).
Non sono diverse, sono solo il presupposto del divino, le cose umane. Per la cattiva volontà dei progenitori, creati con capacità sovrumane per comprendere il soprannaturale, siete caduti tanto in basso da comprendere solo l’umano. Questo ha voluto il vostro predecessore Lucifero, volendo essere l’autocreatore di sé. Così la creatura ha perso le sue prerogative soprannaturali ed ora faticosamente sta risalendo la china verso il sovrumano. L’imperfezione massima è causa di ogni imperfezione postuma. La Massima Perfezione sarà riscoperta dall’uomo che faticosamente si destreggerà a togliere da sé i lacci della concupiscenza, della vanagloria, della superbia.
Io, Creatore, ho dato all’uomo la facoltà di volere e di vedere la Verità. Non pseudoverità.
La vita umana è fatta di triboli per la cattiva volontà dei primi, ora tocca a voi uomini di oggi e di domani sganciarvi dal naturale e attraverso la natura divina che è in voi, superare i limiti della natura terrena caduca, per comprendere le realtà soprannaturali.
Allora comprenderete il Mio Essere, il vostro essere, il rapporto fra voi creature e il vostro Creatore.
[6/79] 14 giugno 1977
AscoltaMi. Credi tu nella Mia presenza reale in mezzo a voi, in ognuno di voi, piccoli uomini?
(Credo Signore, ma non capisco come, perché nell’Eucarestia, nella meditazione, nell’uomo che ama, ecc.? Come sei?).
Io con ognuno di voi sempre. Prima, durante e dopo la vostra vita terrena, Io sono con voi. Voi vivete per Me ed Io vivo con voi, purché Mi crediate, Mi sentiate, Mi cercate.
(Ma se uno non fa questo, vive senza conoscerTi, Tu sei in lui?).
Ogni uomo, in un momento della sua vita, Mi pensa.
Il primitivo Mi pensa nelle forze della natura e Mi adora in modo strumentale. L’ateo Mi pensa, negandoMi. Lo scettico ed il materialista Mi pensano mettendo la materia al Mio posto, come unica cosa esistente, ma dove ognuno pone l’attenzione su una realtà veramente esistente.
E da quella realtà Io uscirò alla fine come Io veramente sono, perché l’universo, la materia, tutto viene da Me. Alla fine dei tempi ogni uomo Mi scoprirà palesemente, coscientemente.
Ora tocca a voi battezzati nel nome del Padre, Figlio e Spirito, farMi conoscere da chi non Mi conosce nella Mia Realtà trinitaria. A voi, Chiesa, ho dato questo mandato, a voi Mi sono rivelato apertamente.
PortateMi agli altri, questo è il vostro compito. L’amore per il vostro prossimo sia la strada maestra per far arrivare a Me, coscientemente, chi, per ora, Mi ignora o Mi rifiuta.
Solo questo Io chiedo a voi credenti in Me.
Così sia per Maria.
[6/80] 30 giugno 1977 - ore 8,30
Sì, Io Mi manifesto ovunque.
Ogni popolo Mi ha conosciuto, Mi conosce, Mi conoscerà.
Nomi diversi, entità apparentemente diverse, ma la Realtà è sempre una, sempre la medesima.
Io chiamato: energia cosmica, forza spirituale, Dio con nomi diversi, conforme il luogo, l’ambiente, la cultura, la mentalità dell’uomo che Mi ha incontrato e Mi ha denominato.
Ma sono sempre Io, il Signore, Creatore di tutto e di tutti. Io forza primordiale che ogni cosa ha fatto essere.
I primitivi, gli antichi, i moderni, i futuri uomini sulla terra Mi sentono, Mi cercano, Mi trovano. Io sono in tutti e in ognuno. ScopriteMi nelle varie civiltà susseguitesi sulla terra e Mi troverete sempre.
Da Me tutto deriva, a Me tutti ritorneranno con la coscienza di averMi scoperto e, alla fine, scelto come Assoluto. Io vi amo Mie creature, amateMi, cercateMi ovunque e aspettateMi alla fine dei tempi, quando tutti saranno uno e comprenderanno che Io sono l’Uno per tutti e in tutti.
Così sia per Maria.
[6/81] 17 dicembre 1977
Sì, ovunque tu Mi credi presente, là Mi trovi.
L’antica Arca era considerata luogo della Mia presenza, là Mi adoravano (cfr. Es 25,10-22). Davide ha eretto la tenda per custodire l’Arca, embrione dei templi futuri (2 Sam 6,17).
Il tabernacolo oggi è come quell’Arca. Li Mi cercate, li Mi credete e li Mi trovate. Ma Io Mi limito lì per voi piccoli uomini che non avete ancora la comprensione del Mio Essere illimitato e presente ovunque. Voi Mi limitate nel tabernacolo, come gli antichi nell’Arca, ma pure essi Mi intuivano presente come forza traente nelle loro battaglie, nelle loro imprese. Così Io presente realmente nel tabernacolo, nell’Ostia che adombra il Mio Essere, sono presente realmente, nello stesso modo e con la stessa totalità, dove ognuno Mi sente, Mi cerca.
(Ma nel fango Tu non sei).
Io sono nel povero, nel misero, nell’ammalato, nell’indemoniato che di fango è ricoperto. Togli la sovrastruttura di morte che ricopre tutti questi esseri creature, e troverai nel profondo il Mio Essere.
Allarga la tua visuale, supera il contingente e troverai Me ovunque Mi cerchi, Mi credi...
[6/82] 20 maggio 1978 - in chiesa a San Babila.
Sono qui nel tabernacolo racchiuso, prigioniero per amore, MA VIVENTE OVUNQUE c’è mente pensante e ricercante Me. Sono racchiuso qui, come nel ventre della Mia Madre Maria, per nove mesi, poi racchiuso nel corpo mortale chiamato Gesù, ma sempre presente e VIVENTE OVUNQUE.
I secoli Mi hanno visto presente sulla terra, ora nel tabernacolo, ma sempre dall’eternità e per l’eternità PRESENTE OVUNQUE.
Signore del tempo e dello spazio Io sono, non limitatevi a vederMi nel tabernacolo, ma nel cuore di ogni persona amante e ricercante la Verità. «Io sono con voi fino alla fine dei secoli» (Mt 28,20) et ultra.
Così sia per Maria.
(Allora Signore, anche se non Ti ricerco nell’Eucarestia, Tu sei con me?).
Sì, se tu Mi credi, Mi ami, Mi senti in te parlante come durante l’Eucarestia. Non è l’attimo dell’assunzione del Mio Corpo eucaristico, ma ogni momento di unione vera, intima, cosciente della creatura con il suo Creatore è unione Eucaristica. Siatene certi e siatene degni e l’unione sarà perenne.
Così sia per Maria.
[6/83] 22 giugno 1978
Dà a chi ti chiede, taci quando uno non vuole ascoltarti.
A chi ha sarà dato, a chi non ha, ma ha solo parole proprie, sarà tolta anche la sua parola (cfr. Mt 13,12).
Sii serena e canta. Io solo muovo il mondo, non tu.
[6/84] 29 agosto 1978 - Assisi, in macchina verso l’eremo.
(Padre nostro che sei nei cieli...)
“Anche tu sei - Cielo - quando Mi senti”.
[6/85] 26 novembre 1978
Ti voglio ridire l’ultima parte della Mia rivelazione.
La gloria di Dio esistente nei secoli eterni è per voi piccoli uomini, Mie creature geniali. Io con voi per sempre, in voi gusterete l’Amore totale e ritroverete in voi la gioia perenne.
(Ma perché questa vita terrena fatta di triboli?).
Le spine difendono le rose.
[6/86] 30 dicembre 1978
(Signore, non Ti so più ascoltare).
Non tu devi parlare ma devi ascoltare.
Io parlo e tu non sai più aprire le tue orecchie al tuo cuore, al tuo Signore che viene, (ma non sei già venuto? Il Natale è passato). Sempre Io rinasco nel cuore di chi Mi attende.
Non il giorno della festa del Natale, per voi uomini pagani e immersi solo nelle date del tempo, ma da sempre e per sempre Io sono.
Nato un giorno sulla terra per mostrarMi all’uomo cieco, ora non più. Chi riprende la vista non è più cieco, per chi vuol tornare a vedere la tenebre, la luce filtrerà per un attimo il giorno prestabilito da voi, uomini di poca fede. Ogni giorno deve essere il Mio Natale per voi, ogni giorno dovete rivedere la luce che brilla continuamente per voi per indicarMi la via, e la via è quella del Calvario, solo la croce è mezzo di risurrezione.
Voi uomini di oggi correte per divertirvi e divertimento è il vostro non inseguimento di una stella. Anche i Magi l’avevano smarrita la Via, un uomo corrotto gliel’ha indicata. Quanti Erodi sono oggi nel mondo ma pure essi possono essere strumenti di bene se voi li avvicinate per chiedere la via. Pregate perché la luce ritorni a farsi vedere e i vostri occhi si aprano ogni giorno in cerca della luce che splende in eterno.
Così sia per Maria.
[6/87] 27 aprile 1979
(Signore, ma Tu non puoi essere un prodotto della nostra fantasia?).
Sì? Ma voi, da chi siete stati prodotti?
[6/88] 14 gennaio 1980 - ore 23
Non ti ho abbandonata. Mi sono solo nascosto perché tu Mi cerchi.
[6/89] 12 agosto 1980
Piccoli
Poveri = prediletti da Dio.
Peccatori
[6/90] 30 dicembre 1980
Ecco, la gloria di Dio è scesa sulla terra per illuminare le genti ottenebrate dalla nube di Satana.
Io vi amo Miei figli, vi ho scelti per portare nel mondo il Mio nome, il Mio volto, la Mia gloria.
[6/91] 24 ottobre 1981
Tutto ciò che è orientato verso di Me vale per la vita eterna.
(Oggi è il mio compleanno, cosa devo fare?).
Sorridere, amare, servire gli altri per portarli a Me.
Così sia per Maria.
[6/92] 8 gennaio 1982
Ecco, si faranno nuove tutte le cose (cfr. Ap 21,5) e l’uomo vedrà la gloria del suo Signore, così ti dico, piccola colomba. E veramente la gloria sarà il retaggio dei giusti perché hanno cercato, amato servito il loro Signore Gesù Cristo. Questo è l’Unto, il prescelto per portare la lieta novella ai popoli oppressi dal maligno.
Io sono venuto fra voi, Mie creature per insegnarvi come vivere e come morire, perché vivere e perché morire. Ma morte è passaggio da vita a vita eterna e definitiva, scelta dall’uomo durante la sua vita terrena.
[6/93] 5 febbraio 1982
Ecco, Io vengo a voi che Mi cercate, perché questo è il Mio volere: che tutti siano uno.
Vari sono ora i livelli di incontro. Le distanze sono varie, c’è chi ancora non Mi conosce e non Mi cerca coscientemente, ma Mi cerca nelle felicità terrene.
La droga ne è una prova, annullarsi in un paradiso cercato, ma illusorio è questo paradiso che porta alla morte.
Ma chi Mi conosce, anche minimamente, Mi troverà purché la sua ricerca sia costante e perenne.
C’è chi Mi ha trovato in modo più cosciente e allora vuole unirsi sempre più a Me.
E c’è chi si è unito a Me in modo più intenso e allora vuol portarMi agli altri perché tutti siano uno.
Questo è lo stadio più avanzato di un incontro che sarà più cosciente, più chiaro, più intenso nella vita eterna dove l’UNO sarà con tutti e con ognuno di voi, Mie creature.
Così sia per Maria.
[6/94] 10 febbraio 1982
Ti aspetto, e tu tardi a venire.
Io sono da sempre e tu, nel tempo, devi incarnare Me per farMi conoscere agli uomini di buona volontà. Io chiamo, ma oggi gli uomini sono sordi, a tutto pensano, di tutto si preoccupano, ma dell’Essenziale fanno a meno.
Prega, parla, agisci, perché l’Essenziale sia cercato, ritrovato, amato, e solo allora l’uomo seguirà il suo cammino verso la felicità vera.
Così sia per Maria.
(Signore, muoviti fa qualche cosa!).
E Io ti dico: fa tu quello che Io ti ho detto e ti dico.
[6/95] 26 luglio 1982
(Durante gli esercizi a Eupilio, all’inizio avendo rifiutato di fare la meditazione profonda nel silenzio della sala, uscita in giardino mi sento dire: “Io sono nel vento, Io sono nel profumo, Io sono nel colore, Io entro in te dall’esterno, così, piacevolmente e tu Mi senti e Mi godi, questo è l’inizio della gloria”. Perdono, Signore, non so sentirTi diversamente, Tu mi dai gioia).
E tu godi con Me e di Me.
Così sia per Maria.
(Più tardi, con sforzo, ho ripreso l’esercizio della meditazione e ho visto dentro di me un mare luminoso pieno di piccole barche; una si stacca dalle altre e va al largo e una voce mi dice: “Quella è la barca della tua vita. Vuoi ora lasciarti guidare totalmente da Me?”. Ho accettato).
[6/96] 24 ottobre 1982
Tutto ciò che avviene sulla terra: fenomeni naturali, situazioni tangibili ma non previste dall’uomo, situazioni fisiche e naturali sono segni di una realtà che trascende l’uomo. Se l’uomo impara a leggere sotto le realtà visibili la realtà invisibile che detti segni sottintendono scoprirà nuovi cieli e nuove terre.
Così il Fiore dato a F., segno visibile di una Realtà presente anche se invisibile agli occhi del mondo.
Credete, pregate, amate.
Così sia per Maria.
[6/97] 18 novembre 1982
«Non di solo pane vive l’uomo» (Mt 4,4), ma la Mia Parola è Vita, è Verità, è Via per raggiungere la Luce eterna.
Io con te ho fatto un patto di amore e tu l’hai accettato.
Ora ascoltateMi: ti ho messo a contatto con persone con le quali devi lavorare.
I Miei gesti terreni siano rimeditati e compresi nello spirito. Siano ricalcati per una maggiore comprensione del come essere veramente Miei imitatori. ALTER CHRISTI.
Così sia per Maria.
[6/98] 10 gennaio 1983 - Neuchâtel.
Io sono con voi, con ognuna di voi, Mie creature pensanti e vi amo, vi cerco, vi desidero.
Per voi sono venuto sulla terra e per voi sono morto e risorto.
Io sono in ognuna di voi, Mie creature. Credete a Me, ascoltateMi ed Io vi darò la pace, la gioia di vivere per i fratelli, con i fratelli.
Io nel povero, nel misero, nel piccolo, nel semplice e puro, nel peccatore convertito che più di altri Mi cerca.
Il ricco e il sapiente Mi dimentica o Mi ignora perché altre mete vuole raggiungere. Ma chi si sente solo e povero ha bisogno di Me e Io lo rincuorerò.
Così sia per Maria.
[6/99] 14 gennaio 1983 - Neuchâtel.
Conosci te stesso. Se ti conoscerai a fondo, conoscerai anche Me che sono il tuo datore di vita.
[6/100] 1 marzo 1983
E’ la vita quotidiana che ti insegno per raggiungere le cose eccelse. Per ora solo scintille di grandezze infinite potete scorgere.
Immergetevi nel Mio Amore e scoprirete un po’ alla volta le cose eccelse che vi danno la felicità.
Così sia per Maria.
[6/101] 7 marzo 1983
Stai riguardando il tuo essere e non ti immergi nel Mio Essere.
Solo quando ti dimenticherai ritroverai Me in te e saremo Uno. Prega e ritorna all’Essere.
Così sia per Maria.
[6/102] 9 marzo 1983
Io sono con te sempre, in ogni momento Mi cerchi, Mi trovi a tua disposizione perché ti amo.
E chi ama è sempre presente alla persona amata. Sono Io che amo perciò sono presente sempre all’amato.
(E se uno non Ti conosce? Non Ti ama?).
Io lo aspetto sempre e, o prima o poi, lo sollecito all’incontro.
(Ma l’Eucarestia?).
E’ sempre un incontro, cosciente da parte di alcuni, superficiale o per avere un profitto, da parte di altri.
Ma anche se non ti unisci a Me nell’Eucarestia, Io sono ugualmente presente in te che Mi cerchi, Mi ami, Mi ascolti e Io ti parlo ugualmente. L’importante è avere gli orecchi del cuore aperti alle Mie parole.
Così sia per Maria.
[6/103] 11 aprile 1983
La gloria è il raggiungimento della totalità delle cose essenziali: amore, verità, pace.
[6/104] 20 aprile 1983
Quando il tuo io di superficie ti tormenta, scendi nel profondo, là ritroverai la calma e la serenità perché là incontrerai Me che ti aspetto. Quando il timore del giudizio degli uomini ti angoscia perché non ti trovi al loro livello, scendi nel tuo cuore e Io ti aiuterò a vederti nel tuo vero intimo e ritornerai serena.
Se tu rapporti tutto il tuo essere al Mio Essere ritroverai la calma, la fiducia, la serenità.
Quando il tuo cuore ti tormenta, pensa che Dio è più grande del tuo cuore.
Così sia per Maria.
Timore di Dio = stupore per Dio. Gioiosa, rinnovata scoperta della Sua presenza.
[6/105] 26 maggio 1983 - in Duomo a Milano.
Ecco, si faranno nuove tutte le cose (cfr. Ap 21,5) e l’uomo vedrà la gloria di Cristo Salvatore.
Io, nell’uomo onesto cioè in colui che Mi cerca e Mi vuole, a costui Io Mi dono e la sua gioia sarà piena.
Nel cuore dell’uomo superbo Io non posso alloggiare perché le pene del mondo invadono quel cuore e non c’è spazio per Me.
Sii gioiosa e canta perché tanto spazio dai a Me e Io ti voglio riempire tutta di Me. Io con te, tu con Me.
E così sia per Maria.
[6/106] 9 luglio 1983
Non sono il tuo servitore, ma il tuo Maestro.
Così sia per Maria.
C’è chi stona e rovina il coro. Tutti si adeguino a chi sa guidare il coro, chi sa di essere stonato, taccia o canti in sordina. L’importante è l’adesione al coro. Chi ha dia, chi non ha prenda da chi ha e tutti saranno uno.
Così sia per Maria.
[6/107] 17 dicembre 1983
A Me piacciono i piccoli, i semplici, gli umili.
Così sia per Maria.
[6/108] 8 gennaio 1984
(Signore, purifica la mia mente perché comprenda tutto).
Il TUTTO sono IO, tu non potrai mai comprendere il TUTTO, perché il TUTTO è immenso e infinito, ma piccole parti del TUTTO riempiranno colui che è aperto alla comprensione del TUTTO.
E sarà dilatata questa comprensione conforme il grado di ricerca e di adesione, e continuerà all’infinito.
Desidera, cerca, aderisci al TUTTO e il TUTTO ti si svelerà un po’ alla volta all’infinito.
Così sia per Maria.
[6/109] Gennaio 1984
Timore di Dio = attenzione a Dio.
Non guardare solo il volto di Dio-giudice, ma anche il volto di Dio-misericordioso.
Le due facce unite insieme formano il VOLTO globale di Dio.
[6/110] 3 agosto 1984
Vedi il sole: nasce e tramonta, chi lo vede da un emisfero della terra e chi lo vede dall’emisfero opposto, in tempi e luoghi diversi, ma è sempre il medesimo sole che illumina, riscalda e fa crescere.
Così sono Io: visto da uomini diversi, in tempi e luoghi diversi, chiamato con nomi diversi, ma sempre Io, il Creatore di tutto e di tutti, Colui che fa crescere, illumina e riscalda. CredeteMi Uno, sempre uguale e medesimo anche se chiamato con nomi diversi conforme le varie religioni apparse sulla terra nel tempo.
Credete a Me vostro Padre, a Me vostro Fratello, a Me vostro Spirito per portarVi alla Gloria eterna.
Così sia per Maria.
[6/111] 6 ottobre 1984
(Cos’è la gloria?).
Realizzazione piena e totale di cose sperate e volute. Incontro con l’Altissimo, faccia a faccia, senza ombre, assenza di dolore o desiderio. Sicurezza di continua, ulteriore conoscenza della Verità.
Unione con Dio, gioia perfetta. Raggiungimento dell’Essenziale.
[6/112] 19 ottobre 1984
Chi cerca la Gloria di Colui che l’ha mandato dice la Verità.
E Io ti dico: Va e guarisci nel Mio Nome chi ti si affida.
(Io credo in Te, Signore, ma chi si affida a me forse non ha fede in Te, e allora?).
Tu fai ciò che Io ti dico, al resto penso Io o prima o poi, il tempo non conta per la guarigione.
(Aiutami, Signore, ho paura di me, ma voglio fidarmi totalmente di Te. Dammi la forza per fare ciò che Tu mi dici).
Così sia per Maria.
[6/113] 29 dicembre 1984 - Medjugorje, sulla collina dell’apparizione.
(Signore, toglimi il mio io...).
Dal molto, al meno, al nulla, per avere il TUTTO.
[6/114] 10 gennaio 1985 - Neuchâtel, alla Comunione.
(Gloria a Dio, Signore, grazie, Signore fatti sentire agli altri così...).
E così sarà nei secoli futuri, purché l’uomo pensi a Me.
Epifania, dimostrazione terrena del Segno immenso per voi piccoli uomini amati.
Così sia per Maria.
[6/115] 31 gennaio 1985 - in Duomo a Milano.
(Signore, Tu ci sei, in quel tabernacolo sei per noi prigioniero di amore).
Voi Mi considerate prigioniero, ma Io sono libero e spazio ovunque, anche nel tabernacolo Io sono, piccolo segno di una dimora immensa che lo riempio col Mio Essere infinito.
Non fermatevi solo al tabernacolo, ma ovunque trovateMi, ovunque Io sono dove Mi cercate e sono a vostra disposizione, piccoli uomini amati.
Così sia per Maria.
[6/116] 17 marzo 1985 - guardando le montagne.
(Lassù, Tu sei, Signore! Su quelle vette incontaminate dall’uomo. Lassù, dove l’uomo è solo nell’immensità, nel silenzio, fra il sole e il gelo. Tu sei, Signore, e chi tace, Ti ascolta e Ti sente, Signore. E Tu sei in me e mi vedi, mi ascolti, mi ami Signore e mi guardi. E io non sono più sola, non ho paura perché Tu sei con me, e io sono felice con Te, Signore. Chiamami presto, perché io possa vedere chiaramente il Tuo volto, sentire chiaramente la Tua Parola, allora non temerò più di ingannarmi e sarò sicura e felice con Te, Signore. Accompagnami qui, fino alla cima del monte, e così sia).
[6/117] 10 aprile 1985
Perché piangi, anima Mia?
(Perché non Ti potrò conoscere mai).
No, un po’ alla volta, sempre più, all’infinito Mi conoscerai. Tu devi crescere, sublimarti, e sempre più ti immergerai in Me e saremo uno, con tutti gli amanti del Dio vivente.
Mi avete visto e toccato quando ero con voi sulla terra, ora voi potete seguirMi se Mi desiderate, se credete, se vi affidate a Me e vi farò sentire la Mia presenza e il Mio Amore.
Così sia per Maria.
... Se piangi è perché Mi senti, Mi pensi, Mi desideri. Se Io non fossi, tu non cercheresti e non desidereresti il NULLA, ma è il TUTTO che tu cerchi e Io Mi svelerò, un po’ alla volta, per riempirti di Me.
Sii serena e canta.
[6/118] 19 maggio 1985 - ore 6
Dio è dentro di te, adoraLo in Spirito e Verità.
Così sia per Maria.
Dio trascendente, Dio immanente. Dentro e fuori dell’uomo, Dio in tutto, Dio il Tutto.
AdoraLo in silenzio e canta le Sue lodi. Ama e canta, ama e ascolta.
Nella carezza del vento sono Io, nel fruscio dell’onda sono Io, nell’urlo del vento sono Io, nel canto degli uccelli sono Io, nelle parole d’amore sono Io, nel pianto dell’afflitto sono Io, nel riso del bimbo sono Io. Nel cuore dell’uomo che ama sono Io. AdoraMi ovunque e cercaMi in te, lì Mi trovi.
Io ti aspetto per darti la gioia, Io ti aspetto per riaverti, Mia creatura.
Unisciti all’uomo che ama la gioia, il silenzio, la vita e la morte e alla fine ritornerai a Me conoscendoMi.
Così sia per Maria.
[6/119] 21 giugno 1985
(Cos’è l’essenziale?).
Ciò che è inevitabile e immutabile. IO SONO L’ESSENZIALE.
[6/120] 9 settembre 1985
(Signore, ho perso il filo del Tuo discorso, perdono).
Ecco, vedi, tu hai voluto seguire l’immediato (la fine della Messa), e hai tralasciato il discorso che facevo a te direttamente durante l’incontro (Comunione).
Così è l’uomo che si immerge nell’immediato, contingente e transeunte e tralascia l’ascolto dell’Eterno.
Cerca l’Essenziale e capirai molto più che non il discorso, pur buono, della tua Chiesa.
Chi arriva alla comunicazione diretta non ha più bisogno di dare la precedenza alla comunicazione indiretta.
Credi, ascolta, prega e ama.
Così sia per Maria.
[6/121] 12 settembre 1985
Ascolta. IO SONO e tu sei per Me.
AdoraMi in silenzio, adoraMi in Spirito, adoraMi nella Verità della Mia Parola.
Non giudicare e non sarai giudicata, non condannare e non sarai condannata.
A tutti porta il Mio Amore, parla della Mia misericordia, e sarai trattata con altrettanta misericordia.
Così sia per Maria.
[6/122] 18 settembre 1985 - ore 7 - pensando alle tecniche per pregare col corpo.
Non è l’atteggiamento del corpo che determina l’incontro con Me, ma l’atteggiamento della mente e del cuore e della volontà che vuole incontrarsi e crede nel suo Creatore.
Così sia per Maria.
Taci e ascolta, Io ti parlo.
Ognuno prende conforme vuole. Qualcuno prende niente, qualcuno prende a metà, qualcuno prende tutto e beato costui il cui cuore è aperto.
[6/123] 18 settembre 1985 - ore 9 - alla Comunione.
Non è la posizione esteriore quella che conta, ma quella interiore.
Sii retta nello spirito, non volgerti né a destra, né a sinistra, non volgerti indietro, ma va avanti guardando in Alto davanti a te e vedrai la Luce.
Così sia con Maria.
[6/124] 27 novembre 1985 - alla Comunione.
Sii umile, sii semplice, non preoccuparti delle cose e delle dicerie del mondo.
Cammina con lo sguardo fisso a Me e non cadrai in tentazione.
Così sia per Maria.
[6/125] 8 dicembre 1985 - ore 8
Io sono il Trascendente, per chi non Mi conosce e non Mi sente, sono l’Immanente per chi Mi crede, Mi sente, Mi ama. Anche tu sei Cielo quando Mi senti.
E così sia per Maria.
[6/126] 13 dicembre 1985 - alla Comunione.
Non tu, ma Io ho scelto te, perciò tu, se Mi ami, ascolta la Mia voce, senza timore e trasmettila.
Così ho fatto con Giovanni della Croce, ultimo dei tre grandi Giovanni della storia. Poi la gloria.
La storia passa, la gloria resta per sempre, ma l...
[6/127] 1 gennaio 1986
Il mistico è colui che crede totalmente, ama grandemente e ascolta con fiducia.
Così sia per Maria, anche per te.
[6/128] 3 gennaio 1986
Il mondo ha bisogno di segni, il mondo ha bisogno di santi, i santi portano sul loro corpo i segni del divino, perciò il mondo li cerca e li ama. I santi sono canali, mezzi, espressioni del Dio amato, conosciuto, creduto.
Così sii anche tu.
Così sia per Maria.
[6/129] 11 gennaio 1986
Quando tu Mi vuoi vedere con i tuoi occhi, non Mi vedi.
Quando tu Mi vuoi razionalizzare con la tua mente, non Mi comprendi, ma se tu taci, ascolti, chiudi gli occhi della tua mente per aprirli al Cielo, tu Mi senti.
Così sia per Maria.
[6/130] 11 gennaio 1986 - alla Comunione.
Non Mi puoi inquadrare nella tua mente.
Lascia trasbordare il Mio Cerchio dal tuo quadrato e vedrai il Cerchio allargarsi all’Infinito.
Così sia per Maria.
[6/131] 19 gennaio 1986 - ore 7,20
E’ l’uomo che crea il mistero. L’uomo vive nel mistero, l’uomo cerca il mistero.
Il mistero sono Io, Io Luce, Io mistero per l’uomo che anela alla Luce.
GuardateMi e Mi vedrete, credeteMi e Mi farò palese, sentiteMi e vi sarò presente, amateMi perché Io vi amo, Mie creature pensanti! E il mistero sarà svelato.
Così sia per Maria.
(Cosa vuol dire?).
E’ il desiderio e la volontà dell’uomo che Mi cerca, che ha bisogno di Me come ha bisogno della luce e dell’aria per vivere, quello che determina, prima o poi, l’incontro con Me.
La volontà dell’uomo si incontra con la Mia volontà di amore e saremo due nell’Uno.
Io Uomo-Dio conosciuto, amato, mangiato dall’uomo e lo spirito dell’uomo sarà uno con lo Spirito Santo (immagine nella Realtà = specchio).
[6/132] 26 gennaio 1986
Vedi le montagne? Ci sono e sono belle, ma molti non le vedono, non le guardano.
Anche tu non le vedi quando sono immerse nella nebbia e nelle nuvole, e ciò succede spesso.
Eppure le montagne esistono anche se nessuno le vede.
Così è per Me, IO SONO, ma pochi Mi guardano, pochi Mi cercano, o, se sanno che esisto, Mi cercano poco e nella nebbia. Si stancano e preferiscono stare ai piedi della montagna, dove si mangia l’erba anche se c’è nebbia. Bisogna salire, faticare, per vedere l’orizzonte sempre più vasto di mano in mano sali.
Lassù c’è il Sole che dirada la nebbia e brilla in eterno. Sali!
Così sia per Maria.
[6/133] 27 gennaio 1986 - alla Comunione.
Non puoi dire: Io sono, se non sai donde vieni, perché sei nel tempo, dove vai a finire.
IO SONO, al di là del tempo, al di sopra, al di sotto, in mezzo allo spazio, Io sono l’Infinito.
Tu piccolo uomo vieni da Me, in Me sei sempre stato, ma da Me sei uscito per renderti cosciente di Me e di te.
Quando tu comprenderai questo, comprenderai anche il perché sei qui, dove sei destinato, e comprenderai te stesso perché in te conoscerai Me.
Così sia per Maria.
[6/134] 31 gennaio 1986 - alla Comunione.
Accetta il mistero, ti sarà svelato un po’ alla volta, all’infinito.
Non avere troppa fretta, ma segui l’iter del tempo, per ora.
Così sia per Maria.
[6/135] 26 febbraio 1986
(Dio nostro, allarga i confini della nostra mente tanto limitata, Signore dell’Universo e di tutto, fa che l’uomo Ti percepisca di più, sempre di più. Signore Gesù, Tu hai sublimato il Tuo Corpo, sublima la persona umana, fa che vada oltre la ragione per sentire Te, comprendere l’immensità del Tuo Essere e del suo essere imprigionato ora nel corpo terreno, temporale. Allarga gli orizzonti dell’uomo di oggi e di domani, perché si incontri presto, sempre più presto, con Te Dio-Tutto. E saremo felici).
E così sia per Maria.
[6/136] 26 febbraio 1986 - alla Comunione.
Soltanto attraverso le sbarre della prigione terrena, voi uomini vedete qualche spiraglio di Luce.
Prigione temporale fatta: di scienza, di ragione, di interessi umani e terreni piccoli e per voi estremamente grandi, queste sono le sbarre che vi tolgono la visione dell’Immenso, del Vero, del Bello.
Aprite gli occhi attraverso le sbarre e vedrete sempre più la Luce.
Così sia per Maria.
[6/137] 3 aprile 1986
... AscoltaMi. Io sono la Luce, tu sei l’ombra. Se Io ti illumino, tu sei nella Luce, vivi, vedi. Se tu Mi volti le spalle vedi la tua ombra ma non vedi Me, perciò cammini a ritroso vedendo sempre davanti a te la tua ombra più lunga o più corta conforme ti allontani o ti avvicini a Me Luce.
Se tu ti fermi quando non vedi più la tua ombra, perché sei arrivata allo Zenith, ti volti e Mi vedi, Io sto sopra di te, ti illumino dall’Alto e ti avvolgo completamente. Questa è la gloria.
Questo è l’uomo, immagine Mia, che si scopre realtà perché è illuminato dalla Luce. Tu vedi te stesso illuminato, immerso nella Luce, e vivrai e camminerai non più a ritroso ma per sempre verso la Luce infinita, e non vedrai più la tua ombra.
[6/138] 1 ottobre 1986
Presenza di Dio per l’uomo:
· Antico Testamento: Dio nella nube, nel fuoco (simbolo). Invisibile.
· Nuovo Testamento: Dio incarnato, sulla terra, nel tempo. Visibile.
· Terzo Testamento (era nuova): Spirito di Dio nell’uomo. Invisibile ma sensibile.
[6/139] 6 ottobre 1986
Gloria = potenza totalizzata e totalizzante in eterno l’Amore.
Comunione = comune unione del Padre con i figli, dei figli che si sentono fratelli fra loro perché figli dello stesso Padre.
Simbolo e preambolo della comune unione di tutti i figli coll’unico Padre e fratello: Gesù Cristo. Unità finale.
[6/140] 4 febbraio 1987
Sei libera di accettare o rifiutare gli impulsi trascendenti...
Tutta la creazione è emanazione dell’Essere Assoluto, ma l’uomo sapiens è la creatura più simile al Creatore, perciò dotata di libertà e quindi di volontà cosciente.
Dall’Angelo al demonio, questi i due poli della creazione entro i quali ruota tutta l’umanità creata (libera) e alla fine, redenta.
Così è.
... (Signore Tu sai, Tu puoi, Tu vuoi. Signore fa Tu!).
Io rispetto la libertà e la volontà di ogni creatura sapiens, nel tempo.
Ogni dono è dato per raggiungere, alla fine, l’Amore. Così tutti saranno uno, prima o poi, coscientemente.
Beato colui che, nel tempo, sceglierà Me soprattutto e soprattutti.
[6/141] 7 giugno 1987 - ore 8
Cor meum inquietum est, donec requiescat in Te.
Non annullamento della persona, ma annullamento del movimento disordinato nella ricerca.
Quiete è riposo, tranquillità dello spirito della creatura che entra nella pace del Creatore ritrovato.
Questa è la gloria: comunione nella pace, dinamismo gioioso dello spirito nello Spirito Santo.
[6/142] 11 luglio 1987 - ore 1,30
Allarga, allarga la conoscenza della Realtà vivente in mezzo a voi, piccoli uomini amati e miscredenti. Io sono presente in mezzo a voi, sono con voi sempre fino alla fine dei secoli (cfr. Lc 17,20-21). Così Mi vedrete quando passerete dal tempo all’eternità, dove Mi conoscerete sempre più intimamente.
Questo è l’Amore presente in chi Mi crede e Mi ama e Mi sente.
Anche tu sei Cielo quando Mi senti, e così è e sarà per ciascuno di voi uomini credenti e amanti. Questa è la Mia Presenza Reale, ovunque c’è uomo credente nello Spirito.
Così è con Maria.
SentiMi nella brezza leggera che ti accarezza, sentiMi nel Soffio, sentiMi in chi Mi cerca e Mi ama, Io sono in voi, Mie creature amanti, il Dio presente parlante.
SentiMi, ascoltaMi, credi e ama. SentiMi, sentiMi, Io ti parlo.
Così è.
[6/143] 7 novembre 1987
Tre sono gli stadi dell’incontro con Dio.
· Meditazione. L’io mentale, positivo, cerca Dio, si sforza di penetrare con l’intelletto la Verità. Studia la Parola, cerca di comprenderne il senso profondo, vero, è illuminato dallo Spirito che si cela nella Parola. E’ questo il primo incontro con l’Assoluto.
· Il secondo stadio è l’adorazione. C’è ancora la presenza dell’io mentale, ma unito alla adesione del cuore. Credo, amo, mi prostro davanti all’Assoluto, ne riconosco la Superiorità, la Paternità. La creatura si sottomette al Creatore e lo adora.
· Il terzo stadio è la contemplazione. Lo spirito della creatura si unisce con lo Spirito Santo. Sparisce l’io mentale, l’io emotivo, la creatura vive in unità con lo Spirito. La dimensione terrena, è trascesa e la creatura contempla il suo Creatore. Questa è l’unione.
(Ma come c’entra la volontà in questo cammino?).
Nel primo e nel secondo stadio è necessaria perché è la volontà umana che cerca, che vuol ascendere e accedere al divino. Anche se la volontà terrena dell’uomo è sempre spinta e suscitata dall’Alto, all’inizio.
Nel terzo stadio la volontà umana si incontra, spontaneamente, con la volontà Divina.
Questa è l’unità della Realtà (Dio) con la Sua immagine (uomo).
Così sia per Maria.
... Oggi siete alla soglia della meditazione (primo stadio): entrate in massa, fedeli ricercatori, oltrepassate la soglia del tempio (riti, preghiere, abitudini sacre), e vi inoltrerete verso i Sancta Santorum, dove adorerete e alla fine contemplerete l’Assoluto Infinito.
Il tempio di Gerusalemme è stato distrutto.
Il corpo di Cristo, tempio dello Spirito, è stato distrutto e poi sublimato.
Il tempio dello Spirito nel cuore dell’uomo non sarà più distrutto ma vivrà in eterno.
[6/144] 9 novembre 1987 - ore 8
Come in un film tu hai la sensazione di vedere, sentire, percepire le persone che si muovono, parlano, agiscono sullo schermo e ti immedesimi in quelle persone al punto tale da avere la sensazione di toccarle, così è stata la situazione dei discepoli, cominciando da Maria, quando hanno visto il Signore risorto.
Sensazione psichica talmente forte da sembrare fisica.
La presenza del Risorto, corpo psichico, che passava dalle porte chiuse, e appariva e scompariva, ora in un luogo ora in un altro, e appariva a chi lo pensava, lo cercava, lo amava, era presenza reale visibile e tangibile ma in una dimensione diversa da quella materiale di prima. Non più materia fisica, ma sublimata. Apparenza fisica ma sostanza sublimata.
Passaggio: dalla realtà fisica (visibile, tangibile nella dimensione terrena) alla realtà psichica (sensibile ancora nel tempo) alla Realtà spirituale, Essenza eterna (percepibile pure nel tempo dall’uomo che crede, cerca, ama, percepisce e vive nel suo intimo questa Presenza reale ma sublimata).
Questo è lo Spirito del Dio vivente in eterno e scopribile, percepibile in eterno, dall’uomo fedele e amante.
Questa è la presenza reale del Dio vivente che si rende sensibile all’uomo amante: nell’Eucarestia e in ogni situazione in cui l’uomo Lo cerca, Lo crede, Lo ama.
La meditazione, l’adorazione, la contemplazione è luogo (tempio), è momento (tempo) d’incontro con la presenza reale dello Spirito. Spazio e tempo servono all’approccio con lo Spirito (sulla terra). Poi il cammino verso l’Unità.
Così sia per Maria.
[6/145] 10 novembre 1987
Buddismo (?) = avidìa (?), mancanza di Vis, staticità, non dinamismo, passività, stop.
Tutto è fermo senza più bisogni né desideri, ma questa è la morte dello spirito che guarda solo sé stesso e desidera la pace e la raggiunge con l’inerzia. Questo è il nichilismo. Annullamento della personalità, ma annullamento anche della spiritualità.
Lo spirito, invece, è dinamico, sempre in ricerca, in espansione, mai fermo, sempre in movimento qui sulla terra. Nella Vita oltre la vita la personalità andrà sempre più scomparendo con la purificazione dalle scorie terrene, sarà continuamente in ascesa e in espansione la comprensione del suo essere in rapporto con l’Essere supremo, Causa prima del suo essere, e punto di riferimento luminoso, gioioso della creatura che comprende sempre più da vicino la gloria del suo Creatore.
Questa è la gioia (nirvana) continuamente goduta dallo spirito evolventesi all’infinito verso l’Infinito.
Movimento nella quiete (pace), questa è la gloria.
Così è per Maria.
[6/146] 11 gennaio 1988
(Gv 20,1-18) Maria di Magdala = simbolo del fedele, amante, ma in ricerca.
Va, si muove verso Gesù nella tomba (sconosciuto) la mattina presto, mentre è ancora buio. Il primo movimento del ricercatore è ancora nel buio (non conoscenza).
Vede la pietra rimossa, tolta dall’ingresso della tomba. La pietra ha un senso ambivalente: pietra d’inciampo (chiusure mentali, tradizioni, superstizioni, riti, ecc.), o pietra-roccia = fede che apre l’ingresso a una visione più chiara, visione di una realtà nuova.
Non più un morto, ma un vivo. Dapprima poco conoscibile, perché ha cambiato aspetto. Non più la visione dell’uomo-Cristo, ma dell’Uomo risorto (Maria lo crede il giardiniere = visione terrena). Passaggio dalla visione fisica a una visione psichica-intellettuale, alla visione spirituale, sperimentata dal cuore del credente.
Maria sente la voce di Gesù e Lo riconosce nel suo cuore. L’emozione supera l’intelletto e fa sentire la Verità nuova. Il Risorto si fa sentire al rinato. «Se non rinascerete non entrerete» (Gv 3,3-7).
[6/147] 29 febbraio 1988 - mattina.
Nel mondo, specialmente oggi, ci sono tre categorie di persone: gli altissimi, i medi, e i piccoli.
· Gli altissimi sono quelle persone che hanno in sé - consapevolmente o più spesso inconsapevolmente - intelligenza e volontà di Amore.
· I medi sono quelli che credono di amare Dio e il prossimo, ma sono molto presi dal loro io di superficie. Presunzione, abitudine, senso del dovere, obblighi devozionali, paura del danno (castigo, inferno) da subire, spingono tali persone ad essere pii e onesti.
· I piccoli sono i semplici (puri di cuore), i vuoti di scienza e di sapienza, sono coloro che si sentono bisognosi di Verità e di Amore.
Ai primi e a questi ultimi interessano questi scritti, non a quelli che si ritengono già conoscitori o maestri di Verità. A questi sarà tolto anche quello che hanno perché non conquistato con sforzo e non cercato per amore dell’Amore, ma per amore di sé stessi.
Ama e cerca l’Amore e donerai amore vero.
Così sia per Maria.
[6/148] 8 aprile 1988 - alla Comunione.
Io sono con voi sempre, fino alla fine dei secoli, ed oltre. Questo sia l’insegnamento per le persone che Mi cercano con cuore sincero. Io con voi, in voi, per voi, piccoli uomini amati, non temete, sentiteMi vicino sempre.
Così sia per Maria.
[6/149] 21 maggio 1988 - ore 8,30
Santità = tensione massima e continua verso il Creatore; imitazione costante dell’Uomo-Dio; annullamento di sé; amore prodigo e disinteressato per il prossimo.
Così sia anche per te con Maria.
[6/150] 22 maggio 1988 - ore 7,30
(Dio tu esisti. Dio tu sei Amore.
Dio tu ci hai voluto perché anche noi esistessimo,
perché anche noi amassimo, anche noi godessimo del Tuo Amore.
Dio fa che noi comprendiamo questa Tua esistenza di Amore,
fa che anche noi viviamo qui per amare tutti quelli che esistono e non comprendono il perché della loro esistenza, perché non hanno sentito ancora il Tuo Amore e non sentono amore per gli altri,
non amano perché vivono chiusi nel loro egoismo.
Dio facci sentire il Tuo amore perché lo trasmettiamo a tutti i vicini: familiari, amici, ed estranei,
e i lontani sconosciuti ma bisognosi di amore.
Dio fa che siamo uniti tutti nel Tuo Amore).
Così sia per Maria.
Immergiti negli altri e sarai unita a Me. Dimenticati di te e sarai uno nell’Uno consapevolmente.
Così con Maria.
[6/151] 25 maggio 1988 - ore 8
Non voler localizzarMi in un luogo specifico del tuo corpo. Né luogo né spazio Mi costringono, ma Io sono Onnipresente. Dove l’uomo Mi cerca, Mi sente, Mi crede, Mi ama, lì Io sono.
Cervello e cuore sono organi dell’uomo, ma sono simboli di una sede dove Io Mi manifesto.
L’inconscio, ora, è stato scoperto come sede, pure, della Mia presenza. Più comprensibile all’uomo moderno è questa sede, e più adatta per un suo ragionamento sulla Mia Presenza. Ma tutto è limitato dal vostro linguaggio, dal vostro pensiero ancora limitato da schemi, luoghi, spazio e tempo.
Ma Io sono oltre i vostri limiti, ma entro in tali limiti, così come ho fatto incarnandoMi in un corpo umano (Gesù di Nazaret), per renderMi più accessibile a voi, piccoli uomini amati.
Io in voi, Io con voi, Io dentro e fuori di voi nell’infinito all’infinito.
Così è.
(Grazie Signore, aiutaci a sentirTi ovunque e sempre).
[6/152] 27 giugno 1988 - ore 8,30
Ogni santo è figlio della sua epoca. Santo è ogni credente che vive totalmente in imitazione di Cristo, Dio vivente sulla terra. Ogni santo è frutto del suo tempo ed esemplare per i posteri.
Il santo è colui che reagisce all’andazzo negativo del suo tempo vivendo all’opposto: da ricco libertino a povero nello spirito e nella carne (es. San Francesco). Santo è pure colui che vive le leggi mondane del suo tempo devolvendole alla sequela del Dio vivente per portarlo nel suo ambiente (es. Sant’Ignazio soldato di Cristo).
Santi diversi, vite e cammini diversi, metodi e realizzazioni diverse, ma unico fine è l’imitazione di Cristo.
Povertà, disciplina del corpo e della mente, ricchezze materiali usati per conquistare le ricchezze dello Spirito, tutto serve al santo per raggiungere il Padre, imitando il Figlio, seguendo lo Spirito. Ma i santi vivono nel loro tempo e sono esemplari per ogni tempo. Ma la loro proposta di vita è mutevole conforme l’evoluzione della mentalità dell’uomo che la assume “a posteriori”.
Il santo propone e vive un cammino verso Dio, ma il suo cammino si deve evolvere nel tempo conforme le nuove mentalità lo recepiscono e lo realizzano con sistemi, mezzi, strutture adatte ai nuovi tempi.
Lo Spirito è Uno, il mezzo per viverlo è diverso di tempo in tempo.
«Non si può mettere una pezza nuova nel vestito vecchio. Il vino nuovo ha bisogno di otri nuovi» (Mt 9,16-17).
Così sia per Maria.
... La Chiesa si faccia ricca di Spirito Santo ma povera nella carne.
Così sia con Maria.
[6/153] 29 settembre 1988 - alla Comunione.
(Come sono lontana da Te mio Dio!).
Sei lontana da Me uomo, ma sei vicino a Me Dio.
(Che differenza c’è?).
Con Dio non si ragiona, si ama! E’ questa la differenza fra chi Mi considera in modo antropomorfico e chi Mi sente in modo spirituale.
AmaMi sempre, senza troppo definirMi con mentalità umana terrena.
Così sia con Maria.
[6/154] 18 dicembre 1988
(Dove sei Signore?).
Il Regno di Dio è dentro di voi. Dove c’è il Regno esiste il Re.
(Ma questo è un discorso teorico).
E’ teorico perché lo sai, è pratico perché lo senti, Mia creatura credente, amante e fedele. Vivi in pace nel Mio Regno e tutto ti sarà dato, ciò di cui hai bisogno per vivere in pace e perché tu lo trasmetta a chi è suddito ma non conosce il suo Re e si lascia dominare dal principe di questo mondo.
Vivi in pace e canta: «Venga il Tuo Regno» (Mt 6,10).
Così sia con Maria.
[6/155] 22 febbraio 1989
Dio si fa conoscere (manifestazioni):
· Antico Testamento: Dio nel fuoco (roveto), nella nube (Era del Padre).
· Nuovo Testamento: Dio incarnato in Gesù Cristo (Era del Figlio).
· Nuovissimo Testamento: Dio nella coscienza dell’uomo (Era dello Spirito Santo).
Chi è in ricerca, Mi troverà, se è costante nella ricerca e vuole liberarsi dalle tenebre terrene. Chi è sepolto negli interessi temporali, non sente il Mio richiamo, non cerca la Luce e rimane nelle tenebre angoscianti.
CercateMi e Mi troverete nell’amore vero.
Così sia per Maria.
[6/156] 3 luglio 1989 - dopo l’incontro di preghiera con un gruppo carismatico a Chiaravalle.
E’ l’incontro fra Dio e l’uomo cosciente e credente nel Salvatore Cristo che opera la salvezza.
Così è.
(Signore, sono vere tutte le apparizioni, i messaggi che oggi si moltiplicano dappertutto?).
E’ il cammino dell’uomo terreno verso il Cielo. Per chi cerca, il Trascendente si manifesta conforme l’intensità della fede del credente e conforme la sua capacità di recezione.
Oggi molti Mi cercano, dapprima attraverso segni che li attirano e li stupiscono, poi la fede si razionalizza, poi si evolve per raggiungere il Trascendente nelle Alte Sfere.
La fede, sulla terra, è in continua espansione e maturazione. Più il credente sale, ama, più si affina la sua fede e non avrà più bisogno di “segni”, ma la visione e l’incontro col Trascendente sarà sempre più limpida ed immediata. Il Cielo si abbassa e si adatta alla mentalità terrena del fedele che sempre più si eleva verso un incontro luminoso.
Così è per Maria.
[6/157] 6 luglio 1989
Io sono Uno, semplice, infinito.
Quanto più l’uomo Mi cerca elucubrando con la sua ragione intrisa di categorie e pregiudizi umani, terreni, tanto più svisa il Mio essere.
CercateMi col cuore, uomini amati, è l’amore che vi fa incontrare con Me, non la mente raziocinante! Io sono Uno, semplice, infinito. Se non Mi amerete come fanciulli non entrerete nel Mio Regno che è regno di amore.
Così sia con Maria.
(Dio mio, come siamo lontani da Te!).
No, siete fra le Mie braccia!
(Signore, ma io sono pazza a scrivere queste cose!?).
Sì, sei pazza d’amore, come ti ho chiesto in principio del tuo cammino cosciente verso di Me. Va avanti e canta. Io sono con te.
Così è.
[6/158] 19 settembre 1989
(Ma dove sei Signore?).
Non c’è un “dove” o un “quando” per Me, ma ovunque, dove uomo Mi cerca Io sono. Sempre, da sempre e per sempre Io sono. Non hai ancora capito, piccolo uomo, che tu sei (esisti) perché Io sono!?
«Qual è il Tuo nome?» Mi ha chiesto l’uomo (Mosè) che Mi ha incontrato sul monte: «Jahve, Io sono» (Es 3,13-14). L’Essere eterno, il Dio dei vivi e non dei morti - coloro che Mi ignorano -.
«Prima che Abramo fosse, Io sono» (Gv 8,58), così ho detto durante la Mia parentesi terrena.
Io sono il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe. Io ho scelto un popolo perché Mi conoscesse e ne tramandasse ai posteri la conoscenza. Quel popolo Mi ha abbandonato quando sono sceso visibilmente in mezzo alla sua gente, Mi ha crocifisso perché non ha capito che Io sono il Padre che scende al suo livello per insegnare, più visibilmente per lui, come vivere da uomo, figlio del Dio vivente, e parlante come un fratello. Ho ripreso un popolo di credenti in Me: Dio incarnato, morto e risorto per mostrare alla Mia creatura come risorgere.
Io Padre, Io fratello maggiore dell’uomo, nella carne.
Io maestro, Io Redentore dell’uomo debole e deviato dal maligno.
Io sono “Dies”, Giorno Eterno, Luce che non nasce e non tramonta.
Io sono, e voi Mie creature siete da Me, per Me, con Me da sempre, ma sempre più coscienti del vostro essere derivato da Me Essere eterno.
Camminate e camminerete all’infinito verso la Luce che non tramonta mai.
Così è.
[6/159] 24 settembre 1989
Tutto quello che l’uomo vede, percepisce con i sensi, con la mente e con il cuore qui sulla terra, nel tempo, è segno di una Realtà che lo trascende, ma esiste nel profondo del suo essere e diventa “conscio” nella sua mente, attraverso questi segni esterni tangibili e comprensibili per l’uomo limitato da categorie razionali che si esprimono con un linguaggio normale e comprensibile da tutti gli uomini che vivono nel tempo. Quanto più l’uomo si avvicina all’Infinito tanto più riesce a trascendere tali categorie umane, terrene e a coglierne i “segni” eterni.
“Così”... “come”, questo è il senso della vita terrena rapportata alla Vita oltre la vita.
Comincia fin d’ora, piccolo uomo, a entrare in questo rapporto universale e eterno, e comprenderai e vivrai le realtà terrene con uno spirito che ha sapore di eterno.
Così sia con Maria.
... Pane per il domani è questo Mio dire di oggi, perché è preambolo di una realtà comprensibile sempre più dalle generazioni prossime e future la cui mente sarà affinata dalla evoluzione del loro “essere”, spinto da vibrazioni sempre più veloci. L’energia pesante (con vibrazioni lente) si sta movendo con velocità sempre maggiore.
Questa è la teoria della sublimazione. I posteri la comprenderanno sempre più.
Solo così tutti saranno “uno nell’Uno”.
Così sia per Maria.
(Ma Signore, non è possibile che gli uomini oggi accettino questo linguaggio è troppo astratto e lontano dalla loro mente immersa in categorie concrete e tangibili!).
Perciò ti ho detto che è pane per il domani!
Ma come oggi l’uomo moderno capta un S.O.S. lanciato da un altro uomo vivente su un altro emisfero della terra, e comprende la teoria delle onde magnetiche ecc., così domani l’uomo più evoluto comprenderà la teoria della sublimazione, che tradotta in termini concreti oggi (linguaggio di Gesù oggi comprensibile) si esprime così: «Se non rinascerete non entrerete nel Regno» (Gv 3,3-7).
Rinascita dell’uomo nello Spirito, questo è il cammino dell’uomo terreno verso la sublimazione, che lo farà diventare uomo spirituale, divinizzato. «Facciamo l’uomo a nostra immagine» (Gen 1,26).
Da uomo terrestre, a uomo celeste.
Così sia.
Due sono le strade che possono portare avanti l’uomo in questa sua evoluzione: la strada del cuore (emozione, sentimento, amore viscerale, entusiasmo, ecc.), e la strada della mente (speculazione, intuizione razionalizzata, logica, filosofia, teologia, ecc.).
Tutte e due le strade si riuniranno e sfoceranno in una unica via maestra: la contemplazione.
«Io sono la Via, la Verità, la Vita» (Gv 14,6).
Così è.
(Grazie Signore!).
[6/160] 25 settembre 1989
Tutte le religioni partono da un unico presupposto: la ricerca dell’Assoluto e tendono tutte ad una unica Meta: l’incontro e l’unione con l’Assoluto. Tutte le religioni hanno sentieri comuni o molto simili tra di loro: l’amore per Dio e per il prossimo, la purificazione del proprio io attraverso strumenti simili (mortificazione, distacco dai beni materiali, riti, preghiere, sacrifici, ecc.).
In tutte le religioni il cammino verso l’Assoluto è una continua ascesi faticosa ma anche gioiosa perché porta a una liberazione dai lacci e dalla pretese del mondo.
Ma mentre nelle altre religioni: orientali, primitive o misticheggianti, l’interesse primario è rivolto alla persona che si vuole elevare, purificandosi dalle scorie terrene, e tale purificazione deriva e si conquista e realizza per volontà e capacità propria, nella religione cristiana tale purificazione e quindi la salvezza finale, si realizza per volontà e con l’aiuto potente del Creatore fattosi uomo, morto e risorto per salvare l’uomo Sua creatura.
I cammini religiosi sono simili fra loro, ma mentre il cammino di ascesa del buddista, o altro credente, si ferma a metà strada per guardare l’orizzonte dall’Alto pensando di aver raggiunto faticosamente la vetta - dopo eventuali reincarnazioni che gli servono, a suo modo di vedere, per una sua ulteriore purificazione -, nel credente in Cristo la vetta è sempre più in Alto, ma il fedele cristiano sa che c’è un Capo cordata (Gesù Cristo) che aiuta, sostiene, indica la via, solleva in alto la creatura che cammina verso l’infinito con Lui.
Nella religione cristiana c’è un “Più” che manca nelle altre religioni che sono preambolo di questa unica e totale religione dove tutte le pecore saranno in unico ovile sotto un unico Pastore (cfr. Gv 10,1-16). Perché tutti siano: uno nell’Uno.
Così è per Maria.
Nelle religioni primitive la creatura salva sé stessa, nella religione cattolica il Creatore salva la Sua creatura.
Nelle religioni primitive la creatura si annienta nell’Assoluto, nella religione cristiana la creatura vive sempre più nella consapevolezza del suo essere immagine dell’Essere Assoluto a cui rassomigliare all’infinito.
«Siate perfetti come il Padre» (Mt 5,48).
[6/161] 18 ottobre 1989
«Io sto alla porta e busso, se uno Mi apre Io entro» (Ap 3,20).
«Chi Mi ama ascolta le Mie parole, è amato dal Padre, Io verrò da lui con il Padre Mio e abiteremo con lui» (Gv 14,23). Il Regno di Dio è dentro di voi, (inconscio da scoprire).
[6/162] 21 ottobre 1989 - alla Comunione.
Io sono in te, Io sono fuori di te, Io sono in tutti quelli che Mi cercano con cuore sincero.
Ma in chi non Mi vuol riconoscere, Io urgo e alla fine tutti Mi incontreranno e saranno tutti uno nell’Uno.
Così è.
[6/163] 10 novembre 1989 - ore 2
(Nell’uomo c’è). L’autopercezione di un Regno che esiste oltre l’ “io”, in questo Regno Io esisto e l’uomo Mi può scoprire se Mi cerca con cuore sincero.
“Io sono” e urgo nell’inconscio dell’uomo aperto alla Verità, all’Amore, alla Giustizia. Lì Mi cerchi G.P., lì Mi cerchi Mi., lì Mi cerchi Ma., lì Mi cerchi D. e tutti coloro che vivono la crisi esistenziale della mezza età.
Io li attendo perché li amo.
Così sia con Maria.
[6/164] 4 marzo 1990 - ore 7
Non aver paura! La paura è segno di un vuoto, di una solitudine nella quale l’uomo, solo, si sente avvolto. Quando l’uomo smarrisce la strada, non sa dove andare, non ha un punto di riferimento, non ha un punto di appoggio, si sente precipitare nel buio ed ha paura. E il buio si riempie di fantasmi irrazionali e inesistenti ma densi e pregnanti la mente e i sensi dell’uomo solo, che vive queste presenze fantastiche in modo allucinante.
E la fantasia negativa di tale uomo galoppa sempre immersa in questi fatti irreali, ma pensati dalla sua mente buia e sconvolta dalle forze tenebrose, e crea continuamente fantasmi e fatti spaventosi che terrorizzano la sua mente, e il suo cuore è oppresso da tali fantasie e batte in modo disordinato, con ritmo accelerato, e le pulsazioni si fanno sempre più frequenti, tanto che l’uomo impaurito si sente soccombere, teme di morire, è paralizzato nei suoi movimenti interiori ed esteriori, è solo, nel buio riempito dai suoi fantasmi. E l’uomo impaurito continua, nella sua mente a girare a girare a vuoto, cercando la luce, cercando un punto di appoggio che non trova, un punto di riferimento che non sa dove e quale sia. E si dispera, si sente morire, desidera morire per finire l’incubo. Questa è la paura dell’uomo che non sa, non cerca, non crede, non vuole la Luce.
Ma se tale uomo-impaurito dalle forze negative che pullulano nella sua mente creando fantasmi paurosi e tenebrosi, o facendogli vedere e sentire solo il buio animato di tali fantasmi, o il nulla della sua vita terrena, cerca la Luce, chiede la Luce, vuole la Luce, prima sperata, poi pregata, la Luce verrà e un po’ alla volta gli toglierà dalla mente il buio e i fantasmi spariranno, si dissolveranno nella Luce che prima filtra nelle tenebre, poi sempre più illumina quella mente (prima ottenebrata dalle maligne paure) e farà rivivere quell’uomo e lo aiuterà a trovare la Via, la Verità, la Vita.
Io sono la Luce, chiedete e vi sarà aperto e la paura svanirà perché avrete trovato il punto di riferimento, il punto di appoggio per non camminare nel buio. E la Luce vi illuminerà sempre più, e la gioia riempirà il vostro cuore, e l’Amore regnerà in voi e non vi sentirete più soli ma in compagnia dei figli della Luce, che cercherete e troverete sempre più numerosi e vi unirete a questa schiera luminosa che cammina unita, illuminata dalla Luce che attira, riscalda, e riempie i cuori e le menti della Sua Luce, della Sua gioia, del Suo Amore.
Così sia per Maria.
[6/165] 6 settembre 1990 - ore 3,40
Il Tutto e l’Uno combaciano.
Il Tutto è Uno e l’Uno è il Tutto.
Io sono il Tutto, Io sono Uno.
AmateMi nel tutto (il visibile), cercateMi nell’Uno (l’Invisibile).
Così è.
[6/166] 6 settembre 1990 - ore 9,40 - in chiesa.
La creatura è in espansione: dall’uomo bruto, all’uomo sapiens, all’uomo consapevole di sé e degli altri, all’uomo consapevole della sua origine e del “fine” della sua vita: conoscere il Padre, imitare e unirsi col Figlio per crescere nella consapevolezza dello Spirito Santo.
Questo è l’iter e il traguardo della creatura sulla terra. Poi il volo infinito e cosciente.
Così è e così sia con Maria.
L’importante è il rapporto consapevole con Me.
[6/167] 23 settembre 1990 - ore 8,15
La vera, autentica pazzia d’amore non è né sensuale, né sessuale, né razionale, né intellettuale, ma è follia dello spirito immerso nello Spirito. E’ tensione, desiderio infinito, cammino verso la Luce, Luce di Amore che pervade e invade l’amante e lo riempie di gioia, di sicurezza, di benessere tale da non desiderare nulla di più di quella unione. Pazzia d’amore è tensione e cammino in comunione con l’Amato che si lascia sfiorare, poi procede per farsi rincorrere e poi si ferma, si lascia sfiorare, dà gioia e poi procede, sfugge e ritorna.
Questo il cammino infinito del pazzo per amore che rincorre all’infinito l’Oggetto del suo amore.
Così è e sarà all’infinito.
[6/168] 25 settembre 1990
Oggi si sta vivendo una nuova era.
E’ in atto una rivoluzione, nella mente dell’uomo, che si può paragonare alla rivoluzione copernicana. Non più l’uomo centrato sulla terra nel tempo, ma l’uomo proiettato nell’eternità, al di là del tempo e dello spazio.
La vita dell’uomo comincia ad essere conosciuta non solo nelle sue componenti fisiche-psichiche e minimamente spirituali, ma è la componente dello “spirito” dell’uomo che si sta mettendo in evidenza sempre più. E allora si spalancano cieli e terre nuove e l’uomo comincia a intravedere la sua Vita oltre la vita, la sua continuità nell’ “essere” non più fisico (tangibile e visibile nel tempo e nello spazio) ma vivente nella dimensione dell’Eterno.
Nuova vita dello spirito disincarnato ma libero di volere e di muoversi in spazi infiniti non legati e limitati dal tempo e spazio (irreali), ma tendente sempre più verso la Luce che sostiene, attrae, purifica, illumina, riscalda e rende sapiente l’essere terreno.
«E tutti saranno salati (resi sapienti) col Fuoco» (Mc 9,49). Questa è la Vita oltre la vita che l’uomo oggi comincia a conoscere. Il Fuoco eterno lo illumina sempre più.
Così è e sarà con Maria.
[6/169] 12 ottobre 1990 - ore 15
Vari sono i livelli della mistica. Molte sono le sfaccettature che mostrano i vari livelli del mistico.
C’è il mistico razionale, il mistico sentimentale, il mistico profeta, il mistico maestro di teologia, ecc.
· Il mistico razionale è colui che si incontra con Dio a livello dello spirito illuminato dalla e nella mente.
· Il mistico sentimentale è colui, o più spesso colei, che si incontra con Dio a livello soprattutto di sentimento affettivo. L’amore è la spinta essenziale che parte dal cuore e si effonde in pensieri e parole d’amore. Moto dello spirito amante il suo Creatore e proiettato soprattutto verso il Sacro Cuore.
· Il mistico profeta è colui che parla con Dio, ne intuisce i progetti che si realizzeranno nell’avvenire del popolo di Dio, avvenire prossimo o futuro o addirittura escatologico.
· Il mistico maestro è colui che si incontra con Dio intuendo la strada, i mezzi che portano l’uomo verso il Creatore e ne descrive i tratti fondamentali utili (per il fedele) per seguirne le tracce e diventare Sua immagine sempre più coscientemente.
Tutti i mistici sono vicini e in contatto col Signore che illumina, riscalda, ammaestra, dirige le Sue creature anche attraverso l’illuminazione di tali amanti chiamati e scelti per far fiorire il mondo. Ascoltateli.
Così sia per Maria.
[6/170] 15 ottobre 1990 - in chiesa a Sommacampagna.
Io sono qui, e ovunque l’uomo Mi cerca.
Mi trova nell’amore puro che dà gioia, nell’amore sofferto per il prossimo infelice e bisognoso di aiuto.
Io sono nella ricerca dell’uomo che anela alla Verità.
Io sono nell’Universo e attendo che le Mie creature Mi cerchino ovunque c’è amore, giustizia, carità, verità.
Io sono per sempre e ovunque l’uomo puro spera di trovarMi.
La speranza è l’anticipo della fede, la fede è l’anticipo della Sapienza, la Sapienza è l’anticipo dell’Amore.
Speranza, fede, sapienza, carità sono le vie che portano a Me.
Così è e così sia per Maria.
[6/171] 15 novembre 1990
(Questa notte ho fatto un sogno. Dovevo fare un esame di maturità. Ci hanno dettato un problema di matematica. Non ne capivo niente! Vedevo i miei compagni che sapevano risolvere il problema e un po’ alla volta se ne sono andati. Mi sembrava di essere seduta sulla scala della mia casa di Verona, col foglio del problema sulle ginocchia e speravo che qualcuno mi suggerisse la soluzione, gli altri invece l’avevano già risolto e li vedevo in giardino allegri e abbronzati. Ero sola col mio problema incompreso! Ho sentito dentro di me una voce che mi diceva: “sta calma, rileggi il problema fino in fondo e ragiona, troverai certamente la soluzione”. Io continuavo a leggere solo la prima parte del problema, avevo intuito che dovevo inizialmente fare una scomposizione, poi avrei trovato un quarto - risultato dalla somma dei dati scomposti -. E poi?... Non riuscivo ad andare avanti! Questa mattina ripenso al sogno, cosa vuol dirmi? Forse devo ancora trovare i tre quarti della mia vita che, dopo averla scomposta nei vari fatti accadutimi nel tempo già vissuto, ora me ne ha fatto comprendere solo un quarto, cioè una minima parte di un intero che devo ancora scoprire e vivere? Signore, sono rimasta sola a risolvere questo problema della vita, mia e degli altri, ma chi sono i miei compagni che hanno già risolto il problema, hanno superato l’esame e ora sono contenti e sono abbronzati dal sole nel giardino? Come hanno fatto a risolverlo così facilmente?).
Perché hanno letto il problema fino in fondo, hanno ragionato con la preparazione e lo studio degli elementi basilari della matematica ( = vita) e hanno saputo risolvere facilmente il problema.
Solo chi si prepara con attenzione, costanza, serietà e cerca di comprendere i presupposti della sua vita (problema) può risolverla, alla fine, trovando i tre quarti mancanti a tutti quelli che si fermano a risolvere il primo quarto della loro vita. I presupposti della vita sono spiegati nella Bibbia (Antico Testamento), l’iter di ogni vita è spiegato nel Vangelo (Nuovo Testamento, Cristo Esemplare).
La risurrezione è il passaggio obbligato per trovare i tre quarti ancora mancanti al quarto vissuto nel tempo. Solo nella dimensione dell’Eterno il quarto (vita terrena) si riunirà ai tre quarti mancanti e si farà l’intero. E il problema della vita dell’uomo sarà risolto e l’uomo sarà promosso all’esame, e sarà felice e abbronzato dal Sole eterno.
Così è.
[6/172] 11 gennaio 1991
(Ma a cosa serve la vita terrena se uno la passa senza accorgersi e pensare a Te, Signore?).
Serve al “confronto” fra gioie illusorie e sempre sfuggevoli della vita nel tempo, e la gioia perenne e sempre più accessibile all’uomo entrato nella dimensione dell’Eterno.
L’uomo, finalmente, vedrà il valore del “caduco” cercato nel tempo, e il valore del “perenne” sempre in espansione. Solo il confronto fra il “vero” perenne e il cosiddetto vero transeunte e sfuggevole darà all’uomo il senso della Vita vera non più orientata verso la morte ma verso la gloria.
Così è.
[6/173] 25 marzo 1991
Tutto ciò che vedete qui sulla terra piccoli uomini, è simbolo di una Realtà che un giorno vedrete con gli occhi aperti alla vera Luce. Ora vedete le cose illuminate dalla luce del sole, domani nella Vita oltre la vita vedrete la realtà illuminata dalla Luce del Sole eterno.
Come oggi, così domani. Oggi realtà simbolica, caduca ma immagine di una Realtà eterna sempre più scopribile, riconoscibile, visibile anche nei suoi particolari dall’uomo che apre gli occhi alla Luce della Verità eterna.
Così è.
[6/174] 5 aprile 1991
Fuoco eterno è la rappresentazione dell’ “Essere”. (Colui che è da sempre per sempre = Jahve).
· Il Fuoco è: luce, calore, movimento. Illumina = fa vedere e conoscere la Verità; riscalda = suscita e fa aumentare l’amore; muove continuamente verso l’Alto, fa salire chi si lascia illuminare e riscaldare.
· Il Fuoco brucia le scorie, purifica, fa brillare l’oro ripulito nel crogiolo del Suo Amore eternamente dinamico e perennemente creativo, totalmente gratuito.
· Il Fuoco genera scintille, le sostiene e mantiene con la Sua forza dinamica, propellente verso l’Alto, all’infinito, in eterno.
Così è.
[6/175] 18 aprile 1991 - Sommacampagna.
(Sono stanca, prendimi, non posso più fare niente).
Non tu, ma Io attraverso te. Io muovo l’uomo. Io in voi piccole anime credenti che sapete ascoltare. Trasmettete il Mio Amore. Attraverso voi Io Mi manifesto e faccio sentire al mondo la Voce dell’Eterno che respira nell’uomo.
Io in voi, voi in Me eternamente.
La vita terrena è un inizio, un passaggio da un eterno inconscio a un eterno cosciente dell’Eterno dal quale ogni essere proviene e al quale ritornerà dopo la prova. Basta un attimo di consapevolezza e di adesione al Padre e già l’Eterno è sentito e vissuto nella creatura cosciente. Non la quantità, ma la qualità dell’adesione serve a iniziare la vita eterna. La vita nel tempo è un inizio e una prova. Aprite gli occhi, la mente e il cuore all’eterno Amore e la vita terrena avrà superato la prova. Chi non la supererà nel tempo, con più fatica la supererà nella Vita oltre la vita. Credete, amate e ascoltate l’Eterno che vi ama, vi parla, vi attende.
Così sia con Maria.
[6/176] 11 maggio 1991 - ore 9,30 - in treno.
(Signore, fatti sentire! Non è possibile che Tu Ti lasci nascondere, apparentemente annullare da un negativo superbo e ignorante la Verità!).
Mi sono lasciato annullare sulla terra, il maligno Mi ha messo nella tomba, ma “Io sono” risorto, e sono tuttora e sempre visibile e sensibile all’uomo profondamente credente.
“Io sono” presente sempre, e Mi farò riscoprire anche dopo l’apparente annientamento. “Io sono”.
Così sarà per te, piccola colomba. Parla, non temere le critiche dei cosiddetti sapienti. Dopo il temporale, il sole. Dopo la notte, il giorno. Va, parla e sorridi. Canta e sii felice perché “Io sono” con te.
Così sia. Così è con Maria.
[6/177] 13 maggio 1991 - al cimitero di Sommacampagna.
(Quando verrò qui?)
... Qui non ci sono anni, ma tutto si svolge in periodi susseguenti determinati dalle varie e cangianti situazioni dell’uomo sapiens. Quanto più l’essere umano si espande tanto più cresce (se profondo).
Ci sono periodi di progresso o di stallo (o anche di regresso?). Se l’uomo si immerge nella polvere si ferma (stallo), se si lascia sommergere dal fango, regredisce, se desidera, cerca la Luce si espanderà sempre più.
Così è.
[6/178] 19 luglio 1991 - alla Comunione.
Analogie: «Come in Cielo così in terra» (Mt 6,10).
Così dovete intendere la vita terrena in confronto con la vita eterna.
Così sia con Maria.
[6/179] 21 ottobre 1991 - ore 8,15
Iter dell’essere verso l’Essere:
Dio = Dies
Dies = Giorno
giorno = luce
luce = vita
vita = amore
amore = dare
dare = fare
fare = essere
essere = divenire
divenire = crescere
crescere = alzarsi
alzarsi = sollevarsi
sollevarsi = sublimarsi
sublimarsi = tornare a Dio, immergersi nel Dies-Luce-Amore-Gloria.
Così è.
[6/180] 22 febbraio 1992
Come nella realtà fisica vedi il giorno e la notte, l’alba e il crepuscolo, così nella realtà dello spirito umano ci sono tre fasi di visibilità: la Luce ( = giorno), la tenebra ( = notte) e una fase intermedia ( = alba e crepuscolo) dove esiste un chiarore ma ancora in gran parte offuscato dalla tenebra.
Così nella vita spirituale dell’uomo.
· L’uomo animale vive nella notte dello spirito. Le sue azioni, i suoi desideri, la sua volontà tendono esclusivamente al basso istinto. (Mangiare, sesso, avere, potere, ecc.). La luce dello Spirito non è vista da lui, è nella notte.
· L’uomo sapiens è nella fase intermedia: alternanza di albe e di crepuscoli. Intravvede la Luce: l’intelligenza comincia ad aprirsi, vede, scopre, ricerca in sé stesso e nell’universo le realtà fisiche e psichiche (scienze, filosofia, psicologia, teologia, ecc.). Ma tale intelligenza, se è riferita esclusivamente alle capacità intellettive umane, è spesso accompagnata da nebbie, incertezze, delusioni. L’uomo sapiens vive, in sé stesso, albe e crepuscoli.
· Solo l’uomo “Sapiens” comincia: prima a intravedere, poi a vedere sempre più chiaramente la Luce del giorno (Dies). E la Luce è data dalla “Sapienza”, perciò diventa sempre più “Homo Sapiens”. Illuminato dai Raggi (Angeli) che escono dal Sole eterno, inizia l’Homo Sapiens il suo cammino all’Alba e non ci sarà tramonto per lui, ma camminerà all’infinito nella Luce verso lo Zenith eterno. Il crepuscolo ( = notte oscura dei mistici) per l’uomo sapiens, sarà nel passaggio dalla vita (terrena) alla Vita (dello Spirito).
Per chi avrà indugiato molto, nella sua vita temporale, a riguardare sé stesso (egoismo), il crepuscolo (Geènna) sarà più o meno lungo conforme l’ammasso di scorie (zizzania) che l’avranno ricoperto di tenebre nel tempo. Ma per chi avrà anelato alla Luce, riguardando in Alto e cercando e ricercando continuamente tale Luce (volontà, desiderio, azioni di amore), il crepuscolo sarà breve o quasi nullo perché già sulla terra avrà vissuto nella Luce, voluta, cercata, vissuta anche attraverso la croce dei sensi.
Così nella Vita oltre la vita il cammino dell’uomo partirà da un crepuscolo a un’Alba verso il Dies eterno.
L’inferno, come lo chiamate voi terreni, è la fase che segue il crepuscolo (Geènna = notte dello spirito), ma la notte è seguita dall’Alba e dal Giorno. Nella Vita oltre la vita non esiste il tramonto.
Così è con Maria, Madre della Sapienza.
[6/181] 26 marzo 1992 - Bellagio, dopo un incontro con un’anima santa ma legata alla tradizione e uno
scontro con un frate teologo...
(Ma Signore perché mi fai soffrire così? Non vedi che è impossibile cambiare il mondo, anche quello ecclesiale fortemente convinto e attaccato ai suoi dogmi, alle sue tradizioni, alle convinzioni che gli sono state date dalla Chiesa nei secoli? Il peccato originale, l’inferno eterno, ecc., sono punti sicuri e inamovibili dalla mente dei credenti, comprese anime belle come Lia e altre! Il mondo oggi è fatto di atei, di indifferenti, di credenti abitudinari, di credenti utilitaristi - cercano Dio per i loro scopi terreni -, di credenti sentimentali attaccati alle devozioni, ai segni straordinari, alle preghiere rituali portatrici automatiche di salvezza dovuta alla loro santità, al loro sacrificio, ecc.! Tu vedi Signore tutto questo, e come si fa a cambiare questo mondo così strutturato? Così testardo?).
Non temere, i Miei tempi sono infiniti, la Mia salvezza è eterna e si rivelerà in ognuno di voi, Mie creature, in un “attimo di eternità”. Io salvo, Io sconvolgo il mondo, non temere. Attendi pazientemente, e muoviti fortemente per compiere la Mia volontà senza aspettarti risultati, adesioni immediate, visibili da te e a breve scadenza.
Io sono entrato nel mondo e sono stato ucciso. Il Mio fallimento temporale Mi ha portato alla Risurrezione. Così sarà per te e per ogni persona che crede e opera nel Mio nome.
Attendi, ama, parla e canta l’eterno Alleluia.
Così sia con Maria.
Non tu, ma Io salvo, anche attraverso le Mie voci. ... Questa è la danza delle ore!...
Scrivi. Non sono per te le esperienze sensoriali di adesione totale (anima e corpo) delle anime semplici e amanti fino alla follia! (Teresa Newman, Francesca R., Padre Pio, San Francesco, ecc.).
Tu sei troppo razionale! La tua pazzia d’amore si realizza nell’accettare coscientemente la Mia voce e nel trasmetterla, con tutti i rischi e le fatiche connesse.
Vassula è cuore, tu sei mente. A ognuno il suo. Vivi in pace, ascolta e trasmetti.
Così sia.
(Grazie, Signore, mi affido a Te, aiutami).
[6/182] 30 maggio 1992 - ore 9,30
(Stavo pregando, seduta sul letto, e pensavo a Tommasina, donna intelligente, razionalissima; che si dice atea. La paragonavo in quel momento, a San Tommaso, incredulo. Pensavo che Tommasina era come davanti a una porta chiusa, aspettando che si aprisse, ma forse non sarebbe entrata perché aveva paura dell’ignoto dietro a quella porta - la sua ragione? -. Io dovevo aprirle quella porta?... In quel momento è volato - sbattendo sui vetri della portafinestra che è vicina al mio letto - un uccello abbastanza grosso, ha cercato di attaccarsi all’infisso di legno della finestra ma è scivolato ed è volato via velocemente. Che cosa vuol dire? Sono rimasta senza fiato... perché ha sbattuto sul mio vetro? Voleva entrare?).
Sì, Tommasina cerca di entrare (nella stanza = fede?) ma trova la porta chiusa (la sua ragione?). Sì, aprile uno spiraglio ed entrerà nella tua stanza dove l’amore e la Parola l’aiuteranno ad appoggiarsi sulla Verità rivelata e incarnata in Me Cristo Salvatore anche della sua anima, ora ancora incredula.
(Mio Signore e mio Dio! Credo in Te, aiutami ad aprire la portafinestra ai non credenti in ricerca di Te, Signore, Ti prego!).
Così sia con Maria.
(La stessa esperienza o scena, l’ha vista, a casa sua, la mia amica Tommasina un po’ di tempo dopo!).
[6/183] 7 luglio 1992 - ore 9
Nell’unione mistica la fisicità sparisce, subentra la dimensione psichica, iniziale via per raggiungere l’incontro con lo Spirito. In questo incontro il mistico entra in “nuovi cieli e nuove terre” dove l’aspetto umano (Sacro Cuore, Vergine, Santi, visioni spirituali, ecc.) non è che l’immagine psichica dove si proietta la Realtà spirituale.
Tre sono i passaggi nella mente del mistico per raggiungere la “visione”: preghiera e desiderio di unione, abbandono delle realtà contingenti, incontro con la Realtà superiore.
C’è il mistico amante che raggiunge la “visione” trascendente; in lui si uniscono la tensione del cuore (emozione, sentimento) con la tensione della mente (memorie psichiche spirituali).
C’è il mistico razionale dove la tensione della mente supera la tensione del cuore. Si svelano in lui verità eccelse percepite attraverso illuminazioni mentali. La mente capta, percepisce, scopre.
Il mistico razionale pensa, parla, scrive. Il mistico amante vede, sente, poi trasmette oralmente la visione.
In ogni mistico le due vie (cuore e mente) si incontrano, alla fine, nella contemplazione del Trascendente che si svela a lui un po’ alla volta, in modi diversi e con espressioni diverse - più razionali o più emotive conforme il carattere specifico di ogni mistico -.
Queste sono le “rivelazioni” oggi in particolare prescelte dallo Spirito Santo per illuminare l’uomo del terzo millennio e per farlo evolvere fino all’ “Homo Sapiens”. Uomo evoluto nello spirito perché dotato sempre più di sapienza divina. Camminate, uomini del duemila e scoprirete cieli e terre nuove.
Così sia con Maria.
... La Chiesa si preoccupi di fare un discernimento fra i veri e falsi mistici.
Molti sono oggi i falsi mistici, falsi profeti mossi dallo spirito negativo per confondere e, se fosse possibile, annullare lo Spirito di Verità che illumina taluni prescelti per conoscere e trasmettere rivelazioni ulteriori.
La conoscenza della Verità è all’infinito perché Infinito ne è l’Autore.
Si faccia, nella Chiesa, una commissione di esperti seri, competenti, credenti nello Spirito.
Psichiatri e psicologi studino lo stato psichico del cosiddetto mistico. Tengano i sani, equilibrati nella mente, e smascherino gli infatuati, falsi protagonisti dell’ego.
Teologi, biblisti, ricercatori illuminati della Verità, studino i testi, cosiddetti rivelati, di tali persone e ne scoprano l’autenticità, dove la Parola antica collima con la Parola moderna sempre più illuminata dallo Spirito. I testi confusi, melliflui e sentimentali dove prevale l’ “io” del cosiddetto mistico, vengano rifiutati e smascherati.
Non più nel tempio o a Gerusalemme adorerete il Padre, ma nel vostro spirito illuminato dallo Spirito di Dio (cfr. Gv 4,21-23). «Ho ancora molte cose da dirvi. Vi manderò lo Spirito che prenderà del Mio e ve lo spiegherà meglio» (Gv 16,12-14).
Così è e così sarà nei secoli futuri.
[6/184] 3 settembre 1992 - ore 8,30
Non sai aspettare. I Miei tempi non sono i vostri tempi brevi, ma tutto ciò che voi volete, liberamente lo fate. Io vi lascio libere Mie creature. E alla fine chiamo, chiamo e tutti risponderanno, chi prima, chi dopo. L’appello è per tutti. Aspetta e prega, anche M. arriverà dopo aver sperimentato l’effimero, il nulla carnale sempre in ricerca di piaceri sensibili, ma mai soddisfatto.
Un giorno tutti comprenderanno il non valore delle illusioni terrene, sempre inevitabilmente deluse e cercheranno il vero Amore, la Verità della vita che continua all’infinito. Cercate i nuovi cieli e le nuove terre, creature immerse ancora nel mondo e le scoprirete con gioia un po’ alla volta.
Così sarà anche per M., per ora ancora restio alla Luce, perché abbagliato da false luci che si spegneranno inevitabilmente. Dopo il buio, la Luce. Prega e attendi gioiosa. Canta.
Così sia per Maria.
[6/185] 11 settembre 1992
QUMRÀN (Frammenti del Vangelo di Marco ritrovati nella grotta nel 1947).
· 7Q6 = Marco 4,28 «... La terra spontaneamente produce: prima l’erba, poi la spiga, quindi nella spiga il grano pieno».
· 7Q15 = Marco 6,48 «... e avendoli veduti affaticarsi nel remare - perché il vento era loro contrario - verso il finire della notte venne verso di loro, camminando sopra il mare e voleva passare accanto a loro...».
· 7Q5 = Marco 6,52-53 «... perché non avevano ben compreso il fatto dei pani o piuttosto il loro cuore era diventato insensibile. E fatta la traversata vennero a terra a Genèsaret e approdarono».
· 7Q7 = Marco 12,17 «... rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio».
Questo è l’iter dell’uomo sulla terra, nel tempo.
L’uomo nasce dalla terra e cresce spontaneamente. Si affatica durante la sua vita (attraversata del lago) sulla barca (vita terrena) ostacolata dal vento contrario (maligno).
Ma il Signore lo vede e passa accanto a lui che inizialmente Lo crede un fantasma, ne ha paura perché cammina sull’acqua, cioè vede la Sua Persona che è (cammina) in un’altra dimensione, è “Altro” da lui. Ma il Signore lo ama, sale sulla sua barca sballottata dalle tempeste terrene (tentazioni, lotte, ecc.) e porta la calma, lo aiuta a raggiungere l’altra riva. (Genèsaret = sponda eterna, terra ferma). Ma durante la traversata l’uomo non comprende i Suoi segni (moltiplicazione dei pani = il cibo che porta la vita, viene da Lui ed è per tutti).
E’ Cristo che sfama, se l’uomo Lo segue e Lo ascolta. E’ Cristo che porta la calma, fa cessare il vento contrario delle passioni umane che affaticano l’uomo sulla terra, e lo riporta alla riva eterna.
Ma durante la traversata sulla terra (lago) l’uomo deve osservare e pagare anche le leggi e i doveri terreni ( = Cesare) e contemporaneamente osservare e seguire i comandamenti di Dio, che non sono contrari alle leggi umane ma le integrano superandole. Per l’uomo che rema da solo, cioè ancora non conosce Dio, è sufficiente seguire i comandamenti delle leggi umane per realizzare il bene comune. Poi incontrerà Cristo Salvatore che porta in lui la calma e lo aiuta a sbarcare sulla riva eterna.
Affidatevi a Me e Io vi aiuterò a remare in pace fino a Genèsaret ( = nuovi cieli e nuove terre).
Così sia con Maria.
(Nei quattro frammenti di Qumràn è racchiuso tutto l’essenziale dell’insegnamento di Cristo, giunto fino a noi. Deo gratias!).
[6/186] 18 - 19 - 20 settembre 1992 - Convegno a Cattolica: “Fede ed esperienza. I segni dal trascendente”.
... I segni (voci dell’aldilà) sono per voi e vi parlano di Amore e dell’Amore in cui vivono, ma non vi fermate ai “segni” che sono solo i mezzi per camminare all’infinito verso l’Uno infinito.
Non fate prevalere il “mezzo” (segno) sul Fine!
Così sia.
[6/187] 17 febbraio 1993
Dio è l’Altissimo, superiore a tutte le nostre supposizioni umane.
E’ Lui che ci illumina ora, con la Sua Luce infinita. Non fermatevi a chiedere cose terrene, il Signore sa e vi aiuta nelle vostre necessità. L’importante è credere nella Sua Presenza costante...
Grazie Laura. Trasmetti e canta. Io ora sto bene e prego per i miei figli. Ti abbraccio Pia Masi.
[6/188] 7 marzo 1993
(Leggo un commento di Padre S. su un messaggio di Medjugorje, dice: “... Dio che vive, che è risorto in Gesù!”. Ma perché, Dio era morto?).
Dio è vivo da sempre e per sempre. Dio si fa conoscere all’uomo secondo la sua evoluzione mentale.
Il Dio terribile, il Dio degli eserciti, il «Dio geloso che punisce fino alla terza e alla quarta generazione» (Es 20,5), si è incarnato in una Sua creatura, si è fatto vedere piccolo, indifeso, povero, è cresciuto, ha parlato con Sapienza, ma poi è morto, si è lasciato uccidere dal mondo superbo.
E’ morta l’immagine del Dio terribile, è risorto il Dio glorioso, vivo da sempre e per sempre. E’ visibile ora, per l’uomo credente, l’immagine del Risorto!
Dio è vivo, è il Dio dell’amore, che crea, che sostiene chi a Lui si appoggia, che perdona chi si allontana da Lui, ma lo richiama dolcemente, lo attende per riabbracciarlo al suo ritorno, dopo la morte, dopo la giusta purificazione dalla zizzania mondana, satanica.
E’ risorto - visibilmente per voi piccoli uomini nel corpo-psichico di Cristo - lo Spirito eternamente vivo del Dio Creatore e salvatore di ogni Sua creatura. Dio è presente sempre, ma oggi più che mai sarà sentita la Sua presenza reale nell’intimo di ogni credente e di ogni ricercatore della Verità.
Il Mio ritorno è nello spirito dell’uomo che Mi cerca e Mi ritroverà in sé stesso e Mi risentirà vivo e glorioso nella potenza dello Spirito Santo. IO SONO!
Così è.
[6/189] 17 marzo 1993 - ore 8
Il cieco nato vede la Luce quando si lava dalla terra alla piscina dell’ “Inviato” (Cristo) (cfr. Gv 9,1-41).
E’ la Parola (saliva) che illumina!
E l’imitazione di Cristo-uomo - impasto di terra (umanità ) e di saliva (divinità) - è il mezzo (fango - vita terrena -) che serve all’uomo nel tempo per camminare verso Siloe (Cristo) che purifica e illumina, alla fine, il nato cieco.
[6/190] 4 luglio 1993 - alla Comunione.
Io sono in tutti e in ognuna di voi Mie creature.
Tutti salvo alla fine, ma ognuno fa la sua vita terrena liberamente. Aiutate ogni uomo che incontrate a conoscere il Creatore e il Salvatore di tutti perché anche nel tempo Io sia riconosciuto.
«Sia santificato il Tuo nome» (Mt 6,9), questa è la principale preghiera al Padre e tutto si risolverà anche nel tempo. Perché tutti siano alla fine “uno” nell’Uno.
Così sia per Maria.
[6/191] 12 ottobre 1993 - ore 2,30
Perché temi anima Mia? Perché temi l’Eterno come “spada di Damocle” che si abbatte per punire e annientare la Sua creatura, creata per amore e perché essa conosca e goda la Vita? Perché temi e vuoi ignorare la Vita oltre la vita, dove la Luce illumina anche chi, nel tempo, è vissuto nelle tenebre?
Io sono la Luce, Io sono l’Amore, Io sono la Misericordia che accoglie la pecora smarrita, ferita e la prende in braccio per ricondurla all’ovile, Io sono il Buon Pastore che vi faccio camminare verso verdi pascoli, sconosciuti, nel tempo, da chi vuol camminare da solo sull’asfalto del mondo (cfr. Gv 10,14).
Non temere, anima Mia, Io sono venuto nel tempo per mostrarvi la Risurrezione dell’Uomo ucciso dal maligno.
«Io sono la risurrezione e la Vita» (Gv 11,25).
Credi, ama, chiama il Datore di Vita e Io ti ascolterò.
«Io sto alla porta e busso, se uno Mi apre, Io entrerò da lui e mangeremo insieme» (Ap 3,20).
Io sono il “Fuoco eterno” che illumina l’anima smarrita nelle vie del mondo, brucia la zizzania che l’ha avvolta durante il suo cammino terreno, riscalda l’anima raffreddata dalle illusioni del mondo e le farà sentire il calore del Suo Amore misericordioso, senza fine.
Così è.
[6/192] 6 novembre 1993 - ore 10,30
La preghiera può essere positiva o negativa.
Preghiera negativa è quella di colui che pensa di ottenere ciò che chiede come frutto, merito della “sua” preghiera = egoismo (spirituale), pretesa di essere “lui” il promotore dell’azione richiesta e ottenuta automaticamente in seguito alla sua preghiera (il Signore gli obbedisce!).
Preghiera positiva è quella di colui che si affida totalmente a Colui che può esaudirlo o anche no, perché Lui solo sa il vero bene della creatura orante.
La preghiera può allungare i tempi del “collasso” (!?).
(Per una ulteriore illuminazione nel tempo, della mente, o coscienza collettiva?).
Sì, perché il trapasso porterà l’uomo, più coscientizzato, più vicino alla Luce...
[6/193] 6 novembre 1993 - ore 11,30
... Non buttare le perle ai porci (cfr. Mt 7,6).
Le prendono, le infangano e le riciclano infangate dalla loro misera mente presuntuosa e avida di potere. Il riciclaggio è plagio e saranno sommersi dalla loro stessa luce (delle perle).
Attenti alle perle vere e alle perle coltivate (falsate).
[6/194] 28 novembre 1993 - ore 7,30
Il mistico è colui che si avvicina al Creatore, liberato dagli orpelli terreni (cultura, necessità materiali, ecc.) e nel quale la mente e il cuore sono protesi all’ascolto e all’incontro con la Realtà trascendente che diventa immanente in lui finché perdura il suo stato superumano.
Nel mistico, ispirato dall’Alto, l’intelligenza, la volontà di adesione e il desiderio di unione col Trascendente supera ogni altro pensiero e desiderio terreno e si avvicina sempre più alla volontà del Creatore datore di Luce e di Amore. Il mistico intravede nuovi cieli e nuove terre (cfr. Ap 21,1), comprende cose prima sconosciute alla sua mente terrena e gode per qualche attimo, la Luce e l’Amore del Creatore, entra nei Suoi reconditi pensieri e ne scopre l’altezza e la profondità, entra nel Suo Cielo...
(Padre nostro che sei nei Cieli, che tutti Ti riconoscano come sei, venga il Tuo Regno, che la Tua volontà sia fatta come in Cielo così in terra, liberaci dal maligno - cfr. Mt 6,9-13 -).
Così sia per sempre.
(Signore, perché mi parli di intelligenza, di volontà, di desiderio e non mi parli di libertà?).
Perché in quell’attimo di incontro fra Me e te la Mia libertà e volontà sono all’unisono con la tua libertà e volontà inconscia che si esprime nel tuo desiderio di unione con Me.
Così è, «come in Cielo così in terra».
... Chi è attaccato alla terra non si eleva, ma resta solo sepolto sotto il peso dei desideri terreni: sesso, potere, avere, prestigio, ecc.
(Signore, ma sei stato Tu a mettermi sulla terra!).
Sì, perché tu possa scegliere liberamente e coscientemente Me o te. Scelta cosciente fra Cielo e terra.
Il Cielo è infinito, ma lontano, la terra finisce, ma è contingente, immediata...
L’amore disinteressato per il prossimo ti avvicina al Cielo, l’ego ti fa strisciare sulla terra.
[6/195] 28 novembre 1993 - ore 14,30
Le Mie vie sono infinite e sempre più vicine all’uomo che sta crescendo, in statura, verso di Me.
Aprite le orecchie e il cuore, uomini Sapiens, e vi si spalancheranno i Cieli!
Così sia con Maria.
[6/196] 12 dicembre 1993
Urla, urla, urla sui monti: “Io sono” il Dio disceso fra gli uomini per insegnarvi la strada.
Così sia.
[6/197] 5 giugno 1994 - Corpus Domini.
Transustanziazione è trasformazione dell’uomo da animale a uomo spirituale.
Così è.
[6/198] 26 giugno 1994 - alla Comunione a Tais, Val di Funes.
Le nuove generazioni supereranno gli odi, le inimicizie, le lotte razziali e l’uomo un po’ alla volta diventerà amico del suo simile e saranno alla fine tutti “uno” nell’Uno.
Così sarà per Maria.
[6/199] 26 giugno 1994 - ore 18 - a Tais nella chiesa vuota.
(Signore dove sei, non so più pensarti...).
Perché pensarMi, tu ora puoi sentirMi!... Dentro di te.
Nel tabernacolo c’è solo un’apparenza, un segno del Mio Essere, cibo per voi uomini che avete bisogno di segni da vedere, da toccare, da mangiare. Ma Io sono dentro di te, dentro ogni uomo che Mi cerca e Mi sente in sé.
Io sono lo Spirito che pervade il Cosmo. La creazione è Mia e un po’ alla volta Mi sentirà Padre, vivente in eterno per ogni creatura che a Me si appella.
Quando raggiungerai il silenzio Mi sentirai e sarai Mia. Vivi in pace, sorridi e canta. Presto sarai con Me. Ora trasmetti la tua fede, il tuo amore all’uomo che incontri e Mi sta cercando.
Così sia con Maria.
(Grazie Signore, fatti sentire, vieni a prendermi presto!).
[6/200] 18 agosto 1994
CercaMi non nell’uomo, non nelle parole, ma nell’ “essere”.
(Cos’è l’essere?).
Il profondo, l’indistruttibile, lo spirito.
Non nelle forme transeunti, non nei linguaggi mutevoli e diversi, ma nel profondo dell’uomo... IO SONO.
[6/201] 1 dicembre 1994
(Signore nelle Tue mani mi metto, aiutami, aiuta i miei figli, i miei nipoti, aiuta la Chiesa, illuminala, purificala, aiuta il mondo... è Tuo Signore, Tu lo hai fatto, convertilo a Te Signore, Ti prego).
La Mia creazione e già salvata. Dall’inizio Io sapevo e vedevo i suoi limiti, aumentati dalla nebbia del bugiardo, primo ribelle al Mio Amore paterno. Ma la Mia misericordia è intervenuta dall’inizio. Sono sceso fra voi Mie creature («nella pienezza dei tempi» - Gal 4,4 -), Mi sono fatto uomo come voi, con i vostri limiti, ho partecipato alla vostra natura umana fino alla morte di quel corpo che rimane ora e sempre per voi uomini come esemplare, unico modello da imitare nella vostra vita terrena.
Ora tocca a voi Mie creature pensanti, agire seguendo il Mio iter umano. Se Mi amate e Mi imitate, farete anche voi grandi cose e il mondo sarà salvo. Io vi ho dato la scintilla divina perché seguiste la Mia Via, la Mia Verità, la Mia Vita nel tempo. Ora tocca a voi il cammino verso la salvezza eterna già preparata per voi fin dall’inizio.
Così sia con Maria.
(Amore, perdono, aiuto, giustizia, verità sono le componenti essenziali di colui che da la propria vita per salvare il fratello).
[6/202] 23 aprile 1996 - in cappella all’Università Cattolica.
(Signore Tu sei li e io sono qua...).
No, Io sono sempre dentro di te, credi e ascolta...
(Grazie Signore, con Te sto bene).
Così sia.
[6/203] 27 aprile 1996
E’ giunta l’ora, ed è questa, in cui non più sul monte o a Gerusalemme adoreranno il Padre, ma i veri adoratori Lo adoreranno in spirito e Verità. Dio è Spirito (cfr. Gv 4,21-24).
Adorare lo Spirito di Dio, amarLo come Padre, imitarLo come Uomo-Dio.
Così sia.
[6/204] 28 aprile 1996
Sì, sono qui in te e in ogni uomo che Mi cerca, Mi crede, Mi sente, Mi ama.
Così è.
[6/205] 14 luglio 1996
(Spirito Santo, Spirito di Dio, Tu sei! Tu sei il Tutto e noi creature veniamo da Te. Noi esistiamo perché Tu esisti e ci hai creato. Io lo credo. Ma perché Signore oggi tante Tue creature non credono più che Tu esisti? Perché Signore permetti che l’uomo Ti dimentichi per pensare solo a sé stesso? Perché permetti che il maligno imperi nel mondo? Anche molti credenti, ora, dubitano della Tua esistenza, perché Ti lasci sopraffare dal maligno che Ti annulla?).
IO SONO da sempre e per sempre.
«Prima che Abramo fosse...», prima che l’uomo esistesse in concreto, prima che l’uomo iniziasse a percepirMi, a sentirMi, a pensarMi, «... IO SONO» (Gv 8,58).
IO SONO da sempre e per sempre, prima e dopo la Mia creazione iniziata e voluta per amore, perché l’Amore è fecondo, genera. Perciò voi siete Mie creature!
Ma l’Amore genera creature libere e amanti, ma lenta è l’evoluzione della creatura concretizzata nel tempo...
L’uomo animale diventa lentamente sapiens, ora comincia l’Homo “Sapiens” dotato di Sapienza. E un po’ alla volta Mi cercherà, Mi scoprirà, Mi amerà, Mi imiterà e saremo uno.
[6/206] 14 luglio 1996 - alla Comunione.
Non pensare agli uomini, ora pensa più a Me. Stai per arrivare in porto...
Io Mi sono incarnato come “immagine” dell’uomo, perché l’uomo diventi sempre più “immagine” del Creatore incarnato. Questo è lo scopo della creazione e della Mia Incarnazione... perché tutti siano uno nell’Uno.
Così è con Maria.
[6/207] 28 dicembre 1996
(Signore fatti sentire, il mondo ha bisogno di Te Signore, siamo come pecore smarrite, abbiamo bisogno di un Pastore vero che ci indichi la Via e la Verità. Parla Signore, fatti sentire di più. Ti prego).
Ho bisogno di voi Mie “voci”! Voi siete tramite per farMi sentire al mondo la Mia voce, la Mia volontà, la Mia Verità. Parlate, urlate sui monti quanto sentite nel silenzio.
Così sia.
(Grazie Signore, aiutaci Tu fortemente, perché siamo piccoli e poveri nello spirito).
Ma Io vi faccio grandi e forti.
Così è.
[6/208] 28 gennaio 1997
“IO SONO” statico, inalterabile, sempre uguale in Me stesso, IO SONO UNO.
Ma Io sono dinamico per voi Mie creature. Il Mio dinamismo è per seguire e illuminare la vostra evoluzione intellettiva. Un po’ alla volta voi crescete nella comprensione del Mio Essere.
All’inizio Mi sono fatto sentire nel cuore e nella mente del mistico profeta (Abramo, Mosè e i profeti).
Mi sono fatto vedere nel segno del fuoco (roveto), della nube, della manna e in altri segni visibili, tangibili e comprensibili dall’uomo primitivo. Mi sono lasciato chiamare il “Dio degli eserciti” (Sal 80,8), perché quella era la mentalità predominante del popolo che lottava per raggiungere la terra promessa.
Ho dato a lui segni e prodigi.
Poi il popolo cresciuto, più evoluto, nella pienezza dei tempi, Mi ha visto nascere da una donna vergine (non conosceva uomo), Mi ha visto crescere, parlare, spiegare la presenza di un Padre Creatore e poi salvatore dell’umanità - corrotta dall’antagonista, principe del mondo -, Mi ha visto risorto e sublimato nella nube - segno della Mia realtà invisibile nella Sua Essenza reale -.
Nella Mia pausa terrena, necessaria a voi creature bisognose di vedere e di toccare l’Invisibile, l’Intangibile - perciò ho preso un corpo come voi - ho parlato di Padre e di Spirito Santo. Padre, perché Creatore vostro - e del Mio Corpo umano preso dalla Mia creatura Maria - e Spirito, perché “IO SONO SPIRITO”!
Oggi finalmente voi Mie creature più evolute, iniziate a comprendere e sentire la presenza reale del Mio Spirito dentro di voi, creature amate.
Io sono Spirito che illumina, spinge, solleva ogni creatura che Mi cerca, Mi crede, Mi ama e Mi fa conoscere a chi ancora non Mi conosce né crede alla Mia presenza reale in mezzo a voi, Mie creature.
Io sono statico, ma dinamico per voi. E voi camminerete mossi dal Mio Spirito e saremo “uno” alla fine dei secoli. Così è.
Io Mi adatto alla vostra evoluzione per farvi raggiungere, un po’ alla volta, l’unità amorosa e felice.
[6/209] 28 gennaio 1997 - ore 10 - alla Comunione.
(Signore parla).
Ama, ama, ama... e perdona anche a quei Miei sacerdoti che non sanno quello che fanno!...
[6/210] 26 febbraio 1997
(«Gesù diede un forte grido e morì. Allora il grande velo appeso nel tempio si squarciò in due da cima a fondo» - Mc 15,37-38 -. Non più un velo che oscura il tempio terreno, ma il velo si apre: da una parte il velo copre una parte del tempio terreno, dall’altra copre il tempio celeste. In mezzo, il cielo buio!... E’ questo cielo aperto, ma ancora buio, che noi credenti dobbiamo attraversare qui, per passare dal tempio terreno ( = religione terrena, prima coperta dal velo dell’ignoranza e dell’indifferenza!), a intravedere il cielo aperto dal Cristo, morto ( = ancora buio) ma poi risorto, per raggiungere il nuovo Cielo rischiarato dalla Luce del Risorto! Questo il nostro passaggio dalla morte alla vita).
Così sia per Maria.
Come nel passaggio dal Mar Rosso, l’acqua si è divisa in due muraglie per far passare il popolo d’Israele dalla schiavitù nell’Egitto alla Terra promessa (cfr. Es 14,15-22), continuano così i “segni” per la liberazione dell’umanità schiava del maligno!
[6/211] 30 dicembre 1997
“Padre che tutti siano uno nell’Uno, come Io e Te siamo Uno” (cfr. Gv 17,21-22).
Questa è la Mia preghiera umana perché si realizzi l’unità anche nelle creature fatte a «immagine e somiglianza» del Creatore (Gen 1,26-27). L’Uno è semplice, l’Uno non è molteplice, non è complesso, non è formato di varie parti unite insieme. L’UNO è il TUTTO.
Il Tutto contiene il “tutto” che esce dall’Uno sovrabbondante. La creazione è il frutto che sovrabbonda dall’Uno. Il tutto creato è la concretizzazione della sovrabbondanza dell’Uno. Tale sovrabbondanza concretizzata diventa il “molteplice”. Il molteplice è il multiplo dell’Uno, ma non è l’Uno Assoluto; esce dal Tutto per diventare (un po’ alla volta) “immagine” dell’Uno, relativa all’Uno Assoluto perché uscita dal Tutto.
Ma il Tutto assoluto è “Altro” dal tutto relativo destinato a diventare liberamente e coscientemente “immagine” dell’Uno. Il tutto (relativo al Tutto assoluto) contiene una scintilla dell’Uno per diventare Sua immagine costruita liberamente e coscientemente dal molteplice. Nel molteplice ogni uomo singolo è multiplo dell’Uno perché contiene in sé stesso una scintilla del divino Tutto.
Attenti, uomini creati, a realizzarvi come immagini dell’Uno, incarnato come esemplare per voi uomini singoli, perché possiate essere imitatori dell’Uomo-Dio pura Immagine dell’Uno Assoluto, concretizzatosi nel tempo per dare a voi un archetipo visibile da imitare liberamente e coscientemente, perché alla fine tutti i singoli creati possano diventare “uno”, immagine dell’ “Uno”.
Non pluralismo, ma unità dei “diversi” multipli dell’Uno.
Così è.
[6/212] 1 gennaio 1998 - ore 10
«Io sono la Vita, Io sono la Verità, Io sono la Via» (Gv 14,6).
Ogni uomo parte da Me. Io sono la Sorgente della vita dell’uomo, vita che scorre nel tempo (πάντα ῥεῖ) e confluisce, alla fine, nell’Oceano infinito. L’Oceano eterno sono Io, unito a tutte le singole gocce (uomo divinizzato = uomo angelico) che formano l’oceano infinito. Questo è l’approdo finale di ogni uomo coscientizzato, cioè cosciente di far parte di un tutto (oceano) dove ognuno è “uno” nell’ “Uno” eterno.
Questo è l’Oceano infinito e perenne.
Così è.
[6/213] 10 aprile 1998 - mezzanotte - Venerdì Santo.
(Signore sei sceso fra noi, Ti sei lasciato uccidere dalle Tue creature per le quali hai tanto sofferto come uomo; hai visto la superficialità e l’indifferenza delle Tue creature di fronte a Te, non Ti hanno riconosciuto, Ti hanno ucciso perché davi a loro fastidio! Signore e Tu hai subìto, tacendo, tanta cattiveria; hai pianto e sei morto. E le Tue creature Ti hanno deriso, misconosciuto! Tu sei venuto per insegnarci a vivere da uomini autentici, ma chi Ti ha preso sul serio? Non Ti credono Signore! Non credono alla Tua Divinità, non credono alla Tua Risurrezione! Ti pensano come un uomo qualunque del Quale si ripete ogni anno la stessa storia. Forse inventata? Forse non vera! E continuano per la loro strada in cerca di felicità mondane. Cercano il nulla, le Tue creature, e ignorano il “Tutto” che sei Tu, Signore! Hai sudato sangue nell’orto pensando a questa ingratitudine dei Tuoi figli. Signore perdono per tutti, io Ti chiedo! Perdono anche per la mia incapacità di trasmettere ai miei figli queste cose in cui credo fermamente; anche per questi miei silenzi Ti chiedo perdono. Anch’io ora piango, ma per la mia incapacità di dare ciò che mi hai dato e ne vedo ora certi risultati! Perdono Signore! Ma ora ho scelto il silenzio e spero solo che Tu lo riempia con le Tue parole e la Tua Luce dentro di me e in tutti quelli che sono nel buio.
E così sia!
[6/214] 7 maggio 1998 - ore 21
(Sono stanca di stare qui Signore!)
Non ti basta la Mia Parola?
(Sì Signore, ma vorrei sentirTi più vicino continuamente).
Accontentati per ora, è già molto per te... Dimenticati di te e pensa a Me, portaMi agli altri, a chi Mi cerca.
(Ma chi Ti cerca oggi veramente?).
I giovani nello spirito, non i vecchi stanchi nello spirito abitudinario! Non c’è novità per loro, anche se talvolta cercano lo straordinario, le cose forti che incantano.
Ma “Io sono” nel vento leggero, solo li Mi senti se sei amante attenta alla Mia Voce e alla Mia presenza reale. Canta e gioisci, Io ti sono vicino.
Così è.
(Grazie Signore).
[6/215] 5 marzo 1999 - ore 8,30
(Tre sono, per noi creature, gli aspetti - persone - dell’Assoluto: Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo.
Il Padre è l’aspetto di Dio relativo alla Sua creazione nel tempo.
Il Figlio è l’aspetto di Dio, visibile nel tempo dalla Sua creatura-uomo.
Lo Spirito Santo è la Realtà, l’Essenza dell’Assoluto eterno...).
Così è.
[6/216] 10 marzo 1999
(Signore Ti prego, aiutami a comprendere un po’ meglio la Tua Verità e la Tua volontà).
Io sono l’Assoluto eterno. Assoluto vuol dire sciolto, libero da ogni relazione con altri “esseri”.
Io sono il “TUTTO UNO”.
«Io sono l’Alfa e l’Omega» (Ap 1,8) per voi mie creature.
Io sono l’Eterno. Né spazio, né tempo Mi limitano.
“IO SONO”.
«Io sono Colui che è» (Es 3,14) da sempre e per sempre.
Io sono l’Esistente eterno, lo Spirito increato, l’Essere eterno; da Me esce il “tutto creato”, perché
Io sono il “TUTTO” completo in Me stesso.
Io sono statico in Me stesso, ma dinamico per voi, Mie creature, uscite da Me inconsapevoli del vostro essere primordiale, ma dotate di coscienza e di verità che si sviluppa, dentro di voi, nel tempo concesso ad ognuna di voi Mie creature, per crescere nella conoscenza del Mio Essere e del vostro “essere”. Uscito da Me, Creatore assoluto del “tutto”, evolventesi all’infinito per conoscere, amare e godere all’infinito il Padre: eterno assoluto incontrovertibile, sempre uguale in Sé stesso. Ma tale Padre è conoscibile da ognuna di voi Mie creature, un po’ alla volta, conforme la vostra evoluzione che si svolge sulla terra, secondo le leggi del tempo e dello spazio, ma continua all’infinito perché Infinito ed Eterno è il vostro Datore di vita.
Io sono l’Amore che crea,
Io sono l’Amore che ama,
Io sono l’Amore incarnato esemplare per voi,
Io sono l’Amore che salva il “tutto” per l’eternità.
Perché tutti siano “uno nell’Uno”.
Così è.
... Non trino, ma “UNO” Io sono!
La Trinità è sequenza Mia per voi, Mie creature limitate nel tempo e nello spazio.
Nell’eternità Mi vedrete Uno, conoscerete l’Uno, amerete eternamente l’Uno, eterno assoluto.
Così è.
... Manda queste Parole a Don Bruno Forte perché corregga le sue elucubrazioni umane limitate dall’humus...
Palea sunt! ... Felice Pasqua!...
Così sia per Maria.
[6/217] 14 maggio 1999 - ore 9
Lo Spirito Santo è l’ “Essenza” di Dio.
“Lo Spirito Santo si librava sulle acque” (cfr. Gen 1,1-2), all’inizio della creazione dell’Universo visibile; quindi lo Spirito Santo è il “padre” della Creazione.
«Lo Spirito Santo scenderà in te e la potenza dell’Altissimo su te stenderà la sua ombra, e il bambino santo sarà chiamato Figlio di Dio» (Lc 1,35); quindi lo Spirito Santo è “padre di Gesù” ( = parte visibile di un Tutto invisibile = Incarnazione).
Lo Spirito Santo è il “Fuoco eterno inestinguibile” che illuminerà e riscalderà ogni uomo (nella Geènna) e ne brucerà la zizzania per poi riporre ogni “verme nudo” (purificato) nei granai eterni (cfr. Mt 13,24-30; Mt 13,36-43; Mc 9,45-49).
Lo Spirito Santo è quindi: l’Autore della creazione;
il Datore di vita di ogni creatura;
il Salvatore di ogni peccatore.
Così è.
«E’ giunto il tempo, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e Verità. DIO E’ SPIRITO» (Gv 4,23-24).
[6/218] 21 maggio 1999 - ore 8
Io sono l’Amore. Dove vige l’amore regna l’ordine, l’equilibrio, l’armonia. Questi sono i segni del vero Amore.
Dove vige il disordine, l’instabilità, la confusione, regna il maligno. Il rumore, il troppo pieno o il troppo vuoto sono segni di disarmonia.
Cercate il silenzio, non il frastuono.
Io sono nel vento leggero che accarezza, non nel turbine, nella tempesta, nel vento impetuoso, nell’uragano che sradica e sconvolge la natura. Io sono nella pace dei cuori.
Seguite Me e troverete e vivrete l’amore, la pace, la giustizia, l’ordine, l’equilibrio e l’armonia.
Così sia.
[6/219] 23 novembre 1999 - ore 6
«Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome...» (Mt 6,9).
Il Mio nome umano è Gesù... nome del Dio incarnato nel tempo.
Io sono sceso visibilmente per voi Mie creature evolute, ho preso un corpo umano, un aspetto umano, un nome umano per farMi vedere e conoscere per quello che “Io sono” nella Mia realtà, evidentemente umana, ma essenzialmente divina. Io sono il vostro Padre, il vostro Creatore. Mi sono fatto Figlio e incarnato visibilmente per farMi conoscere da voi uomini limitati nella mente. Solo così Mi avete potuto vedere e conoscere e scoprire la Mia Essenza eterna, altrimenti inconoscibile dalla vostra piccola mente.
Mi avete visto nascere, vivere da uomo come voi, ma avete udito le Mie parole divine:
«PRIMA CHE ABRAMO FOSSE IO SONO» (Gv 8,58),
«IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA» (Gv 11,25),
«IO SONO LA VIA, LA VERITÀ E LA VITA...» (Gv 14,6) e altre Parole che nessun uomo ha mai potuto né mai potrà pronunciare.
Avete visto i Miei miracoli (guarigioni, ecc.), Mi avete visto morire, seppellire... risorgere dalla morte. Solo così avete potuto vedere e udire ciò che mai nessun uomo ha potuto dire e fare nel tempo vostro! E ancora non volete comprendere, non volete crederMi!
Ma tempo verrà, e Io ve lo dico, in cui la Mia persona umana, la Mia Parola umana e divina sarà riconosciuta, cercata, creduta e amata, e la Mia vita umana sarà imitata dall’uomo evoluto, amante e ricercatore della Verità essenziale. Io sono venuto visibilmente fra voi, Mie creature, perché vi amo e voglio dare ad ognuna di voi la vita eterna, dove chiaramente e consapevolmente sarà santificato il Mio nome, Gesù.
Così è.
(Grazie Signore, la Verità è “Unica!”).
[6/220] 13 febbraio 2000 - ore 8
Chiudi le orecchie al frastuono della strada impazzita dietro le notizie fantasiose dei media e di chi vuol mettersi alla ribalta dei curiosi di scandali. Ma pensa e ascolta solamente la Mia voce che ti parla di amore, di verità, di perdono, di giustizia e di misericordia finale. L’importante è amare, amare, amare...
Così sia.
L’Assoluto, l’Autore della vita, ha voluto entrare Egli stesso, per un attimo, nella vita temporale - «nella pienezza dei tempi» (Gal 4,4) - per rendersi visibile e tangibile alle Sue creature, per mostrarsi vivo tra i vivi, anche con un corpo fisico. E’ entrato nell’utero di una Sua creatura, è nato, cresciuto, ha parlato e agito da uomo perfetto. Il Suo Corpo e la Sua psiche umana ha sofferto fino alla morte più atroce inflittagli dal Suo nemico “principe del mondo”. Ma è risorto, dopo la morte fisica, per mostrare alle Sue creature la vita eterna. Sua pura offerta alle creature uscite dal Suo Amore. «Tu sei il Figlio del Dio vivente» (Mt 16,16) è stato detto.
“Figlio” = Corpo, aspetto tangibile e udibile, parte visibile di un Tutto invisibile, ma tutt’ora sempre più sensibile e udibile nell’intimo di ogni Sua creatura credente. Questa la Realtà storica, ma eterna, dell’Assoluto, Datore di vita eterna per le Sue creature.
L’ “IO SONO è da sempre e per sempre l’ESSERE”, Autore della Vita.
Così è.
La logica e l’aspetto di Dio, visibile per noi creature, è la Sua Incarnazione e la Sua Risurrezione nel tempo.
[6/221] 19 febbraio 2000
L’ “Io sono” ( = Jahve) si incarna per essere più vicino e più conoscibile dalle Sue creature, ma alla fine del Suo tempo terreno, da Lui prescelto nella pienezza dei tempi, dopo aver parlato e mostrato all’uomo l’amore, la giustizia e il perdono e indicata la Via per la vita eterna, alla fine si sottomette al suo antagonista (Lucifero) che si illude di essere l’ “io sono” contrapposto all’ “Io sono” del Creatore e lo uccide sulla croce credendo di annullarlo.
Ma l’ “Io sono” vince e risuscita dalla morte satanica, unico retaggio del nemico, e riesplode la Vita.
La Luce eterna risplende e illumina ogni creatura che ha occhi per vedere e orecchi per udire la Sua Voce che sempre più risuona nell’intimo di ogni credente e amante lo Spirito Santo.
L’uomo è libero di cercare, credere e vedere la Vita e la Luce dell’Eterno, o di lasciarsi al sommergere dalle tenebre dell’ “io sono”, principe del mondo, ora costretto a strisciare sul suo ventre mangiando polvere (corpo dell’uomo) per tutto il suo tempo. Uomo scegli, sei libero.
«Chi crede in Me e ascolta la Mia Parola, fiumi di acqua viva scorreranno dal suo seno» (Gv 7,38).
Così è.
(Grazie Signore!).
[6/222] 5 marzo 2000
Comincia ora la cultura della “risurrezione” e declina la cultura della sofferenza e della “croce” esaltata da un sentimentalismo sciocco e perverso.
E’ il Risorto che vive in eterno e non il solitario datore di morte (Satana), ma il “Vivente” datore di vita eterna! Perché tutti i viventi siano “uno nell’Uno” per l’eternità.
Così è.
[6/223] 25 maggio 2000 - ore 17,30
... «Io offro la Mia vita e poi la riprendo. Nessuno Me la toglie; sono Io che la offro di Mia volontà. Io ho il potere di offrirla e di riaverla; questo è il comando che il Padre Mi ha dato...» (Gv 10,17-18).
(Il Padre è il segno della Divinità di Gesù).
«Io e il Padre siamo una cosa sola» (Gv 10,30).
[6/224] 20 ottobre 2000
(Signore che confusione oggi in questo mondo. Uno dice e un altro disdice. Babele! Il Po travolge case e inonda territori fertili, tutto è sommerso dall’acqua e dal fango. E’ questo il nostro avvenire? Miliardi, guerre, pedofili e chiacchiere infinite vere e false, dove andiamo a finire?).
«Senza di Me non potete fare nulla» (Gv 15,5). Ve l’ho già detto e ve lo ripeto, ma voi non Mi ascoltate.
E il principe di questo mondo impera. Il “bugiardo” vi attira verso l’ “avere” (ricchezze); verso il “potere” (autorità, tutti credono di comandare); e verso il “piacere”. Regna la corsa verso il “caos”, illusioni caduche che tutto sommergono, come l’acqua del Po, ma resta solo il fango e la morte.
«Senza di Me non potete fare nulla».
Credete, pregate, amate e cercate la Verità eterna e non le illusioni caduche illuminate dal “deviatore bugiardo”.
Così sia con Maria.
[6/225] 12 novembre 2000
«In Principio era il Verbo, e il Verbo era con Dio, e il Verbo era Dio... e tutte le cose sono state fatte per mezzo di Lui» (Gv 1,1-3).
Il Verbo (Logos) è la Parola; la Parola è l’espressione di un Pensiero comprensibile e udibile dalle creature.
Il Pensiero presuppone un “Essere” che lo contiene, lo formula, lo esprime e lo rende visibile e udibile dalle creature che da Lui sono uscite. E tale “Essere” è: assoluto, eterno; è Uno in Sé stesso, indivisibile, incontrovertibile, incontrollabile, totalmente completo e perfetto in Sé medesimo.
Il Pensiero si è fatto Parola, si è fatto Carne! E’ uscito dall’ “Essere” eterno, è sceso fra le Sue creature, si è concretizzato nel tempo, in un “Essere” (Persona) visibile, tangibile, udibile da tutte le Sue creature - che hanno bisogno di vedere e di toccare -. E’ diventato “Uomo” come le Sue creature per farsi conoscere, udire, vedere, per poterLo poi imitare come Sue “immagini”. E’ entrato nell’utero di una donna, Maria; è nato nel tempo, è cresciuto, ha parlato, ha espresso con parole e gesti umani il Suo Pensiero, la Sua Essenza, la Sua Verità e la Sua Volontà. Ha espresso il Suo Amore fino all’annientamento della Sua persona fisica, demolita dal Suo avversario - creatura libera ma superba fino alla follia, e ribelle al Suo Amore -. Ha sottomesso a lui il Suo Corpo fisico per mostrare la realtà diabolica della sua presenza, e la sua potenza nel tempo! E ha fatto ciò per dare all’uomo la libertà di scelta: o il Positivo, o il negativo!
Ma l’Assoluto, incarnato nel tempo, è risorto glorioso e trionfante sopra ogni volontà negativa, illusa di essere padrone del mondo.
L’Amore, la Vita, ha vinto la morte. Scegli uomo, o la Vita e l’Amore del “Fuoco eterno”, esemplare per te nel tuo tempo, o il pianto (dopo la morte) per aver seguito nel tempo le false attrattive del “bugiardo”.
Per questo sei nel tempo della prova Mia creatura, per scegliere! Sei libero e responsabile delle tue scelte.
Io sono con te sempre quando Mi cerchi, Mi credi, Mi preghi.
Così è con Maria.
[6/226] 11 gennaio 2001 - ore 17
NIENTE AVVIENE PER CASO MA TUTTO HA UN PERCHÈ E UN PERCHÈ ETERNO.
Così è.
[6/227] 15 febbraio 2001
· «Tu che non sei né caldo né freddo, Io ti vomiterò dalla Mia bocca...» (Ap 3,15-16).
· «Non si può servire a due padroni...» (Lc 16,13).
· «Chi non è con Me, è contro di Me...» (Lc 11,23).
· «Se un cieco guida un altro cieco, cadranno tutti e due in qualche fossa...» (Mt 15,14).
· «Un regno diviso in sé stesso va in rovina...» (Lc 11,17).
· «Il mio Padre ed Io non siamo che Uno...» (Gv 10,30).
· «Il Padre è in Me e Io sono nel Padre...» (Gv 14,11).
· «Chi ha visto Me, ha visto anche il Padre...» (Gv 14,9).
· «Padre ti prego perché tutti siano una sola cosa, come tu stesso Padre sei in Me ed Io in Te, anch’essi siano uno in Noi... consumati nell’unità!...» (Gv 17,21).
(Così il Signore, da sempre, ci ha insegnato che l’essenza della Verità è l’Unità).
“Dio è Uno”... così: «l’uomo e la donna siano uno in una sola carne» (Gen 2,24; Mc 10,7-8). Non la divisione, non l’adulterazione di un patto sacro (adulterio) porta la felicità e la pace, ma l’unità perenne è segno di amore vero ed eterno!
Così è per Maria.
Il maligno è il principe di ogni divisione e di ogni lotta continua.
“Io sono l’Uno!”. Solo l’unità nella Chiesa, nella famiglia, nelle nazioni ecc. può portare al “bene comune” e quindi alla pace e all’amore universale. Chi ha, dia a chi non ha... (cfr. Lc 3,11). L’unità non è omogeneità, ma ammette la diversità di azioni che portano però sempre allo stesso fine: l’amore unico.
L’Amore è uno.
La Verità è una.
La Giustizia è una.
Così è.